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 ITALIA - ITALIA - Carcere Napoli, in un anno a Poggioreale sequestrati 300 telefonini e 6 kg droga
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Notizia 
3 gennaio 2020 17:49
 
Continua inarrestabile il sequestro di telefoni cellulari all’interno del carcere Poggioreale di Napoli. Amaro il commento di Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe: “Anno nuovo vita nuova.... questo famoso detto non riguarda la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. In perfetta continuità con il trascorso 2019 la Polizia Penitenziaria rinviene altri cellulari occultati ed in possesso della popolazione detenuta che oggi supera le 2100 unità. Nella giornata di ieri durante specifici controlli sono stati rinvenuti ben tre telefonini in una cella del Padiglione Milano mentre al Padiglione Avellino sono stati sequestrati altri 2. Tutti gli apparecchi telefonici erano funzionanti e di micro-dimensioni. Ormai gli Istituti Penitenziari sono divenuti piazze di spaccio e di traffici in mano alla criminalità organizzata, come riferito dallo stesso Procuratore Capo di Napoli Melillo, innanzi alla Commissione parlamentare antimafia. Il sovraffollamento dei detenuti, la costante carenza organica della Polizia Penitenziaria, la mancanza di idonei strumenti di controllo e di indagine, determinano un enorme flusso dall'esterno di sostanze stupefacenti ed oggetti non consentiti”. Fattorello ricorda che “nel solo istituto di Poggioreale nel decorso 2019 sono stati rinvenuti in totale circa 300 telefonini di vario genere e sequestrati circa 6 kg. di sostanze stupefacenti di varia tipologia”. E aggiunge: “Le donne e gli uomini dei Baschi Blu di Poggioreale, con alto senso del dovere e professionalità, fanno quello che possono, come ieri, operando tra mille difficoltà con circa 200 unità in meno nei diversi ruoli a fronte di 800 detenuti ben oltre la soglia di tollerabilità in una condizione di evidente illegalità nell'indifferenza continua delle Autorità preposte ai dovuti interventi".
Il Sappe Campania si augura che il 2020 sia portatore di "miglioramenti e soluzioni allo sfacelo del sistema penitenziario" e rivolge "un grazie ai colleghi che resistono in prima linea a garanzia dell'ordine e sicurezza”. Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, denuncia: “Le nostre sollecitazioni di avere maggiori tutele in carcere a Poggioreale per garantire ordine e sicurezza continuano a rimanere inascoltate. Per fortuna resta sempre alta la professionalità del nostro personale di polizia penitenziaria che nonostante lavori senza strumenti adeguati riesce sempre e comunque a compiere il proprio dovere in modo esemplare. Ma il Sappe rinnova alle autorità nazionali e regionali dell’amministrazione penitenziaria l’appello di essere dotato di idonee strumentazioni per schermare le carceri all’uso di smartphone e telefoni cellulari”. Per Capece “nonostante nella maggior parte degli istituti penitenziari si continui assurdamente ad adottare misure di sicurezza basate sulla dinamicità dei controlli e sulla videosorveglianza, non vi sono e mai potranno esservi telecamere e altri sistemi di sicurezza che possano sostituire la professionalità della polizia penitenziaria”.
(La Presse)
 
 
 
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