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 ITALIA - ITALIA - Droga, Berlusconi: aumentare sanzioni per consumatori
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Notizia 
10 settembre 2010 16:06
 
E' giunto il momento che 'le democrazie' si mettano d'accordo per combattere seriamente il traffico di droga e questo puo' avvenire solo con una decisione drastica come quella di 'mettere sanzioni forti sul consumo individuale' per 'un periodo contingentato, almeno un periodo di tre anni'. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento al forum per la democrazia di Yaroslav.

Qui il commento della senatrice Radicali/Pd Donatella Poretti: Punire di piu' i consumatori.... negare le politiche di tutta Ue?

'Il Presidente Berlusconi ha ragione: e' necessario aumentare il nostro livello di attenzione nella lotta alla droga incrementando tutti gli sforzi per contrastare il traffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti. Anche chi acquista e consuma queste sostanze contribuisce a rendere piu' forti ed agguerrite le organizzazioni criminali che gestiscono i traffici per cui un inasprimento delle sanzioni amministrative potrebbe contribuire a scoraggiare ulteriormente questi comportamenti'. Lo afferma Carlo Giovanardi Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al contrasto delle tossicodipendenze. 'Infatti - prosegue -, ferma restando la distinzione netta fra sanzioni penale da applicare agli spacciatori e sanzioni amministrative da applicare ai consumatori, il governo puo' continuare sulla linea gia' intrapresa in questi due anni. Nell'ordine, - ricorda Giovanardi - abbiamo dato attuazione alla norma che prevede gli accertamenti di assenza di tossicodipendenza sui lavoratori incaricati di svolgere mansioni che comportano rischi per la sicurezza e la salute dei terzi, con immediato cambio dell'incarico lavorativo; introdotto il test antidroga obbligatorio per ottenere il rilascio delle patenti di guida, potenziato, tramite il programma 'drugs on street', il controllo su strada con strutture mobili per scoraggiare la guida sotto l'effetto delle sostanze con relativo, immediato ritiro della patente'. 'Queste misure - dice il Sottosegretario - si affiancano a quelle gia' in vigore contenute nell'art. 75 del testo unico (segnalazione al prefetto, ritiro porto d'armi e del passaporto, sequestro del motorino, etc). Al pari di quanto gia' succede agli sportivi che vengano trovati positivi al doping, si sta verificando la percorribilita' di misure che precludano la partecipazione ad eventi mediatici e di spettacolo finanziati con denaro pubblico di tutti quegli artisti e persone di spettacolo che facciano uso di sostanze o, addirittura, ne' giustifichino il consumo'. 'Per quanto ci riguarda - conclude - abbiamo piu' volte sostenuto la necessita' che anche chi ricopre incarichi elettivi debba dimostrare agli elettori che non assumer decisioni inquinate dagli effetti delle sostanze'.

"Il segnale antidroga lanciato da Berlusconi è importante": il segretario nazionale de la Destra e capogruppo alla Regione Lazio, Francesco Storace, commenta cosi'le affermazioni del premier. "La Destra del Lazio - aggiunge - sta per proporre in consiglio regionale una legge per introdurre test obbligatori antidroga nelle scuole della regione. Le nostre famiglie hanno diritto ad essere tranquillizzate".

"Quella di Silvio Berlusconi e' una proposta fascista, oggettivamente complice delle mafie di tutto il mondo. Arroccarsi sul fondamentalismo proibizionista significa mettere fuori legge per le loro scelte individuali centinaia di milioni di cittadini, regalando potere e miliardi alla criminalita'. E' vero il contrario. Sempre piu' stati nel mondo, ivi compresa l'Italia, sono destabilizzati dall'immensa ricchezza garantita alle mafie dal proibizionismo. No Taleban, no Berluskhan!'. Lo affermano il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini e Rita Bernardini, deputata Radicale in Commissione giustizia.

"Berlusconi non sa di cosa parla". E' quanto afferma Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del PdcI-Fds. "Il suo e' delirio puro. Le norme di cui vagheggia non fanno altro che alimentare i traffici illeciti di droga. Il problema non e' reprimere l'uso personale, semmai rendere legali le droghe leggere e applicare il principio della riduzione del danno a quelle pesanti. Questi anatemi sono pane per i denti di speculatori. Infine, quanta ipocrisia. Se proprio si deve reprimere si cominci dal mondo della cricca, dei festini e dei coca-party che in questa Italia da basso impero domina la nostra politica".
 
 
 
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