1)la scansione in 3D,falla al tuo cervello marcio e
dipendente da internet(si vede lontano da 1Km di come sei
ridotto).
2)Hanno molto più valore le posizioni di 2 premi Nobel,che
vari pseudoesperti che nel 90%dei casi sono PREZZOLATI DALLE
CASE FARMACEUTICHE.
3)Confermo sul fatto che sei una cagatina di mosca e
aggiunto che i VERI CESSI,sono quelli da te difesi e
rappresentati,ovvero tutti quei politici alleati ed ex
alleati degli interessi della Mafia oltre a tante pseudo
comunità-associazioni VERE SANGUISUGHE dello stato e di NOI
CONTRIBUENTI.
2 settembre 2015 15:18 - ennius4531
... non me ne dolgo di non far parte del gregge o famiglia
di cloni che infesta questo forum specialisti in
pifferate.
Sul pugile suonato, sarà bene , a seguito delle ricerche
cliniche fatte, che tu richieda una scansione 3D del tuo
comprendonio per accertarne la consistenza .
I 2 premi nobel, in questa materia, non hanno nessuna
specializzazione . I loro pareri sono pari a quelli
dell'uomo della strada .
Sulla cagatina di mosca, esse si posano spesso sui... cessi
che tu benissimo rappresenti.
2 settembre 2015 14:51 - Birthdaybash
Ennius,guarda che qui l'unico pifferaio che dà fastidio ed
è stato scacciato come una zanzara da tutti sei tu,sempre
in minoranza e all'angolo come un pugile suonato.Basti
pensare che tra gli antiproibizionisti ci sono pure 2 PREMI
NOBEL(Milton Friedman x l'economia e Vargas Llosa x la
letteratura),tu in confronto sei solo UNA CAGATINA DI MOSCA
,altro che zanzare.
2 settembre 2015 12:09 - ennius4531
Ah ..contrordine compagni !
. per Starfighter non tutti gli psichiatri sono assassini
!
Se ne trova uno possibilista nel giudizio sull'erba magica,
come Gian Luigi Gessa (...83 anni) , allora giú con le
sviolinate stravolgendo un suo pensiero fisso : ciò che è
vecchio non è valido ! Pare, peró, che questo valga solo
per i pareri espressi o riportati dal ... nemico .
L'intervista al Corriere del 2014 non fa altro che ripetere
le posizioni ben note del soggetto .
Ne cito un'altra del 07/02/2011.
Domanda
Oggi si sente dire che le droghe leggere sono
pericolosissime quanto quelle pesanti, producono la stessa
dipendenza. E’ così? Davvero la marijuana rende schiavi
come l’eroina?
Risposta
“La marijuana e l’hashish contengono una molecola dal
nome impronunciabile, il tetraidrocannabinolo, corrispettivo
della nicotina per il tabacco.
Questa molecola in genere procura un senso di euforia e
“dispercezioni” molto ben descritte da Baudelaire e
tanti altri.
Senz’altro agisce sul cervello e ne altera la normale
attività, ma non produce danni fisici: l’accanimento con
cui da sempre si cerca di dimostrarne la tossicità non ha
portato finora a nulla. In altre parole, un fumatore di
marijuana che ne abbia fatto uso anche per decenni in modo
costante e smetta all’improvviso non avrà pregiudicato la
sua salute fisica..... " .
-----------------
Forse, l'anziano psichiatra dovrà ricredersi a fronte di
numerose ricerche 'strumentali ' che attestano il contrario
...
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
University of Texas. 2014
"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della
University of Texas. " i
Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i
fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..
Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate
sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la
dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio
e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences
dell'University of Texas. " .
STUDIO, CANNABIS CAUSA L’INSORGERE DI PSICOSI:
SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE
GENNAIO 10, 2014
Nel nuovo studio, pubblicato in Schizophrenia Bulletin, i
ricercatori si sono concentrati sui modelli di consumo di
cannabis, il sesso e le relazioni tra tali fattori e
un’insorgenza precoce del primo episodio psicotico .
Lo studio svolto da ricercatori britannici su adulti che
hanno vissuto episodi di psicosi, l’assunzione di
marijuana è stata collegata all’insorgere della
malattia.
Il legame tra l’uso della cannabis e le malattie psichiche
è ormai noto, soprattutto nei casi di schizofrenia.
In questo caso, come riferisce Marta Di Forti , che ha
guidato la ricerca presso l’Istituto di Psichiatria al
Kings College, lo studio associa l’uso quotidiano di
cannabis all’insorgere della psicosi.
I ricercatori hanno esaminato 410 pazienti di età compresa
tra i 18 e i 65 anni , due terzi dei quali di sesso maschile
, i quali hanno avuto un episodio psicotico e sono stati
ricoverati in unità psichiatriche.
