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 ITALIA - ITALIA - Cannabis, la Cassazione: anche lo spaccio può essere fatto di lieve entità
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31 agosto 2017 13:39
 
Anche lo spaccio di hashish "non episodico né occasionale" può essere considerato, in alcuni casi, un fatto di lieve entità. Sulla base di questo principio, già consolidato nella giurisprudenza in materia, la Cassazione ha ordinato al tribunale del riesame di Torino di rivedere la misura cautelare per un marocchino: i giudici, in particolare, dovranno rivalutare l'applicazione di una norma, nota fra gli operatori del diritto come "quinto comma", della legge del 1990 sugli stupefacenti. Il nordafricano, di 45 anni, era stato arrestato in flagranza lo scorso marzo e un gip aveva confermato il carcere. L'uomo aveva con sé due pezzi di sostanza, del peso lordo di 23,9 e 3,8 grammi, un telefono cellulare e 605 euro in contanti: circostanze che hanno indotto investigatori e inquirenti a immaginare che fosse un pusher professionista. Ma la Cassazione, accogliendo il ricorso dell'avvocato Nicola Ciafardo, ha ribadito che "l'ipotesi del fatto di lieve entità non è incompatibile con lo spaccio non occasionale", e che, addirittura, "è possibile configurare come lievi anche gli episodi che costituiscono attuazione del programma criminoso associativo". Secondo gli Ermellini i giudici devono valutare "con visione unitaria e globale" tutti gli elementi "senza automatismi o preclusioni". Quelli di Torino, fra l'altro, in questo caso hanno deciso sulla base di "assiomi", senza per esempio accertamenti sul traffico telefonico. La Corte, comunque, sottolinea che il "quinto comma" e l'ipotesi lieve non impediscono, al momento della sentenza, di condannare il colpevole "a una pena attestata sul massimo", che è di quattro anni. 
 
 
 
 
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