Da persona che ha studiato le "droghe", e in particolare gli
oppioidi, per oltre 60 anni, mi permetto qualche
osservazione/informazione, spero utile.
1. Gli oppioidi (oppio, morfina, eroina, ecc.) sono FARMACI,
non "droghe" usate per divertirsi e godersi la vita. Il loro
effetto principale, conosciuto e sfruttato da forse 5000
anni, è l'effetto analgesico: sono in assoluto i migliori
farmaci contro il dolore fisico. Ma, cosa non meno
importante, sono anche molto efficaci contro OGNI FORMA di
disagio e sofferenza psichica, e questo è quello che li ha
resi così diffusi sul mercato illegale dopo la proibizione
di inizio '900.
Due osservazioni su questo specifico punto:
- la spaventosa epidemia di abuso di oppioidi negli USA
negli ultimi decenni (culminata con 1 milione di morti
legate al pericolosissimo fentanyl, di cui dirò meglio più
sotto) ha colpito soprattutto gli stati in grave crisi
economica, con povertà e disoccupazione diffusa, tanto che
diversi studiosi hanno parlato di "morti della disperazione"
(deaths of despair).
- sempre in questi ultimi anni, anche in Italia, con
l'aumento delle situazioni di difficoltà e disagio, è
enormemente cresciuto il fenomeno dell'uso e della
dipendenza da benzodiazepine (Valium, Tavor, Lexotan, Xanax,
Rivotril, ecc. ecc.), farmaci facilmente prescritti dai
medici e, a differenza degli oppioidi, socialmente
accettabili, anche se il loro effetto tranquillante e le
ragioni del loro uso/abuso non sono sostanzialmente diversi
da quelli degli oppioidi.
2. Il fentanyl è un oppioide di sintesi, inventato nel
1960, molto efficace e oggi molto usato in medicina
(anestesiologia e terapia del dolore). E' un farmaco molto
"potente" (x chiarezza: la "potenza" di un farmaco è solo
l'espressione della "dose efficace", NON della "qualità
dell'effetto": si dice che il fentanyl è 100 volte più
potente della morfina perché 100 mcg (milionesimi di
grammo) di fentanyl equivalgono a circa 10 mg di morfina) e
molto sicuro se preparato in farmacia e usato correttamente.
Ma è facile capire che un farmaco attivo a milionesimi di
grammo NON PUO' essere usato in modo sicuro nel "mercato
nero". E il grosso problema di tutti gli oppioidi è che (a
differenza delle benzodiazepine citate sopra) sono farmaci
facilmente mortali se si sbaglia dose. Per questo il
fentanyl oggi ampiamente diffuso in America, e che questo
articolo segnala come rischio futuro anche da noi, sta
facendo in USA oltre 100.000 morti/anno.
3. Detto questo, vorrei sottolineare la terribile
responsabilità della "SOLUZIONE PROIBIZIONISMO" del
"PROBLEMA DROGA":
- L'eroina una volta e il fentanyl (+ suoi derivati e altri
"nuovi" oppioidi di sintesi) oggi fanno tanti morti solo
perché la purezza, la sterilità e la dose di una "droga
iniettabile" sono impossibili da controllare sul "mercato
nero", gestito da criminali irresponsabili.
- Rispetto alla classica eroina, il fentanyl ha purtroppo
due grandi vantaggi per le mafie del narcotraffico: (a) è
totalmente di sintesi e non deve partire dall'oppio; (b) 1
kg di fentanyl (che sta in una borsetta) equivale, in
termini di dosi, a circa 50 kg di eroina (un po' più
difficili da nascondere, e che inoltre richiedono di partire
con 500 kg di oppio)
4. Ripeto e sottolineo che gli oppioidi di farmacia sono
farmaci sicurissimi se si seguono le regole, e che
praticamente TUTTI i morti da overdose sono vittime del
proibizionismo, che ne ha creato il mercato illegale.
E su questo punto, chiudo con qualche citazione autorevole,
spero interessante, dalla letteratura scientifica (maiuscole
mie):
- "Sono state scritte più sciocchezze sulla dipendenza da
oppioidi che su OGNI ALTRO argomento medico." (R.Melzack -
P.D.Wall. The challenge of pain, 2nd ed., Penguin Books
1996, p. 203).
- "Gli oppioidi di per sè sono SORPRENDENTEMENTE
NON-TOSSICI anche quando sono usati quotidianamente a
dosaggi significativi per molti anni." (Cecil Textbook of
Medicine, 20a ed. 1996, p. 52)
- “Gli oppioidi di per sé sono associati con
rimarchevolmente poche complicazioni mediche, anche
nell’USO A LUNGO TERMINE.” (D.A. Rastegar - M.L.
Fingerhood, Addiction medicine, 2005, p. 97)
- "La DIPENDENZA da un farmaco non è necessariamente, di
per sè, causa di preoccupazione. [...] Nel soppesare gli
effetti dannosi, si devono considerare sia le modalità di
uso da parte dell'individuo, sia le alternative disponibili.
Per esempio, se l'alternativa più probabile all'uso di
oppiacei è l'uso compulsivo di alcol, ci sono molti che
sosterrebbero che la dipendenza da oppiacei è di gran lunga
meno distruttiva per l'individuo e la società, e che
qualche provvedimento andrebbe preso per permettere a quel
particolare individuo di usare oppiacei." (JH Jaffe in:
Goodman-Gilman’s Pharmacological basis of therapeutics,
7th ed. 1985, p. 533) ... "L'esperienza con migliaia di
pazienti mantenuti ad alti dosaggi giornalieri di metadone
non ha mostrato alcun effetto dannoso diretto. UNA BUONA
SALUTE E UN LAVORO PRODUTTIVO non sono quindi incompatibili
con l'uso regolare di oppiacei." (ibidem, p. 542).
- “Non ci sono prove che gli oppiacei producano danni
organici al sistema nervoso centrale o a qualunque altro
organo, anche dopo anni di uso continuo.” (Goth’s
Medical Pharmacology, 12a ed.1988, p. 339)
- “Si deve sottolineare che l’uso cronico di oppiacei è
del tutto differente dall’uso cronico di alcol: l’uso
cronico di oppiacei non causa alcuna complicazione medica (a
meno che non vi siano complicazioni legate a difficoltà
nell’iniezione o un sovradosaggio non-intenzionale).”
(Melmon K.L. - Morrelli H.F. (eds): Clinical pharmacology,
2a ed. 1978, p. 1015)
-"FUMARE SIGARETTE è indiscutibilmente più dannoso per
l'organismo umano dell'eroina". (prof. Vincent P.Dole,
citato in E.M.Brecher (ed): Licit and illicit drugs, Little,
Brown 1972, p. 25)