E hanno scoperto che i maschi sono più propensi ad usare la
cannabis e per questo avevano una più giovane età alla
insorgenza della psicosi. L’età media al momento del
primo episodio psicotico per gli utilizzatori di sesso
maschile di cannabis era 26 anni, e per gli quelli di sesso
femminile era quasi 29 anni.
“Vorrei cercare di capire perché le persone usano
cannabis, cosa ricevono da questo utilizzo e poi
coinvolgerli spiegando loro come questo può causare danni
al cervello e aumentare il rischio di psicosi “, ha detto
la ricercatrice Marta Di Forti.
USA - Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi.
Studio
Da Aduc 9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. Il
consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma
degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia,
quindi, e' meglio smettere di fumarla.
La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per
valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura
degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto.
L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da
quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
2 settembre 2015 12:07 - ennius4531
Birthdaybash, ti rispondo :
a me , i pifferai del vostro stampo, danno fastidio.
E quindi mi vedo costretto a scacciarli come si fa con le
.... zanzare !
Mi concedi questa ... LIBERTÁ ?
2 settembre 2015 8:13 - Bista
Ho scritto che me la squaglio perché questa carovana è
diventata un tiro al piccione, neanche tanto furbo.
Rientro un minuto per te, Starfighter.
Io e te la vediamo in maniera diversa; ma è proprio grazie
a ciò che io, facendo slalom tra le tue parolacce, mi sono
accorto che, senza controllo, l'etichetta Cannabis può
essere messa anche su un barattolo di merda.
L'uovo di Colombo, si dirà, ma da solo non c'ero
arrivato.
Richiamo la tua attenzione su un altro aspetto.
L'approvazione della legge per tutti gli onesti, ma
soprattutto per quelli, come te, che l'hanno sostenuta, è
un inizio: non ti aspetterai mica che a farla funzionar
bene, che è interesse di tutti, ci pensi chi l'ha
osteggiata in malafede.
Invece di perder tempo a fumartela sotto il nido di un
piccione scemo tu, che ne sai, dovresti dare il tuo
contributo; trova il modo.
Tieni presente che, in uno Stato che non funziona, il
proibire, che ha fallito, è molto più semplice del
disciplinare.
Ora me la squaglio veramente e qui non torno.
2 settembre 2015 1:44 - Birthdaybash
Ennius,se puoi rispondi onestamente alla mia
domanda.Qual'è il motivo principale del tuo livore verso le
"erbe magiche" e i suoi "aficionados"? Ti dò 3 potenziali
risposte nelle quali x forza devi rientrarci.
1)PREGIUDIZIO IDEOLOGICO(ad es. conformista che odia la
cannabis emblema dell'anticonformismo).
2)INTERESSI ECONOMICI DI SETTORE(ad es.Comunità
terapeutiche che traggono tanti finanziamenti quanti sono i
potenziali "clienti",come quella Comunità di Taranto che
nel 2007 con il Codacons,fecero bocciare dal Tar il Decreto
Turco).
3)PER PURO SPIRITO DI CONTRADDIZIONE(perché sei un "Bastian
Contrario"di natura e ti piace esercitare la tua
dialettica).
Se puoi rispondimi onestamente,senza i tuoi voli pindarici
"ad minchiam",sennò veramente sei uno psicopatico-nerd.
1 settembre 2015 21:57 - Starfighter23
grazie Bista per questo estratto del grande Gian Luigi
Gessa,una rarita nella psichiatria italiana
Come ricercatore ha lavorato ai National Institutes of
Health di Bethesda (Maryland) diretto dal Professor Bernard
Brodie ed al Scripps Research Institute di La Jolla
(California), prima di tornare in Italia e divenire uno dei
più autorevoli esperti nella ricerca neurofarmacologica.
altro che quel coglione del tuo amico Ducci,Gessa non fa
altro che confermare quello che dico da sempre,inanzitutto
la cannabis la provata,e poi studiata,inoltre essendo stato
in California,ha studiato la cannabis vera,non la spazzatura
che gira a Roma che prova a studiare quel coglione del tuo
amcio Ducci
secondo dice che se la cannabis contiene una buona dose di
cbd come succede nelle genetiche serie,non si sono pericoli
nel uso,stessa identica cosa detta da me in post
precendenti,dove ti spiegavo l'esistenza del CBD
l'unica cosa che non condivido e quella dei problemi alla
guida,cosa da me mai riscontrata nonostante un uso
massiccio,basta consumare piu sative alla guida che tengono
sveglio e lasciare le indiche per la sera quando non si
guida
tu e i tuoi amici medici delle comunita' di assassini,avete
solo da aggiornarvi e se volete studiare la cannabis venite
in America
a differenza di Gessa non mi risulta che il tuo amico
psichiatra di punta Ducci,abbia studiato all'estero,altro
che competenze chilometriche sulla cannabis,siete 4 coglioni
capaci anche di andare a piangere in senato per rifarvi dare
le competenze sulle sostanze
1 settembre 2015 20:35 - Bista
In effetti l'affondo di fioretto è un'elegante figura che,
a vista, colpisce il cuore e l'intelletto degli esseri umani
che ce l'hanno, l'intelletto.
