Vorrei cercare di fornire, in modo necessariamente
semplificato e schematico, gli argomenti a favore della
decisione tedesca (e oltre).
1.
Fotografia della situazione attuale.
Nonostante le "leggi anti-droga" (ma qualcuno dice "a causa"
delle stesse) ovunque, tutti i giorni, a tutte le ore, come
si dice 24/7, una varietà incredibile di "sostanze
proibite" è liberamente in vendita senza controlli né di
età dell'acquirente né di qualità e sicurezza del
prodotto.
2.
Cento e più anni di esperienza con l'attuale "proibizione"
per legge hanno DIMOSTRATO che:
- non solo non si è in nessun modo ridotta la
disponibilità delle "droghe" classiche
- ma anzi, sono state inventate e immesse sul mercato nero
un numero indefinito di "nuove droghe" mai studiate da
nessuno sotto il profilo farmaco-tossicologico, e spesso
inaccettabilmente pericolose e/o tossiche
3.
Oggi, qualunque ragazzino può comprare ovunque, a qualunque
ora, magari a credito, sostanze come Cannabis, cocaina,
eroina, metamfetamina, MDMA, LSD, ketamina, e innumerevoli
"nuove droghe".
4.
La semplice LOGICA dice che, fra una SOSTANZA X, prodotta
senza controlli dalla mafia del narcotraffico, e venduta
senza controlli sul mercato nero, e LA STESSA SOSTANZA X,
prodotta con rigorosi sistemi di controllo-qualità da una
ditta farmaceutica, e venduta legalmente in farmacia, la
prima è PER DEFINIZIONE molto più pericolosa per la salute
degli individui e per l'ordine e la sicurezza della società
rispetto alla seconda.
5.
Sembra pertanto ragionevole accettare di mettere in vendita
in farmacia - in modo controllato, a persone in qualche modo
"autorizzate", sotto il controllo di qualcosa come "centri
di assistenza specializzati" - le PRINCIPALI SOSTANZE che
altrimenti queste persone comprerebbero (con rischi e danni
per loro stesse e non solo) sul mercato nero.
6.
E questo in realtà vale non solo per la Cannabis, di cui è
appena stata approvata la "legalizzazione", ma per tutte le
principali "droghe". Intendendo ovviamente solo quelle ben
note e studiate sotto il profilo farmaco-tossicologico, non
la quantità di "nuove droghe" continuamente segnalate.
7.
Con diversi vantaggi:
- per i consumatori, accesso controllato a sostanze di
qualità controllata, in dosi ben precise e controllate,
senza rischio di infezioni o "overdose" non-intenzionale;
- per lo stato, un ragionevole guadagno, da calcolare anche
a copertura dei prevedibili "costi" sanitari aggiuntivi,
legati all'uso delle sostanze.
- per tutti, eliminazione delle mafie del narcotraffico
dalla principale quota di mercato delle "droghe.
- E' vero che resterebbe in mano alle mafie la fascia di
mercato costituita da ragazzini e minorenni in genere, che
non potrebbero avere comunque un accesso alle sostanze di
farmacia, ma sarebbe comunque un bel passo avanti, con una
forte riduzione dei profitti delle mafie, e anche con più
facili e "mirati" controlli anti-droga.
- per tutti, eliminazione del terribile effetto "frutto
proibito" che negli ultimi decenni ha fatto moltiplicare
enormemente la produzione e i consumi di "droghe" fino
acreare la deleteria "cultura dello sballo".
- ancora per tutti, possibilità di un'informazione più
serena, precisa, obiettiva e corretta.
Con smitizzazione dell'idea di "droga" come piacere
proibito, cancellazione del "terrorismo proibizionista" che
ci ha portati al punto in cui siamo, e - soprattutto -
recupero del concetto di "droga" come "farmaco". Ovvero
sostanza che ha effetti desiderati e indesiderati,
indicazioni e controindicazioni, e che deve e può essere
usata con l'attenzione e l'intelligenza con cui si
dovrebbero usare tutti i "farmaci".
8.
Come sempre, il diavolo si nasconde dei dettagli, e la
difficoltà è nel disegnare un vero e proprio "progetto di
cambiamento", che ha ovvie e profonde implicazioni anche
socio-culturali, oltre che sanitarie ed economiche.
21 agosto 2023 13:38 - enniusfirst
Ad alcol e tabacco , altro ciarpame sul libero mercato.
W il progresso che legalizza la dipendenza se non il
servaggio della persona alle cose con la scusante di ridurre
il danno .
Già.. riduzione del danno …
Il Fatto Quotidiano.it
29 OTTOBRE 2019
Marijuana, Colorado 5 anni dopo la legalizzazione: record di
gettito, ma visite psichiatriche quintuplicate al pronto
soccorso.
19 agosto 2023 0:58 - Claudio Cappuccino
1.
UN ALTRO PAESE – e di grande peso – si aggiunge alla
lista dei LEGALIZZATORI DELLA CANNABIS anche per uso
"ricreativo" (non–terapeutico).
E' una cosa che può piacere o non piacere, e che certamente
sarà molto discussa, ma che conferma una TENDENZA ORMAI
INELUTTABILE.
2.
SI CHIAMA "LEGALIZZAZIONE", MA SOPRATTUTTO SIGNIFICA
"RIDUZIONE DEL DANNO".
Perché ormai chiunque abbia un briciolo di intelligenza e
di conoscenze, dovrebbe aver capito che il PROIBIZIONISMO
– ovvero la soluzione del "problema droga" inventata nel
lontano 1912 (Conferenza dell'Aja) – è stato una
SOLUZIONE CATASTROFICA, che ha creato danni e problemi
enormemente peggiori del “problema droga” (peraltro
molto superficialmente definito e valutato) originario.