Sarebbe sufficiente rispettare la legge, astenendosi dal
comprarla, per affamare la criminalità .
Il problema non sono i politici, ma chi infrange la legge.
30 luglio 2014 14:52 - Cepu
La criminalità ottiene profitti ENORMI dal fatto che
produzione & commercializzazione degli stupefacenti siano
ILLEGALI (cioè, meramente vietati e non regolamentati);
nulla di strano, quindi, che la malavita eserciti tutta la
pressione politica economica che gli è possibile affinché
il COMPLETO monopolio delle droghe rimanga nelle sue mani.
14 maggio 2014 23:48 - ennio4531
Notizia 24 aprile 2014 11:13
La società scientifica farmacologi italiani ha inviato un
appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in favore
di Giovanni Serpelloni già capo del Dipartimento Antidroga
della Presidenza del Consiglio affinché venga assicurata la
continuità attraverso la sua riconferma.
La petizione è firmata da un gruppo di ricercatori della
Sif, società scientifica che raccoglie i farmacologi
italiani ed è costituita da 1600 membri che fanno anche
ricerca nel campo delle dipendenze da farmaci e sostanze.
9 maggio 2014 8:11 - ennio4531
Quale misteriosa sostanza ha effetti così duraturi sul suo
sistema neuronale da indurre il soggetto a vedere troll e
figure irreali con esiti così ossessivi ?
9 maggio 2014 0:26 - IVAN.
Chi sarà l'imbecille che dà soldi a un troll così
incapace? Boh...
8 maggio 2014 23:56 - ennio4531
Altre opinioni ...
CANNABIS: fumo negli occhi… e buchi nel cervello!!! -
La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha
bocciato per puri aspetti formali, e senza entrare nel
merito dei contenuti, la legge Fini-Giovanardi, riguardante
“Disposizioni per favorire il recupero di
tossicodipendenti recidivi e modifiche al testo unico delle
leggi in materia di disciplina degli stupefacenti” ha dato
il via ad un’inquietante campagna per la legalizzazione
della Cannabis che ha visto come protagonista la FeDerSerD
(Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei
Servizi delle Dipendenze) che, a supporto di vecchi e
superati approcci ideologici, ha provato a spacciare
argomentazioni false e fuorvianti, come la presunta minore
pericolosità della Cannabis rispetto ad altri tipi di
droghe e attribuendo alla legge quelle misure repressive,
come il carcere per chi si droga, che in realtà in essa non
solo veniva escluso, ma veniva anche ampliata la
possibilità per i tossicodipendenti (condannati per
spaccio, rapina o altro) di usufruire di più ampie
possibilità di misure alternative alla detenzione.
In realtà in questi giorni si è scatenata, con la
complicità dei media e di tanti politici, una vera e
propria “beatificazione della Cannabis” che ha per
bersaglio i nostri figli e le nostre coscienze, e se il
Dipartimento della Politiche Antidroga della Presidenza del
Consiglio dei Ministri ancora continua, come noi, a
denunciare che, secondo tutte le evidenze scientifiche, non
esistono droghe leggere e che la Cannabis attualmente in
commercio ha una percentuale di principio attivo, Thc, tale
da farne emergere prepotenti gli effetti deleteri sulla
salute (veri e propri “buchi nel cervello”, con
conseguenti psicosi e schizofrenia), sui traguardi
educativi, sulla delinquenza e sulla capacità di
conformarsi al ruolo adulto, nonché l’associazione tra il
suo uso e la successiva dipendenza da altre droghe.
Come mamme non possiamo accettare che lobby professionali,
politiche ed economiche vogliano speculare sul futuro e
sulla salute dei nostri figli! E per questo saremo presenti
ed attente, non solo davanti alle scuole ma in famiglia,
nelle istituzioni e nella società!