Secondo me anche Dio se ne compiace, per la bellezza del
creato, ma sulle zanzare, più che l'affondo, sarebbe meglio
usare il DDT.
Per farmi perdonare il lapsus, ti offro un'intervista ad uno
che quell'amide col tuo nome sospetta di averne in
abbondanza, beato lui.
L'intervista è un po' datata, ma anche la Genesi lo è.
-------------------------------------
Corriere della Sera, 10 gennaio 2014.
Gian Luigi Gessa, tra virgolette.
"Sulla cannabis gli scienziati si dividono in falchi e
colombe. I primi sono contrari, le seconde favorevoli.
Io non sono un volatile, non ho pregiudizi. Posso elencarne
gli effetti positivi e negativi.
Di certo, in una classifica di pericolosità collegata alla
reale tossicità, la cannabis non la metterei in testa:
prima l'alcol, poi l'eroina, la cocaina in forma di crack e
la nicotina".
Lei qualche anno fa, in un'intervista sull'Unione Sarda ,
ammise di aver provato la cocaina, per concludere che era
meglio studiarla che prenderla. E la cannabis?
"Ovviamente l'ho sperimentata. Se si prova da adulto, le
conseguenze non sono preoccupanti. A certe condizioni".
Quali?
"Molte. Anzitutto è necessario che abbia un alto contenuto
di cannabidiolo, una sostanza cugina stretta del principio
attivo che attenua quello che fa male".
Come si può essere sicuri che la cannabis sia "buona"?
"Non si può, non con quello che c'è in circolazione, senza
regole".
Effetti negativi?
"Il primo e più grave è finire in prigione. Poi la
capacità della sostanza di dare dipendenza. Ancora,
un'influenza negativa sulla coordinazione motoria: se dopo
guidi o vuoi fare sport, potresti avere degli incidenti.
E ci sono ripercussioni sull'apprendimento e sulla memoria:
durano una o due ore dal momento dell'assunzione".
E quali sarebbero i positivi?
"Il più gradito è l'euforia, un'allegria indistinguibile
che nelle persone fortunate si genera naturalmente.
Poi ci sono quegli effetti che ne rendono apprezzabile l'uso
terapeutico, sempre a patto che ci sia il cannabidiolo:
aumenta l'appetito, riduce la nausea, funziona da analgesico
per i dolori neuropatici e per la cefalea, è efficace anche
per il glaucoma.
Artisti e musicisti gradiscono la percezione alterata dei
suoni e dei colori".
Non è pericoloso?
"Sì, lo è in quelle persone che non dovrebbero provare la
cannabis".
Chi sono?
"Gli adolescenti e i preadolescenti, perché in questa età
il cervello si sta ancora formando.
Oltre agli effetti detti prima: presentarsi a
un'interrogazione sotto amnesia non va bene".
Chi altro non dovrebbe?
"Le persone vulnerabili, con disturbi psichiatrici o
psicologici gravi, ansiosi, depressi, schizofrenici non
manifesti".
Cosa risponderebbe a un adulto che le chiede se può "farsi
una canna"?
"Se non rientra nelle categorie appena dette, non lo
dissuaderei più che dal bere tre bicchieri di vino a cena:
l'effetto è lo stesso e il rischio dipendenza minore".
Vista la sua esperienza, e dunque la sua capacità
eventualmente di dosarne l'uso, perché non fuma cannabis?
"Perché non sento l'esigenza di provare un'euforia
artificiale.
Tutte le droghe, producono i loro effetti nel cervello
sostituendosi fraudolentemente ai neurotrasmettitori.
Il principio attivo della cannabis agisce sostituendosi
all'anandamide. Ecco, io credo di averne pure troppa".
-------------------
Comunque in assenza di carovana, in presenza di zanzare ed
essendo il DDT vietato, sono io che me la squaglio.
Desidero ringraziarti per quel passo della Genesi e per
l'anandamide che, prima di ieri, non sapevo neanche cosa
fosse.
1 settembre 2015 19:07 - ennius4531
Sí ... avverto le contaminazioni di cui sei intriso che ti
portano ad essere facilmente colpito da qualsiasi frescaccia
che circola .
