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 ITALIA - ITALIA - Droga dal Marocco, 31 arresti
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Notizia 
13 marzo 2018 11:06
 
Un giro d'affari di circa 100mila euro a settimana quello che si riusciva a movimentare intorno al traffico e alla vendita della droga. Un commercio che favoriva soprattutto il clan camorristico degli Orlando, nella composizione integrata con elementi dei clan Nuvoletta e Polverino. Sono 31 le persone arrestate (20 condotte in carcere e 11 con il beneficio dei domiciliari) tra Napoli e provincia, Terni, Montesilvano (Pescara), Aversa (Caserta) e Frosinone, dai carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza emessa dal gip del tribunale partenopeo. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è partita nell'ottobre 2015 e ha permesso di ricostruire l'attività del gruppo criminale dedito al traffico di hashish e marijuana attraverso diversi canali di distribuzione sul territorio nazionale, principalmente in Campania e nel Lazio. Nel corso delle investigazioni erano già state arrestate quattro persone, sequestrando complessivamente 80 chili di hashish e un chilogrammo circa di marijuana. L'organizzazione criminale aveva base a Marano di Napoli e i promotori avevano rapporti con il gruppo camorristico degli Orlando, che comprende anche elementi dei clan Nuvoletta e Polverino. La banda rappresentava il punto di congiunzione tra i fornitori di narcotici inseriti in più vasti contesti criminali e gli spacciatori al dettaglio, loro stabili acquirenti, presenti in Campania e nel Lazio. E' stato anche accertato che alcuni di loro ambivano in prima persona alla partecipazione diretta alle "puntate" per l'acquisto di partite di sostanze stupefacenti. Le investigazioni tecniche hanno consentito di acquisire elementi a carico di alcuni indagati, considerati pedine fondamentali nel traffico di hashish internazionale, che ne curavano l'importazione dal Marocco a Napoli, attraverso la Spagna, per conto dei clan camorristici maranesi.  Sono emerse varie figure il cui ruolo poliedrico spaziava dalla cessione diretta a quella di corriere della droga per conto del sodalizio, e altre con quello di veri e propri intermediari nella vendita dello stupefacente tra i vertici del gruppo ed i singoli acquirenti di tutta la provincia di Napoli, attraverso un collaudato sistema di commercializzazione trasversale rispetto alle organizzazioni camorristiche presenti sul territori. Vi erano, infine, i custodi dei luoghi di riferimento dell'organizzazione, tra i quali una donna, già arrestata nel corso dell'attività investigativa poiché trovata in possesso, tra l'altro, di circa 50 Kg di hashish occultati in un'autovettura parcheggiata all'interno del suo box, che forniva supporto logistico, custodendo presso la propria abitazione le somme di denaro incassate, le agende contabili sulle quali venivano annotate le cifre di denaro, i nominativi degli acquirenti e la droga destinata alla successiva rivendita, oppure la rendicontazione dei traffici illeciti perpetrati dai membri del sodalizio criminale. 
 
 
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