In effetti, "Time" è stato eccessivamente precipitoso nel
mettere un crocione sul 2020.
Se in quella redazione avessero fatto una semplice ricerca
su Google, scevra da fissazione occidentalistica, avrebbero
trovato, nella storia del mondo, tanti e tanti anni da
cancellare.
Non solo nel XX secolo, ma anche prima. Pensiamo al
genocidio degli Indios da parte dei conquistatori spagnoli
(e forse anche portoghesi), e quello dei Nativi americani
nell'America del Nord, perpetrato dai governi degli Stati
Uniti.
Pensiamo alla riduzione in schiavitù e relativa
deportazione degli Africani perpetrate da bianchi avidi di
denaro (in combutta purtroppo con altri Africani traditori
dei propri simili per analoga avidità di soldi e di
potere).
E queste sono soltanto pochissime tragedie, fra quelle
accadute, spesso per volontà umana, nel mondo, sotto tutte
le latitudini e in ogni epoca storica.
Basta, appunto, avere un po' di voglia di uscire dal nostro
guscio per rendercene conto.
E non dimentichiamo le molteplici ed estese sacche di
povertà anche nell'Occidente ben pasciuto. Forse leggere "I
miserabili" di Victor Hugo o qualche romanzo di Charles
Dickens (ma anche qualche novella/romanzo di Verga e di
Pirandello) ci darebbe una visione più esatta della
realtà, da cui veniamo.