Sono gli effetti delle erbe magiche come é stato
strumentalmente accertato ...
' Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti '.
31 agosto 2015 22:20 - anandamide1972
Ennio, facevo per lei, dato che mi è parso di vederla
affine al Magico Verbo...un canale di comunicazione, dando
ancora una volta per acquisito che lei sia in buonafede.
W le erbe magiche.
...e comunque adoro le contaminazioni, ha presente il
concetto del Tao ? Non si impressioni se le cose a volte non
le tornano, e non pensi che necessariamente il fallo sia nel
suo interlocutore...magari le sfuggono i concetti più
articolati, sa, il Mondo è tuttora complesso, per quanto
globalizzato. Pensi un po' che per gli induisti Gesù stesso
è un illuminato, al pari di mohamed o altri...
Enniooo, guardi che anche se è sangue di Cristo, resta
sempre vino...e torbo offusca come dieci canne pese.
31 agosto 2015 21:47 - ennius4531
..ananda ... ananda ..., ti devi decidere cosa fare da
grande, perché altrimenti continui come un infante bizzoso
a tirarti la zappa sui piedi ....
31 agosto 2015 12:23 - anandamide1972
il mio dio è il dio post Gesù della nuova alleanza, il dio
biblico, vendicativo e cavaocchi, lo bestemmio con
soddisfazione e creatività.
----------------------
E tu cosa mi fai ? Mi citi il pensiero del dio biblico, che
tu bestemmi con soddisfazione in quanto vendicativo e
cavalocchi, facendolo passare per un oracolo ?
' 31 agosto 2015 10:26 - anandamide1972
---e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo
la loro specie...e Dio vide che ciò era buono ( Genesi
1,18).
Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire, che
ogni uomo saggio deve saper usare ( Jesus Sirach 38,4 )
--------------------------------------
Ho l'impressione che questo dio biblico ti abbia reso
persona alquanto succube dei suoi poteri : da una parte lo
bestemmi, dall'altra lo esalti.
Non é, forse, che tu sia affetto da ... Sindrome di
Stoccolma ?
31 agosto 2015 20:49 - anandamide1972
grazie BISTA, quanto racconti, in qualche modo è un
classico, concordo con le tue considerazioni.
31 agosto 2015 12:57 - Bista
Nell'attesa che i ricercatori scansionino anche il cervello
di Dio, bravo Anandamide.
Un affondo di fioretto.
Ti ricambio con uno squarcio di vita vissuta.
Nel secolo scorso un autorevolissimo psicologo del lavoro
mosse dei dubbi su un candidato perché, alla richiesta di
disegnare un albero, aveva tirato una linea orizzontale e,
messi sopra tronco e chioma, sotto aveva disegnato anche le
radici.
Non se lo aspettava ed era rimasto sconvolto lo psicologo,
poverino; oggi è morto e non ne voglio fare il nome.
Il candidato, che senza di me avrebbe forse perso il lavoro,
è divenuto il miglior capofficina che io abbia
conosciuto.
Psicologi e psichiatri stanno cercando di infilarsi
dappertutto, senza avere competenza su quello in cui
vorrebbero infilarsi.
Facendo di ogni erba un fascio, come loro fanno, io direi
che sono socialmente pericolosi.
31 agosto 2015 10:26 - anandamide1972
---e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo
la loro specie...e Dio vide che ciò era buono ( Genesi
1,18)
Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire,
che ogni uomo saggio deve saper usare ( Jesus Sirach 38,4 )
31 agosto 2015 8:55 - Starfighter23
STUDIA UN PO TU E' IL TUO AMICO DUCCI DEFICENTE CHE LA
STRADA E' LUNGA E NON SAI VERAMENTE UN CAZZO
31 agosto 2015 8:47 - Starfighter23
SUICIDATI SEI UN MORTO CHE CAMMINA NON TI VEDI?,COSA FARAI A
LEGALIZZAZIONE AVVENUTA?NON SCAPPARE DEFICENTE,RISPONDI TIRA
FUORI I COGLIONI
31 agosto 2015 8:34 - ennius4531
Dai contenuti delle tue risposte , tu devi essere senz'altro
uno di quel 1 su 100.000 predisposti alla psicosi .
Riporti ricerche che attestano che il THC acutizza i sintomi
psicotici , mentre il CBD li puó prevenire o attenuare e tu
da ciarlatano a raccontarci che mescolati sono sinergetici
come anti psicotici.
Necessiti di una scansione 3D della tua zucca per verificare
l'entità dei danni.
Comunque, anche oggi hai vinto il premio Wanna Marchi ....
