La tesi a favore della legalizzazione della cannabis (droga)
è in piena contraddizione con chi si dichiara a favore
della libertà dell'uomo.
È come dire di essere contrari alla schiavitù, ma se vi è
qualche testa ... anomala che dichiara di godere di essere
schiavo, ebbene dobbiamo consentirlo e quindi
legalizzarla.
Sostengo che i liberali, quelli veri, e la modernità,
quella razionale, non possono che battersi per la libertà,
quella effettiva , dell'uomo che ha da essere affrancato da
ogni dipendenza e servaggio imposto dai propri simili e
dalla cose, il tutto rafforzato dai risultati di ricerche
decennali che evidenziano la pericolosità e nocività
dell'erba magica per sè e di riflesso per gli altri .
Quindi dire no alla legalizzazione dell'erba magica per usi
ludici rappresenta una scelta di civiltà .
Dal sito della Fondazione Veronesi:
"Gli esperti lo dicono da tempo, ma ogni appello sembra
lasciare poche tracce. La cannabis - la pianta da cui
derivano due tra le droghe più usate dai giovani, hashish e
marijuana - di oggi è molto più «potente» rispetto a
quella che era presente sul mercato durante l'adolescenza
vissuta dai nostri genitori.
Contiene cioè quantità di principi attivi più elevate, a
partire dal tetraidrocannabinolo (Thc): la sostanza che più
di tutte può determinare nel tempo l'insorgenza di disturbi
psicotici nei forti assuntori.
Da qui la preoccupazione degli esperti, che viaggia di pari
passo con la legalizzazione dei derivati della cannabis in
diversi Stati del mondo (a partire dagli Stati Uniti) e con
la diffusione di un'immagine «edulcorata» di quelle che
ancora oggi molti ragazzi continuano a considerare
droghe «leggere» (non esistono). ",