Finalmente, abbiamo visto chi è FeDerSerD, finalmente i
“POLPI SONO USCITI DALLE LORO TANE”, dopo 35 anni di
pubblicità e soprattuto di assurde cronicizzazioni
farmacologiche oggi ci ritroviamo difronte ad una schifosa
campagna che a loro non farà altro che “AUMENTARE I
CLIENTI” perchè, dato reale, i molti giovani e non che
cadono nella droga sono per loro un numero dedito a far
aumentare il business dei trattamenti farmacologici e del
traffico di stupefacenti.
LE MAMME DELLA COMUNITÀ MONDO NUOVO ONLUS
Civitavecchia - Roma .
8 maggio 2014 16:04 - Cepu
Arriveremo anche in Italia ad avere concerti sponsorizzati
dalla Maria ?
La Colorado Symphony Orchestra ha fatto sapere che terra'
una serie di concerti “cannabis-friendly” sponsorizzati
dalla fiorente industria della marijuana
• (ct. da W3C_Freedom) Giovanardi: “La cannabis fa i
buchi nel cervello!”
________________________________
...come un formaggio groviera, insomma.
(E' sempre un piacere quando un "esperto" dimostra la sua
competenza in materia tramite l'esprimersi con linguaggio
altamente scientifico...)
.
8 maggio 2014 7:55 - ennio4531
USA - Fumare marijuana predispone a droghe piu' pesanti.
Studio
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
Liberalizzazione della cannabis:
I partiti sono divisi, anche la Lega
Sel e una parte del Pd aprono alla Cannabis Libera, la Lega
si divide ma gran parte del mondo politico vede come il fumo
negli occhi l’ipotesi di una liberalizzazione. L’idea,
partita dall’assessore leghista lombardo Gianni Fava, è
stata immediatamente bocciata proprio dai vertici del
Carroccio, (Matteo Salvini, Roberto Maroni e anche Daniele
elotti: «È il primo passo verso la coca»), mentre il
capogruppo della Lega in Lombardia, Massimiliano Romeo si è
precipitato ad arginare la sortita di Fava (una «posizione
personale»).
Per contro ha esultato la sinistra che con Nichi Vendola,
leader di Sel, ha fatto presente come il proibizionismo
rappresenti «la manna dal cielo per i narcotrafficanti»,
bollando la Fini-Giovanardi come «una legge sbagliata e
feroce». Cauto Matteo Renzi per il quale sarebbe bene
intanto cominciare a ristabilire la «distinzione tra droghe
pesanti e leggere» rivedendo la Fini-Giovanardi su cui la
Lega - ha sottolineato - ha manifestato la sua
«schizofrenia passando dal proibizionismo totale alla
liberalizzazione».
E mentre Forza Italia con Maurizio Gasparri ha definito
«folle» l’idea di una liberalizzazione delle droghe
leggere, il senatore Pd Luigi Manconi ha subito messo in
moto la macchina legislativa presentando a palazzo Madama un
ddl che faccia da volano alla depenalizzazione. Il suo ddl
prevede la non punibilità della coltivazione per uso
personale di marijuana e della cessione di piccoli
quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata
all’immediato «consumo personale» e «il ripristino
della distinzione del trattamento sanzionatorio tra droghe
leggere e droghe pesanti, con una riduzione delle pene per
le prime, fino alla completa cancellazione delle sanzioni
amministrative per i consumatori dei derivati della
cannabis».
Un tema «sensibile», quello della liberalizzazione della
droga, su cui il Pd si muove comunque con circospezione.
Dopo la mossa di Manconi, la deputata Pd Donata Lenzi,
capogruppo nella commissione Affari sociali ha rivendicato
alla Camera il compito di occuparsi della materia.
«Indubbiamente - ha osservato la parlamentare - occorre
affrontare in modo serio anche il tema di una legislazione
che consenta di superare l’assurda criminalizzazione
dell’uso della cannabis che fino ad oggi, oltre a
contribuire al drammatico sovraffollamento delle carceri, ha
addirittura favorito la diffusione delle droghe
pesanti».