30 agosto 2015 18:05 - Starfighter23
Ennio gli errori di ortografia correggimeli tu che hai i
diritti da moderatore,io non ho tempo di rileggere quando
posto
30 agosto 2015 16:36 - Starfighter23
ok vedi Ennio le genetiche moderne serie contengono una
buona dose di cbd che se non e' in sinegia con il thc non
funziona bene,quindi il thc e' utile per buon funzionamento
del cbd,NON CI SONO PERICOLI NEL CONSUMARE CANNABIS DI
QUESTO TIPO,PURTROPPO TU E QUEL COGLIONE DEL TUO AMICO
DUCCI FORSE CI ARRIVERETE TRA 20 ANNI
qui non si distilla una beata minchia perche non e' alcol
come quello che bevi tutti i giorni
PURTROPPO GLI PSICHIATRI COME IL TUO AMICO DUCCI,ODIANO IL
CBD PERCHE' SANNO CHE E' UN ALTERNATIVA NATURALE A
TOSSICITA' ZERO,CHE CURA PSICOSI E SCHIZOFRENIA OLTRE AD
AVERE ALTRE 190 PROPRIETA' MEDICHE DIFFERENTI,LORO
PREFERISCONO CONTINUARE A FARE INTROITI CON LE CASE
FARMACEUTICHE E CURARE CON VELENI CHIMICI E A MANDARE UN
COGLIONE COME TE IN GIRO A FARE PROPAGANDA SEMPRE CON I
SOLITI 3 STUDI,CERTO GLI STUDI ANTICCANABIS SONO IL 2 %
DEGLI STUDI FATTI SULLA CANNABIS,CERCA DI TROVARE QUALCOSA
DI NUOVO SE NO FAI LA FIGURA DEL VENDITORE DI PENTOLE
SEMPLICEMENTE GLI SCHIZOFRENICI CURATI CON CBD NON PRENDONO
PIU I VELENI CONSIGLIATI DAI TUOI AMICI,CON ENORMI BENEFICI
PER LA SALUTE
TI RICORDO CHE APPENA FARAI UN COPIA E INCOLLA IO NE FARO
TRE,LA TUA INUTILE PROPAGANDA SARA SEMPRE CONTRASTATA CON
STUDI VERI
"Poi, ognuno di noi ha piena libertà di ignorare i
commenti, le opinioni altrui e le molte trivialità che si
incontrano adottando lo spirito di Dante ... Non ti curar di
loro, ma guarda e passa .
QUESTA E' LA PROVA CHE IL METODO DI IVAN CON TE NON
FUNZIONA,TU VUOI ESSERE LASCIATO IN PACE PER ESSERE LIBERO
DI FARE LA TUA PROPAGANDA FATTA DI MENZOGNE E COPIA INCOLLA
DI STUDI COMMISSIONATI DA LOBBY DI TABACCO E
FARMACI,PURTROPPO VERRA' SEMPRE OSTACOLATA DAL SOTTOSCRITTO
FINO A CHE NON SI ARRIVERA AL TUO BAN RICHIESTO GIA DA MOLTE
ASSOCIAZIONI DI QUESTO TIPO
leggevo che tu i tuoi cani li lasci abbagliare,quando
cominciano a mordere li lasci modere?
SAI DIRCI QUALCOSA SULLA TUA MILITANZA IN COMUNIONE E
LIBERAZIONE,CARO IL MIO CATTOCOMUNISTA DI MERDA?
TI LASCIO CON UNO STUDIO CHE CONFERMA L'USO DI CANNABIS PER
COMBATTERE PSICOSI E SCHIZOFRENIA,L'ESATTO OPPOSTO DELLE TUE
PROFEZIE ORAMAI DATATE E SEMPRE LE STESSE,CAMBIA STRATEGIA
TI CONVIENE
Schizofrenia e cannabis. L’uso medico per la cura della
psiche In un recente studio la terapia a base di cannabis
per la schizofrenia
Schizofrenia e cannabis. Nonostante il crescente flusso di
informazioni sull’uso medico della cannabis e sui suoi
benefici , poco si sa circa gli effetti che ha sul
trattamento della schizofrenia .
Un recente studio canadese ha scoperto che il cannabidiolo (
CBD ) può giocare un ruolo importante nel ridurre i sintomi
psicotici della schizofrenia , e un altro studio pubblicato
quest’anno suggerisce che la cannabis può ridurre alcuni
dei disturbi cognitivi correlati.
Un sintomo particolarmente comune ai pazienti schizofrenici
è l’incapacità di identificare accuratamente le emozioni
.
Come ci si aspetterebbe , questo può portare a problemi
relazionali. Detto questo, un recente studio ha scoperto che
la cannabis può offrire una soluzione per preservare la
memoria emotiva nei pazienti schizofrenici .
