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 ITALIA - ITALIA - Cannabis. Beppe Grillo antiproibizionista
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Notizia 
3 luglio 2018 15:22
 
 "Nel '38 il nipote del piu' grande banchiere dell'epoca decide con una legge di abolire la droga nel mondo, e fa una legge per proibirla. In pratica viene abolito tutto cio' che puoi farti da solo. Tutto cio' che passa attraverso la tua autonomia sta sulle palle all'autorita'". Beppe Grillo da' voce a se stesso - riproponendo sul suo blog sbobinato e video di un suo recital del '97 a Genova - per affrontare direttamente, in chiave antiproibizionista, il tema delle droghe leggere. Questione, quella degli stupefacenti, echeggiata in piu' interventi sui social nell'arco della giornata. La questione allora e' "spinello si' o spinello no?", "una domanda stupida", tagliava corto il Grillo all'epoca solo comico al quale si rifa' oggi il Grillo cofondatore M5s. "La grande domanda e': che fine ha fatto la canapa? Come fa una pianta ad essere fuorilegge? Abbiamo messo fuorilegge una pianta. A causa - rimarca - di uno degli usi piu' stupidi. Fumarla e' uno degli usi piu' stupidi. E' come se tu bevi, ti viene un po' di cirrosi e mettiamo fuorilegge la vigna". E via con la storia della messa al bando della canapa: si parte da Ford che "faceva una macchina che potevano comprare tutti, la Ford T, interamente fatta di canapa", si passa per Hearst e Dunlop che "scoprono il nylon" e per quest'ultimo che con Du Pont "cominciano a far sparire la canapa perche' c'era il petrolio" e "iniziano ad eliminare la canapa e si comincia a chiamare droga una pianta". Morale? "Fu cosi' che nel '40 c'e' stato un boom di vendite, che se questo qua si fosse fatto i cazzi suoi probabilmente si sarebbe estesa un pochino, ma l'ha proibita ed e' diventata il cancro del mondo". 
 
 
 
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