1. Non credo che la prima frase sia corretta.
Il fentanyl è uno dei diversi oppioidi disponibili per la
terapia del dolore, e la scelta fra l'uno e l'altro sta al
medico in accordo con il malato. Non è un farmaco in sé
più efficace di morfina, ossicodone, idromorfone, ecc. Può
essere più comodo, a volte, p.es. in forma di "cerotto".
Ma deve essere comprato in farmacia, e NESSUN MALATO SANO DI
MENTE cercherebbe il fentanyl sul mercato nero!
Il fentanyl si usa a dosi di MICROgrammi e se si sbaglia
dose UCCIDE, per cui NESSUNA PREPARAZIONE ILLEGALE può
essere "sicura".
2. Purtroppo da molti anni fentanyl e analoghi (es.
carfentanyl) hanno invaso il MERCATO ILLEGALE degli oppioidi
in USA, perché evidentemente i chimici del narcotraffico
hanno scoperto come produrre queste sostanze in modo
semplice e pratico, e sostanze che forniscono, diciamo,
QUALCHE MILIONE DI DOSI EFFICACI (una buona dose singola di
fentanyl iniettabile è 0,1 mg) PER CHILO DI PRODOTTO sono
molto pratiche e convenienti PER DEI CONTRABBANDIERI.
Tanto per chiarire, 1 kg di fentanyl (tutto prodotto in
laboratorio) equivale a circa 100 kg di eroina (che richiede
circa 1 tonnellata di oppio).
3. Gli oppioidi "di farmacia", USATI CORRETTAMENTE, sono
farmaci sicurissimi e non tossici per l'organismo nemmeno
nell'uso a lungo termine.
Anche la "dipendenza fisica", inevitabile nell'uso cronico
degli oppioidi, di per sé non è necessariamente un
problema: in fondo siamo tutti dipendenti fisicamente da
aria, acqua, ecc.
(allego in fondo alcune CITAZIONI AUTOREVOLI, tanto per
chiarire che non parlo a ruota libera).
4. Negli anni '980-'990 ci si è illusi che gli oppioidi (in
particolare le preparazioni a "effetto prolungato", come il
famoso, e oggi famigerato, Oxycontin) potessero essere un
"toccasana" per ogni tipo di dolore cronico, ma purtroppo si
è capito che non è sempre così. In alcuni casi tendono a
non funzionare a lungo in modo efficace (o addirittura a
provocare fenomeni controproducenti, fino alla c.d.
"iperalgesia da oppioidi") e questo, in persone diciamo
"predisposte", può innescare comportamenti di "dipendenza
patologica" (ADDICTION), con problemi difficilmente
gestibili dal medico curante. Problemi che nella società
attuale e con le leggi attuali (proibizionismo) diventano
giganteschi, anche perché, come ho detto, con gli oppioidi
sbagliare dose (o non avere igiene nelle iniezioni) può
essere facilmente LETALE.
E questa (semplificando molto) è stata l'origine della
famosa "crisi degli oppioidi" in USA, che dal 1999 a oggi,
soprattutto GRAZIE ALLA COMPARSA DEL FENTANYL, ha fatto più
di 600.000 morti.
5. sul punto "I motivi per cui molti consumatori usano il
fentanyl...".
Non credo che nessuno "scelga" di usare il fentanyl (che non
ha effetti diversi dalle "vecchie" droghe morfina e eroina).
Si usa quello che si trova, e oggi, almeno in USA, si trova
molto spesso il fentanyl anche senza saperlo, e per questo
si muore.
P.es. ci sono stati casi documentati di consumatori di
COCAINA morti perché la cocaina era "addizionata" di
fentanyl!
Ripeto: una sostanza attiva a MICROgrammi e LETALE SE SI
SBAGLIA DOSE può essere sicura solo se comprata in
farmacia, in nessun caso se prodotta e distribuita in modo
illegale e non "controllato"!