Un team di ricercatori canadesi , guidati da Stephane Potvin
, hanno condotto uno studio in cui si è confrontata la
memoria emotiva di 3 gruppi di persone: 14 pazienti
schizofrenici che fanno uso di cannabis regolarmente , 14
pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis , e 21
pazienti sani . Ad ogni gruppo sono state mostrate immagini
di stimoli positivi e negativi, e gli è stato chiesto di
identificare l’ emozione rappresentata . Nel frattempo , i
ricercatori hanno condotto una risonanza magnetica
funzionale per misurare la quantità di attività cerebrale
in ogni individuo.
Il gruppo dei non consumatori di cannabis ha percepito meno
stimoli emotivi rispetto al gruppo dei pazienti ai quali è
stata somministrata., anche in piccole dosi.
Secondo i risultati dello studio , il gruppo dei pazienti
che usufruiscono di cannabis ha percepito meno stimoli
emotivi rispetto al gruppo di pazienti sani , ma questa
differenza era ancora maggiore se si considerano i pazienti
schizofrenici che non fanno uso di cannabis, che ne hanno
ricevuti ancora di meno.
cervello cannabisI risultati dell’ imaging cerebrale ci
suggeriscono che i maggiori stimoli emotivi rilevati nel
gruppo dei pazienti ai cui è somministrata cannabis possono
essere correlati alla attività nel lobo frontale,la parte
del cervello responsabile dell’organizzazione. Le
scansioni effettuate nel gruppo di pazienti schizofrenici ai
quali non è stata somministrata cannabis rivelano
un’attività minima nel lobo frontale.
Come suggerisce l’ autore dello studio canadese , sarà
necessaria più ricerca sul ruolo della cannabis nel
trattamento della schizofrenia. Questo studio , oltre
all’evidente risultato che prova che il cannabidiolo ( CBD
) può contribuire ad alleviare i sintomi psicotici , è
solo un piccolo passo verso il riconoscimento dell’uso
medico della canapa per trattamenti naturali di varie forme
di patologie. Uno degli antipsicotici più comunemente
prescritti al mondo – amisulpride – ha un elenco di
effetti collaterali che comprende nausea , aumento di peso ,
e ansia, oltre a non essere di origine naturale.Schizofrenia
e cannabis.
30 agosto 2015 12:09 - ennius4531
Ah... finalmente Starfighter ha trovato nell'erba magica un
componente ( cannabinoide CBD ) utile all'uomo .
Quale uomo ? ... quello malato !!
Tale cannabinoide , infatti, pare contrastare malattie
infiammatorie, psicotiche, neuro degenerative ecc.. .
E gli altri componenti come il THC che affumicano i neuroni
?
Si devono ignorare in quanto tutto l'impegno missionario di
Starfighter consiste, attraverso il suo lavoro di piazzista
di .... alambicchi e pratiche di consumo, di eliminare tali
sostanze nocive per ottenere distillati nobili contenenti
solo CBD .
A lui dei sani, che vogliono lo sballo con l'uso di erbe
magiche, non ne vuol sentir parlare forte dello studio che
ci ha presentato suonando le trombe e che si può riassumere
nel seguente passaggio ..
' ... which may explain why THC may exacerbate psychotic
symptoms while CBD may prevent or dampen them.'
Per cui, cari sodali di Starfighter, smettila di disturbarlo
per sfruttare le sue conoscenze per i vostri giochi ludici
egoistici da carpe diem.
Egli, sentendo il peso delle sue responsabilità, non
intende ridurvi , da sani quali siete, allo stato di zombi
mentali come quanto accertato ....
Harvard Medical School
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti '.
University of Texas.
"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo....
Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i
fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..
Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate
sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la
dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio
e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences
dell'University of Texas. " .
30 agosto 2015 10:52 - ennius4531
Caro ( qui lo dico e qui lo nego ) Bista,
sono spiacente , ma non posso aderire alla tua proposta per
una questione sostanziale: lo spazio che l'Aduc ci mette a
disposizione é un forum , non è un ... albo pretorio .
E dal momento che non voglio fare torto a nessuno , aderire
alla tua richiesta significherebbe mortificare gli sforzi
dell'Aduc per mantenere detto forum.
Poi, ognuno di noi ha piena libertà di ignorare i commenti,
le opinioni altrui e le molte trivialità che si incontrano
adottando lo spirito di Dante ... Non ti curar di loro, ma
guarda e passa .
Appunto ...passo e chiudo.
P.s. mi rimane ancora una curiosità : quali domande avresti
voluto porre a don Gallo ancora in vita per definire meglio
il suo.... cattocomunismo.