E mentre Paolo Ferrero (Prc) ha plaudito all’apertura del
dibattito favorito dal Carroccio, il nuovo centrodestra si
è scagliato contro. «Case chiuse, droghe aperte...ma dove
stiamo andando?», si è chiesto il consigliere lombardo
dell’Ncd, Stefano Carugo (presidente della commissione
Affari Istituzionali del Pirellone), sulle proposte di area
leghista in materia di regolamentazione della prostituzione
e di legalizzazione della cannabis.
6 maggio 2014 4:47 - W3C_Freedom
Giovanardi: “La cannabis fa i buchi nel cervello”
Carlo Giovanardi senatore del Nuovo CentroDestra a 24
Mattino la trasmissione condotta da Alessandro Milan su
Radio24 e che oggi aveva come argomento la “Marijuana di
Stato in Uruguay”
“La cannabis, è scientificamente provato, fa i buchi nel
cervello”.
Inoltre ha affermato che: “il proibizionismo ha salvato il
mondo”
https://intoccabili.wordpress.com/2013/12/12/giovanardi-la-c
annabis-fa-i-buchi-nel-cervello/
Giovanardi: “La cannabis fa i buchi nel cervello”
Va ricordato che Giovanardi è stato sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle
tossicodipendenze, e firmatario della contestatissima legge
che equipara le droghe leggere, come la cannabis, a quelle
pesanti come eroina o cocaina e introduce sanzioni penali
anche per i consumatori.
“Un ragazzino che inizia a fumare spinelli a 18 anni ha il
cervello a buchi” parlando della legalizzazione della
marjuana in Uruguay ha affermato che è assurdo “vendere
una sostanza che fa buchi nel cervello e provoca stragi in
strada con la speranza che la criminalità svanisca”.
Secondo la comunità di don Andrea, l'episodio che provocò
il suo trasferimento fu un incidente verificatosi
nell'estate del 1970 per quanto don Gallo disse durante una
sua omelia domenicale[3]. Nel quartiere era stata scoperta
una fumeria di hashish e l'episodio aveva suscitato
indignazione nell'alta borghesia residente. Don Andrea,
prendendo spunto dal fatto, ricordò nell'omelia che
rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del
linguaggio, grazie alle quali un ragazzo può diventare
«inadatto agli studi» se figlio di povera gente, oppure un
bombardamento di popolazioni inermi può diventare «azione
a difesa della libertà». Don Andrea fu accusato di essere
comunista; le accuse si moltiplicarono in breve tempo e
questo sarebbe stato il motivo per cui la curia decise il
suo allontanamento.
Il provvedimento dell'arcivescovo provocò nella parrocchia
e nella città un movimento di protesta, ma la curia non
tornò indietro e intimò al sacerdote di obbedire. Tuttavia
egli rinunciò all'incarico offertogli all'isola di Capraia,
ritenendo che lo avrebbe totalmente e definitivamente
isolato. Qualche tempo dopo venne accolto dal parroco di San
Benedetto al Porto, don Federico Rebora, e insieme a un
piccolo gruppo diede vita alla sua comunità di base, la
Comunità di San Benedetto al Porto. Da allora si è
impegnato sempre di più per la pace e il recupero degli
emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe
leggere: nel 2006 si è fatto multare, compiendo una
disobbedienza civile, fumando uno spinello a Palazzo Tursi,
sede del comune di Genova per protestare contro la legge
sulle droghe. Era un grande amico di Vasco Rossi e di Piero
Pelù, impegnati anch'essi per la legalizzazione delle
droghe leggere.
Sin dal 2006 ha appoggiato attivamente il movimento No Dal
Molin di Vicenza che si oppone alla costruzione di una nuova
base militare Usa nella città veneta. Ha partecipato a
varie manifestazioni, in particolare a quella del 17
febbraio 2007 che ha visto la presenza di oltre 130.000
persone. Più volte don Andrea si è recato a Vicenza in
occasione dell'annuale Festival No Dal Molin. Il 10 maggio
2009 ha acquistato assieme ad oltre 540 persone il terreno
dove sorge il Presidio Permanente No Dal Molin per mettere
radici sempre più profonde nella difesa a oltranza del
territorio e dei beni comuni.
