Cannabis e cocaina le sostanza più usate a partire da 13-14 anni. La prima assunzione a 16 anni, mentre a 17 mediamente si sviluppa la dipendenza. Così uno studio su 120 ragazzi 15/25 anni (89 maschi e 31 ragazze) con problemi di dipendenza patologica, curati al servizio Trattamento Integrato Ambulatoriale (Tia) di Villa Maraini-Cri. La rivista scientifica 'Dal Fare al Dire' sta diffondendo lo studio.
20 anni è l’età media di inizio della cura; il 50% hanno licenza media inferiore e 50% licenza media superiore; il campione è costituito da 52 lavoratori dipendenti o autonomi, 38 studenti e 30 disoccupati. La maggior parte (58) abusa di cocaina, 22 di eroina, 25 di cannabis, 5 di alcol, 4 hanno problemi di gioco d’azzardo, 3 di ketamina e altri 3 di metanfetamina (Mdma).

“Nonostante si è dimostrato come in questa fascia di età, i giovani si trovino in una condizione di luna di miele con la sostanza e quindi la motivazione, nella maggior parte dei casi viene dall’esterno, per esempio dalle famiglie, è possibile trattarli con una cura ad hoc. Comunque il passare del tempo sia terapeutico", dice Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini-Cri.

“Non cercare di capire al loro posto ma con loro - dice Vincenzo Palmieri psicologo, responsabile del Servizio Tia di Villa Maraini-Cri - per dare significato e senso alla vita, in una vita in cui il mondo interiore non viene considerato, a favore di un apparire sterile e strumentale come accade sui social network. Questa è la strada perché riprendano in mano la propria esistenza”.
Nello studio si evidenzia che un intervento tempestivo eviterebbe aspetti tipici dell’uso continuato di sostanze, come la criminalità precoce. Il 68% del campione non ha avuto alcun problema con la giustizia.
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