29 agosto 2015 18:08 - Starfighter23
Ennio ti consiglio di leggere attentamente questo articolo
chilometrico che riprende piu studi fatti negli ultimi
anni,sul uso della cannabis per combattere psicosi e
schizofrenia,purtroppo ADUC articoli come questi fa finta di
non vederli,meglio postare studi idioti sulla cannabis che
ti servono da propaganda
puoi commentare questo articolo Ennio aspettiamo risposte
non copia e incolla
29 agosto 2015 9:20 - Starfighter23
A recent systematic review published in Schizophrenia
Research in March 2015 finds that the use of cannabidiol
(CBD), a phytocannabinoid (i.e. a cannabinoid found in the
cannabis plant) may be helpful in the management of
psychotic symptoms (which are characterized by a “loss of
contact with reality”), such as those experienced by
individuals with schizophrenia.
What is Schizophrenia?
Schizophrenia is a psychotic mental health disorder (one
characterized by “abnormal thinking and perception”)
with co-occurring changes in mood and behavior. Symptoms may
include:
delusions [i.e. strongly held beliefs in something even
though there is a significant amount of evidence to disprove
that viewpoint]
hallucinations [e.g. hearing or seeing something that
isn’t there)
disorganized speech/movement
difficulties showing emotion
difficulties performing certain everyday activities
[e.g. staying clean]
psychological changes [e.g. loss of interest in
activities, withdrawal from social interactions]
While the exact cause of schizophrenia is not fully
understood, the evidence that is currently available shows
that it is likely the result of a mix of genetic
predisposition (i.e it ‘runs in the family’) and
environmental factors (e.g. certain viral infections, immune
dysfunction, stress, malnutrition in utero [i.e. before
birth]). This results in modified signaling of dopamine and
serotonin (neurotransmitters– compounds that modulate the
stimulation of neurons [i.e. specialized cells of the
nervous system that communicate with each other, resulting
in thinking, remembering, moving, etc.]).
“Positive symptoms” (i.e. those that the individual
gains, such as delusions and hallucinations, may be caused
by an increase in signaling of these systems in subcortical
areas (“deeper” areas of the brain, including those
involved in the control of sensation, integration of signals
from various areas of the brain, movement, emotion, sleep,
attention, etc.).
“Negative symptoms” (i.e. those that the individual
loses, like drive or social interaction) may be caused by a
decrease in signaling in the prefrontal cortex (an area of
the brain involved in modulating planning, judgment,
personality, decision-making, concentration, social
behavior, etc.).
Current Management Options
Although there is no cure for schizophrenia, symptoms can be
managed with medication and supportive services. However,
current antipsychotic medications used to treat
schizophrenia may have side effects that limit patient
compliance (i.e. patients with schizophrenia may stop taking
their medications because they prefer the experience of
symptoms caused by their disorder to the experience of
negative side effects caused by medications).
Conventional antipsychotics have mild and severe side
effects, which include “dry mouth, blurred vision,
constipation, drowsiness and dizziness which usually
disappear after a few weeks to more serious side effects
such as trouble with muscle control, pacing, tremors and
facial ticks”. Newer atypical antipsychotics have fewer
side effects, but can still cause weight gain, tremors (i.e.
repetitive tightening/loosening of muscles; shaking),
rigidity (i.e. inability to move or difficulty performing
movement), spasms (i.e. sudden contraction/tightening of
muscles).
For this reason, development of safe, effective medications
for patients with schizophrenia that have few side effects
is essential for helping to increase patient compliance,
which will lead to increased ease for patients in managing
symptoms long-term.
Findings of the Review
Researchers found that cannabidiol may be useful in
preventing or modulating:
short-term psychotic symptoms or cognition deficits
associated with whole-plant cannabis use and isolated THC
administration
the likelihood of developing permanent psychosis given
the use of whole-plant cannabis.
The conclusion of this review adds to increasing evidence
that targeted and controlled modulation of the
endocannabinoid system may help to reduce symptoms of
psychotic disorders like schizophrenia. For example, another
review published in January 2014 in European
Neuropsychopharmacology also found that cannabidiol may be
useful as an antipsychotic agent.
There is currently little compelling evidence to support the
stance that the use of whole-plant cannabis causes mental
illness (e.g. it is possible that associations found between
cannabis use and psychotic symptoms may be the result of a
tendency for individuals predisposed to psychosis to
self-medicate with cannabis, rather than the result of
cannabis use causing the disorder). However, long-term
whole-plant cannabis, especially varietals with higher
concentrations of THC, may cause (1) early onset in
predisposed individuals or (2) exacerbation of psychotic
symptoms. Additionally, studies have found that patients
with schizophrenia have increased cannabinoid levels in
their spinal fluid and increased cannabinoid signaling in
certain areas of the brain as a result of an increased
number of cannabinoid receptors. Therefore, inhibition of
some of these pathways may also be beneficial for
patients.
