La legalizzazione della Cannabis è diventata una specie di
grimaldello per aprire l'armadio blindato del
proibizionismo. Ma la Cannabis resta un problema minore sia
sotto l'aspetto economico (guadagni delle mafie, corruzione,
ecc.) che sotto quello socio-sanitario.
Se si vogliono davvero cambiare le cose, bisogna trovare il
coraggio di affrontare il "problema droga" in modo molto
più radicale.
E la sola via, difficile ma possibile, è quella di agire
attraverso EDUCAZIONE E INFORMAZIONE: onesta, obiettiva,
scientifica, non allarmistica, non terroristica. Smitizzando
i miti, superando i pregiudizi, evitando bugie e
esagerazioni, inquadrando storicamente e culturalmente le
proprietà (effetti positivi, effetti negativi,
controindicazioni) delle diverse "droghe", e correggendo il
SIGNIFICATO distorto che esse hanno ormai assunto per i
consumatori.
Il tutto, al fine di minimizzare rischi e danni e renderne
nuovamente possibile un uso responsabile, regolato e
controllato, secondo norme e regole condivise; come è stato
per millenni in tutte le culture umane, e come è già
accettato - nonostante i ben noti rischi - per alcol e
tabacco.
***
Perché l'ENORME PROBLEMA DELL'IDEA PROIBIZIONISTA - forse
la più colossale follia della storia umana - è che ha
fatto SOLO ENORMI DANNI senza MAI portare NESSUN VANTAGGIO
(salvo, ovviamente, per le varie mafie e i
governi/doganieri/poliziotti corrotti).
***
Il proibizionismo fu proposto (Conferenza dell'Aja, 1912)
per impedire l'"abuso" di 4 farmaci "stupefacenti" (oppio,
morfina, eroina, cocaina), peraltro allora usati
essenzialmente da adulti o anziani, quasi sempre più o meno
"malati".
Ma di fatto ha ottenuto solo che:
1.
Il mercato delle "droghe" è immediatamente passato dalle
farmacie al mercato nero, facendo nascere dal nulla
organizzazioni criminali sempre più potenti, che oggi si
estendono in tutto il mondo, controllano interi governi,
dogane, polizie, devastano l'ambiente e inquinano con i loro
miliardi esentasse l'economia legale di tutti i paesi.
2.
Questo sistema ha generato disordine, delinquenza diffusa, e
danni e problemi per TUTTI, consumatori e no.
E si noti che nessuna droga manca mai in nessun posto, e che
nemmeno i sequestri di varie tonnellate di sostanze in un
colpo solo cambiano minimamente le cose. Non alzano nemmeno
il prezzo!
3.
Non solo il numero dei consumatori è nel tempo enormemente
aumentato, ma per la maggior parte sono ormai giovani e
giovanissimi: meno spaventati dai rischi, più disposti a
violare le regole, e più attratti dal "frutto proibito".
4.
Le sostanze di origine mafiosa non subiscono controlli di
qualità, non sono dosate con precisione "farmaceutica",
sono impure e contaminate da "tagli" di ogni genere, oltre
che da funghi, batteri, virus.
Provocando infiniti danni alla salute dei consumatori e
anche milioni di morti che non avrebbero dovuto esserci, e
che con le stesse sostanze, ma di qualità farmaceutica, non
ci sarebbero stati.
Esattamente il contrario della "difesa della salute"!!!
5.
Il numero di "sostanze proibite" è aumentato continuamente:
dalle 4 del 1912 alle 282 del 1995, alle innumerevoli di
oggi.
Perché a parte quelle usate anche in medicina, c'è stata
una continua immissione sul mercato nero di nuove sostanze
di sintesi, in maggioranza potenzialmente rischiosissime in
quanto mai studiate da nessuno sotto il profilo
farmaco-tossicologico
(https://www.euda.europa.eu/publications/european-drug-repor
t/2024/new-psychoactive-substances_en).
6.
E si noti: TUTTE le sostanze sono in libera vendita OVUNQUE,
anche ai ragazzini, 24/7.
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“Il principio è che l'umanità è giustificata,
individualmente o collettivamente, a interferire con la
libertà di azione di un individuo solo al fine
dell'autoprotezione. L'unico scopo per cui si può
legittimamente esercitare un potere su qualsiasi membro di
una comunità civile, contro la sua volontà, è per
impedire danni agli altri. Il suo bene personale, sia fisico
che morale, non è una giustificazione sufficiente.” (J.
Stuart Mill "Sulla libertà", 1859: Introduzione)
18 gennaio 2025 23:06 - enniusfirst
Maxia :
"La cannabis cattiva coi suoi danni cerebrali, dice. Nessun
paragone coi danni enormi di tabacco e alcol ..."
Morale: sul mercato legale c'è ciarpame . Coerente è
aggiungerne dell'altro.
Maxia afferma che deve esistere la :
"Libertà di farsi male....".
Tale libertà non è contemplata dalla nostra Costituzione
che dice :
"Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, ..."
L’opinione del nostro Maxia - approssimata e disinformata
- ha una sua diffusione. E non bisogna essere filosofi,
sociologi ed economisti per capire che produce solo
caciara.