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 USA - USA - Coronavirus ed epidemia oppioidi. Le raccomandazioni del NIDA
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Notizia di Redazione
6 aprile 2020 16:26
 
Il precario incrocio dell'emergenza sanitaria nazionale COVID-19 e la concomitante epidemia di decessi per overdose è delineata negli Annali di medicina interna questa settimana dal Dr. Nora D. Volkow, direttore dell'Istituto nazionale per l'abuso di droghe (NIDA), parte del National Institutes of Health. Il Dr. Volkow fa presente come i gravi rischi per la salute di COVID-19 rappresentino sfide uniche per le persone che fumano o svapano, che stanno già lottando contro i disturbi da uso di sostanze (SUD) o si stanno riprendendo dalla dipendenza.
Il testo “Ideas and Opinions” solleva alcune importanti preoccupazioni riguardo a COVID-19 per specifiche popolazioni vulnerabili, tra cui:
    • I pazienti con patologie polmonari già compromesse possono essere a maggior rischio di complicanze più gravi di COVID-19. In particolare, le persone che fumano o svapano o usano oppioidi o metanfetamine possono dover far fronte ad un rischio maggiore. Inoltre, l'uso cronico di oppioidi aumenta già il rischio di rallentamento della respirazione a causa dell'ipossiemia, che può portare a complicanze cardiache e polmonari che possono causare sovradosaggio e morte. Tutte le persone dovrebbero prendere precauzioni per prevenire l'esposizione a COVID-19, ma questo è particolarmente critico per i gruppi a rischio più elevato, comprese le persone che fumano, svapano o usano oppioidi o metanfetamine. Il dott. Volkow esorta i medici a stare attenti alla possibilità di aumentare i rischi di esiti avversi COVID-19 in questi pazienti.
    • Le persone che si stanno riprendendo dalla dipendenza ora affrontano nuove sfide. Le misure di distanziamento fisico, sebbene fondamentali per la mitigazione del COVID-19, eliminano l'importante elemento di supporto sociale necessario per il recupero della dipendenza. Inoltre, le persone con problemi da uso di oppiacei possono affrontare ostacoli all'ottenimento di farmaci (cioè buprenorfina o metadone) o all'ottenimento di servizi dai programmi di distribuzione delle siringhe.
    • Il distanziamento sociale ridurrà anche la probabilità di overdose osservate; la somministrazione di naloxone per invertire il sovradosaggio può essere meno duffuso, causando potenzialmente più morti.
    • Il Dr. Volkow elogia gli sforzi della comunità della salute pubblica per ridurre le nuove sfide per le persone in fase di recupero, incluso lo sviluppo di incontri di supporto virtuale per coloro che hanno accesso a Internet e la possibilità di portare a casa farmaci per alcune persone in terapia da dipendenza. Soprattutto, il Dr. Volkow sottolinea che, come altre persone vulnerabili negli Stati Uniti, le persone con SUD non possono essere dimenticate o emarginate durante questa crisi.
https://www.drugabuse.gov/news-events/news-releases/2020/04/nida-director-outlines-potential-risks-to-people-who-smoke-use-drugs-during-covid-19-pandemic
 
 
 
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