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 ITALIA - ITALIA - Droga, Governo lancia 'scuole sicure', più polizia nelle scuole
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Notizia 
27 agosto 2018 10:23
 
 Il Viminale lancia un Piano straordinario per combattere lo spaccio della droga davanti alle scuole: ne ha parlato lo stesso titolare dell'Interno, Matteo Salvini, intervenuto ieri in tarda serata in un comizio in Trentino Alto Adige. Il Piano riguardera' le principali citta' italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste, avranno a disposizione un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza. Salvini spiega: "Io continuo, orgoglioso, il mio lavoro. Sperando di poterlo fare senza essere indagato, ho finanziato per la prima volta l'iniziativa 'Scuole sicure', che prevedera' controlli straordinari anti-droga in numerose citta' per bloccare gli spacciatori di morte (spesso immigrati irregolari) davanti alle scuole italiane, alla riapertura di settembre". Ieri sera Salvini si e' soffermato anche sulla riforma complessiva scuola, la Buona Scuola, voluta dal Governo Renzi. "C'e' da mettere mano alla riforma della scuola massacrata da Renzi, una scuola buona non ha insegnanti che ogni anno girano per l'Italia da nord a sud come e' accaduto finora. Una buona scuola ha lo stesso insegnante per almeno 5 anni e sceglie insegnanti di sostegno in grado di farlo. Noi metteremo milioni a disposizione dei sindaci un piano di "Scuole sicure" con persone che facciano controlli anche davanti alle scuole medie per far si' che non ci siano spacciatori davanti agli istituti". Nella direttiva il ministro sottolinea la necessita' che accanto all'intensificazione dell'impegno che sara' richiesto alle forze di polizia, si metta in campo una piu' ampia e complessiva strategia d'azione sul territorio, da realizzare in stretto raccordo con le amministrazioni locali e la condivisione delle autorita' scolastiche. Il Viminale ricorda poi che il ruolo dei Comuni puo' svolgersi su vari piani: dagli interventi per la messa in sicurezza delle scuole a quelli di riqualificazione delle aree limitrofe agli istituti scolastici, alla realizzazione di impianti di videosorveglianza e alla partecipazione della polizia locale alle attivita' di controllo del territorio. Poiche' lo spaccio degli stupefacenti e' maggiormente diffuso nei maggiori centri urbani dove peraltro e' presente un numero piu' elevato di studenti, il Viminale ha deciso di concedere i contributi alle amministrazioni piu' popolose. I comuni che riceveranno i finanziamenti sono stati individuati tra quelli che contano piu' di 200 mila abitanti e potranno essere erogati sia a copertura di spese correnti che di investimento. La durata dei progetti non dovra' superare il prossimo anno scolastico. I comuni interessati, per ricevere i finanziamenti, dovranno produrre la documentazione che viene richiesta alla Prefettura entro il prossimo 20 settembre.

Ecco le dichiarazioni dei rappresentanti di Forum Droghe rispetto alla direttiva emanata domenica 26 agosto sulle "Scuole sicure" dal Ministro degli Interni Matteo Salvini:
Per Maria Stagnitta, Presidente di Forum Droghe "la direttiva del Ministro Salvini mette in evidenza due cose: che per il Governo in carica i consumi giovanili di sostanze illegali si affrontano con telecamere e vigili urbani, e che sulle droghe questo Governo è a guida leghista. Che fine hanno fatto i Ministeri delle Politiche Sociali e della Salute che pure dovrebbero essere in prima linea sulle azioni di prevenzione degli abusi di droghe? E il Ministro dell'Istruzione, visto che si parla di scuole? Non pervenuti."
Patrizia Meringolo, Presidente del Comitato Scientifico di Forum Droghe, contesta l'approccio governativo: “mi sembra una pessima direttiva, non solo è centrata esclusivamente sul controllo, ma per di più su un controllo di tipo “meccanico” e senza alcuna finalità di relazione educativa, come nel caso della videosorveglianza. Non c’è alcun aspetto preventivo, fosse anche del genere proibitivo e moralistico come il “just say no” di origine statunitense, e non c’è finalità di ascolto e rapporto con le persone. Si rischia di essere perfino al di là della presenza dei cani antidroga nelle scuole, che già aveva suscitato polemiche”.
"La parola prevenzione serve solo come foglia di fico di un intervento esclusivamente repressivo" segnala Hassan Bassi, segretario nazionale di Forum Droghe: "solo il 5% dei fondi stanziati potranno essere usati per finanziare campagne educative. Si confonde prevenzione con repressione dello spaccio e si richiamano provvedimenti, come quelli dei DASPO urbani previsti dal decreto Minniti, che abbiamo duramente contestato. E comunque basta vedere la tabella dei finanziamenti ai singoli Comuni per capire che si tratta di pura propaganda. "
"Non basteranno 4 telecamere e alcuni vigili urbani a tempo determinato a influire sui consumi degli studenti" commenta invece Leonardo Fiorentini, Direttore di Fuoriluogo.it: "perchè a questo e poco altro serviranno i pochi fondi a disposizione. Pare poi evidente che ben poco possono fare i Vigili Urbani contro condotte che debbono essere competenza delle Forze dell'Ordine. Si tratta della solita sparata demagogica alla ricerca di facile consenso del Ministro degli Interni che conferma i nostri timori rispetto all'approccio di questo governo a guida leghista sulle politiche sulle droghe. In tutto il mondo si fanno scelte di discontinuità rispetto alla War on Drugs, a partire dagli Stati Uniti per finire ai paesi scandinavi: qui invece il governo del "cambiamento" ci riporta indietro di 40 anni."
Direttiva e circolare sono disponibili qui:
https://www.fuoriluogo.it/forum_droghe/comunicati_stampa/scuole-sicure-il-governo-spaccia-repressione-per-prevenzione/
 
 
 
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