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2 febbraio 2019 17:58 - enniusfirst
Ogni giudice, in Italia, è un dio togato .

La sentenza della Corte Costituzionale numero 230/2012 è una ulteriore dimostrazione della tesi di un mio vecchio professore di diritto il quale sosteneva che il diritto, essendo materia ascientifica, è cosa altamente opinabile.

Con questa sentenza la Corte Costituzionale ha statuito di fatto che ogni giudice è un dio che veste la toga e quindi può infischiarsene dei giudizi anche della Corte di Cassazione a sezione riunite e sentenziare con effetti anche opposti.

E con quali motivazioni la Corte Costituzionale giustifica la facoltà di ogni giudice a sentenziare sullo stesso fatto in maniera difforme rispetto alla Corte di cassazione a sezione riunite ?

Perché, se ciò non fosse possibile......

" ... non si concilierebbe col criterio di ragionevolezza e produrrebbe, altresì, un effetto di «ingessamento» della giurisprudenza, a torto sottovalutato dal rimettente” (Corte Cost. 230/2012).

Con questa sentenza innovativa la Corte Costituzionale ha stabilito che la giurisprudenza come le donne è ... mobile, che ogni giudice è una repubblica a se stante e che la certezza del diritto è un mito che ogni toga può infrangere .

Le conseguenze già si vedono e a farne le spese è anche la stessa Corte Costituzionale beffeggiata di fatto da giudici che con le loro sentenze irridono ai pareri dei consessi superiori.

Mi riferisco al caso dell'Iva sulla Tia ( tassa rifiuti) come riportato dall'Aduc a suo tempo.

' Oggi registriamo una sentenza del tribunale di Genova che, in appello ad una sentenza di un giudice di pace, da' ragione al ricorrente, cioe' l'azienda dei rifiuti di quella citta' (AMIU), stabilendo che l'IVA sulla TIA deve essere pagata, e la richiesta di rimborso da parte del contribuente non e' legittima. Sentenza che si affianca a tante altre di segno opposto e qualcun'altra simile.
Ma cio' che stupisce in questa sentenza genovese e' un passaggio in cui, relativamente alla sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito il carattere di imposta della TIA e quindi la non debenza dell'IVA, i magistrati scrivono di quest'ultima: “e' indubbiamente suggestiva, ma non decisiva”, .. " .

Riporto il commento dell'Aduc .

" Iva sulla Tia. Lo sfacelo giurisprudenziale del sistema giustizia del Belpaese."

Concordo !
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