(mi fermo qui, anche se per essere chiari e completi
bisognerebbe scriverci su un libro)
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OPPIOIDI - ALCUNE CITAZIONI DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA
(TRADUZIONI MIE)
-- "Sono state scritte più sciocchezze sulla dipendenza da
narcotici [= oppioidi] che su ogni altro argomento medico."
(R.Melzack e P.D.Wall, The challenge of pain, 2nd ed 1996,
p. 203)
-- "Gli oppioidi di per sè sono sorprendentemente
non-tossici anche quando sono usati quotidianamente a
dosaggi significativi per molti anni." (C.P. O’Brien in:
Cecil Textbook of Medicine, 20a ed. 1996, p. 52-3)
-- “Gli oppioidi di per sé sono associati con
rimarchevolmente poche complicazioni mediche, anche
nell’uso a lungo termine.” (D.A. Rastegar - M.L.
Fingerhood, Addiction medicine, 2005, p. 97)
-- "La dipendenza da un farmaco non è necessariamente, di
per sè, causa di preoccupazione. [...] Nel soppesare gli
effetti dannosi, si devono considerare sia le modalità di
uso da parte dell'individuo, sia le alternative disponibili.
Per esempio, se l'alternativa più probabile all'uso di
oppiacei è l'uso compulsivo di alcool, ci sono molti che
sosterrebbero che la dipendenza da oppiacei è di gran lunga
meno distruttiva per l'individuo e la società, e che
qualche provvedimento andrebbe preso per permettere a quel
particolare individuo di usare oppiacei." (JH Jaffe in:
Goodman-Gilman’s Pharmacological basis of therapeutics,
7th ed. 1985, p. 533).
"L'esperienza con migliaia di pazienti mantenuti ad alti
dosaggi giornalieri di metadone per periodi fino a 15 anni
non ha mostrato alcun effetto dannoso diretto. Una buona
salute e un lavoro produttivo non sono quindi incompatibili
con l'uso regolare di oppiacei." (ibidem, p. 542).
-- “Non ci sono prove che gli oppiacei producano danni
organici al sistema nervoso centrale o a qualunque altro
organo, anche dopo anni di uso continuo.” (Goth’s
Medical Pharmacology, 12a ed.1988, p. 339)
-- “Si deve sottolineare che l’uso cronico di oppiacei
è del tutto differente dall’uso cronico di alcool:
l’uso cronico di oppiacei non causa alcuna complicazione
medica (a meno che non vi siano complicazioni legate a
difficoltà nell’iniezione o un sovradosaggio
non-intenzionale).” (Melmon K.L. - Morrelli H.F. (eds):
Clinical pharmacology, 2a ed. 1978, p. 1015)
-- “La morfina (...) a differenza degli analgesici e
sedativi non-narcotici può spesso controllare il dolore
grave a dosi che non necessariamente producono marcata
sedazione, evidente intossicazione o significative
alterazioni della coordinazione motoria, delle funzioni
intellettuali, del controllo emotivo e del giudizio.”
(Canadian Commission of inquiry into the non-medical use of
drugs. Final report. Ottawa 1973, p. 308).
"Non ci sono prove di alterazioni permanenti nelle funzioni
cognitive e intellettuali dovute all'uso cronico di
oppiacei. Né vi è alcuna indicazione di psicosi o altre
rilevanti complicazioni psichiatriche causate da queste
sostanze. (...) Sembra che pochi danni fisiologici
permanenti derivino direttamente dall'uso cronico di
oppiacei puri." (ibidem, p. 309).
"Sembra che vi sia consenso fra i medici, le autorità di
polizia e i ricercatori, oltre che fra gli stessi
consumatori di oppiacei, che pochi - se mai ne esistono -
sono i crimini di violenza che direttamente derivano
dall'uso di narcotici oppiacei." (ibidem, p. 321)
-- "Fumare sigarette è indiscutibilmente più dannoso per
l'organismo umano dell'eroina". (Vincent P.Dole, citato in
E.M.Brecher (ed): Licit and illicit drugs, Little, Brown
1972, p. 25)