Nell'aprile del 2008 ha aderito idealmente al V2-Day
organizzato da Beppe Grillo[4]. Il 27 giugno 2009 ha
partecipato al Genova Pride 2009, lamentando le incertezze
della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali[5].
Don Gallo ha presentato anche il primo calendario Trans
della storia italiana, con le trans storiche del Ghetto di
Genova. Il 15 agosto 2011 è stato premiato come Personaggio
Gay dell'Anno da Gay.it, nel corso della manifestazione
Mardi Gras, organizzata dal Friendly Versilia e tenutasi a
Torre del Lago Puccini[6].
Don Gallo ha inoltre tenuto l'orazione funebre alle esequie
di Fernanda Pivano a Genova il 21 agosto 2009[7]. Il 4
dicembre 2009 gli è stato assegnato il Premio Fabrizio De
André, di cui è stato uno dei più grandi amici,
consistente nel Quartaro d'oro, antica moneta della
Repubblica di Genova. Il premio è stato consegnato presso
il salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi di Genova. Il
17 novembre 2010 è uscito in tutte le librerie il libro
Sono venuto per servire, scritto a quattro mani da don
Andrea e da Loris Mazzetti, già collaboratore stretto di
Enzo Biagi. Sulla quarta di copertina è citata una frase di
Mazzetti che si riferisce al centrosinistra: «Peccato che
Don sia un prete. Se fosse un politico avremmo trovato il
nostro leader».
Don Gallo ha partecipato a La lunga notte, primo album
solista di Cisco (ex cantante dei Modena City Ramblers). Nel
2006 compare nel video di "Pietre" del gruppo folk rock dei
Folkabbestia. Nel 2012 don Gallo ha sostenuto Marco Doria
alle primarie del centrosinistra di Genova per la
designazione del candidato sindaco[8], poi vinte dallo
stesso Doria[9]. A novembre dello stesso anno dichiara di
sostenere la candidatura di Nichi Vendola alle primarie
nazionali del centrosinistra[10].
Nel 2012 prende parte al film di Nicola Di Francescantonio
"Una canzone per il paradiso" con Gino Paoli. Il film è
dedicato alla canzone d'autore genovese, che don Gallo amava
molto.
L'8 dicembre 2012 terminata la celebrazione della messa per
il 42º anniversario della Comunità di San Benedetto al
Porto, all'interno della chiesa Don Gallo sceglie di
intonare insieme ai fedeli il popolare canto partigiano
«Bella ciao», sventolando un drappo rosso che si scioglie
dal collo. L'esibizione è filmata con una telecamera da
Sergio Gibellini, videomaker di fiducia del prete di strada
genovese e viene pubblicata su YouTube dove, nel giro di
circa un mese, è visualizzata da oltre 200.000
persone.[11]
Nel marzo 2013 celebra una messa in memoria dello scomparso
presidente del Venezuela Hugo Chavez definendolo "un grande
statista sudamericano nella fede cattolica" e "una grande
forza per trovare la via della liberazione", capace di unire
varie culture nella lotta al capitalismo a difesa del suo
paese.[12]
Il 22 maggio 2013 alle ore 17.45, aggravatesi le sue
condizioni di salute, muore a Genova nella sede della
comunità di San Benedetto al Porto.[13] È sepolto nel
cimitero di Campoligure, paese d'origine dei suoi genitori.
In occasione della messa della prima festa dell'Immacolata
senza don Gallo, don Ciotti ha intonato Bella ciao assieme
al resto dei fedeli presenti.[14]
Riguardo a Gianfranco Fini, c'è solo l'imbarazzo della
scelta
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Fini
6 maggio 2014 3:52 - W3C_Freedom
Dato che i politici sono fieri del loro modus operandi,
bisogna ricordare a persone come Carlo Amedeo Giovanardi chi
è realmente vedasi tutti quello che ha detto e fatto negli
ultimi anni: