"Il carcere - ha aggiunto - non porta voti né dà grande
popolarità, non offre il sostegno di lobby: non c'è una
lobby dei carcerati."
Dissento dal ministro, creare carcerati è fonte,
direttamente o indirettamente, di ricchezza per tante
categorie di operatori, alcuni dei quali hanno già delle
lobby eccezionalmente potenti:
- gli avvocati
- i giudici
- gli assistenti sociali
- i periti e consulenti tecnici
- il personale carcerario
- i costruttori di carceri
- lo Stato italiano che guadagna da bolli, diritti di
cancelleria e sanzioni economiche varie
Inoltre, in un futuro, non ancora presente ma comunque
presentibile, le carceri cominceranno ad essere privatizzate
e a quel punto emergeranno le lobby delle mega-aziende che
gestiscono le carceri privatizzate e che punteranno a
riempirle sempre di più operando sul legislatore per
convincerlo a
- moltiplicare il numero di reati
- rendere più lunghe le pene detentive
- introdurre il concetto americano della recidività come
causa sufficiente per comminare pene di durata extralarge e,
al limite, l'ergastolo per reati di nessun allarme
sociale
Tra l'altro noto che in questi ultimi anni in realtà il
nostro Parlamento si sta già dando da fare per preparare il
terreno creando nuovi reati, come il delirante "omicidio
stradale", che danno la garanzia di un ampio "gettito" in
termini di nuovi carcerati per tutti gli anni a venire.
Non è questo un segno più che tangibile che le lobby, che
il ministro non vede e che magari anziché da Roma operano
da Bruxelles, sono già ampiamente al lavoro?
14 marzo 2017 19:27 - anandamide1972
Candidiiii, Giacintiiii :)))
lo ha detto il TG
Italia prima in EUropa per incarcerazioni per
droghe....bravi coglioniii.
Una volta Mino cantava: " Itaaaaaaliaaa Itaaaaaliaaa, di
terra bella uguale non ce n'èèèèèè, itaaaaliaa,
itaaalia, questa canzone mia la canto a teeeee".
E invece oggi cantano: " La Ruuuuspaaa la ruuuuspaaa, cosa
più necessaria non ce n'èèèèèè...la ruuuuspaaa la
ruuuspaaa e dopo il campo rom smantello teeeee".