The authors examined:
Category 1: ‘studies that investigated the impact of
CBD/THC ratio in cannabis on measures relevant for
psychosis’
Category 2: ‘neuropsychological studies [those that
assess a psychological response that is associated with a
particular structure or pathway in the brain] that examined
the ability of CBD to block the acute psychotic effects of
THC or ketamine [a medication that sedates, relieves pain,
and causes memory loss] in healthy volunteers’
Category 3: ‘neuroimaging studies with acute CBD
administration to healthy volunteers’
Category 4: ‘studies with CBD administration to
patients with psychotic symptoms, including small-scale
clinical trials with CBD’
Category 1:
For this group of 8 studies, researchers found that in
general, “use of cannabis with high CBD content is
associated with significantly fewer positive symptoms such
as delusions and hallucinations, better cognitive function
and both lower risk for developing psychosis as well as a
later age of onset of the illness compared to cannabis with
low CBD/THC ratios.
Although one of the studies found no difference in
psychosis-modulating effects of low vs. high CBD, users of
cannabis with higher levels of cannabidiol showed no memory
impairment while users of cannabis with lower levels of
cannabidiol showed noticeable impairment while intoxicated
(but not when sober).
Category 2:
From the seven studies in this group, the authors concluded,
“Altogether, neuropsychological studies with CBD
administration in healthy volunteers indicate that CBD has
the ability to attenuate [i.e. reduce] acute psychotic and
anxiogenic [i.e. anxiety-causing] effects as well as
cognitive [i.e. thinking, judging, attention, planning,
etc.] impairment induced [i.e. caused] by the administration
of THC.”
However, in one study, administration of ketamine (a
medication that induces schizophrenia-like symptoms) after
pre-treatment with 600 mg CBD trended towards a decrease the
psychotic symptom known as “depersonalization” (i.e. a
lack of or modified attachment to reality; individual feels
that they are unable to control their behavior; may feel
that they are in a dream) but increased psychomotor activity
(i.e. learned, controlled movements) in participants. Best
results were noted when THC and CBD were administered
together, rather than when there was pre-treatment with CBD.
Also, studies varied in:
the CBD/THC ratios used (one study found prevention of
psychotic symptoms with a higher CBD/THC ratio [i.e. more
CBD], and an increase in symptoms with a lower CBD/THC ratio
[i.e. less CBD]) and
method and timing of administration
These factors limit the ability to fully interpret these
findings and make generalizations about CBD/THC
administration on psychotic symptoms. However, it is
important to note that use of only CBD (without THC) was
well-tolerated and resulted in:
“minimal psychoactive effects…
increased self-reported ratings [i.e. response provided
by the participant] on scales measuring how
‘quick-witted’ and ‘clear-minded’ participants
felt…
and decreased self-reported ratings on ‘energetic
arousal’… as the only significant effects observed after
the administration of CBD only (…tested vs baseline and
not vs placebo [the latter provides higher quality
results])”
Category 3:
There were nine studies in this category: three performed
with EEGs (monitoring of electrical brain activity) and six
performed with fMRI (magnetic imaging that detects changes
in blood flow).
An EEG study found that administration of cannabis extract
(THC and CBD) helped to improve the processing of auditory
(i.e. sound/hearing) information (which is usually reduced
in patients with schizophrenia) more than the use of THC
alone. In another study, in healthy volunteers, short-term
reduction in auditory processing caused by THC
administration was not reversed by subsequent administration
of cannabis extract (THC and CBD). In another, participants
with certain CB1 (cannabinoid receptor 1) gene forms
experienced reductions in auditory processing with THC
administration, but not with cannabis extract (THC and CBD)
administration. Therefore, CBD seemed to provide a
protective effect against reductions in auditory
processing.
Regarding the fMRI studies of healthy participants, the
authors noted that with CBD administration, although there
were trends towards (1) less anxiety in participants while
emotional processing information and (2) faster reaction
time while performing an attention task, it did not have any
effect on actual task performance or experience of
psychotic-type symptoms. It was also found that CBD and THC
seemed to have opposite effects on certain portions of the
brain involved in modulating hearing, sight, attention, and
anxiety, which may explain why THC may exacerbate psychotic
symptoms while CBD may prevent or dampen them.
Category 4:
Analysis of five small-scale studies with humans as
participants led the researchers to note that patients
appeared to “exhibit significant clinical improvement
after four weeks of CBD treatment”. In one small-scale
trial with 28 individuals with schizophrenia, attention
(which can be reduced in schizophrenia) improved more in
individuals taking the placebo and 300 mg CBD than in those
taking 600 mg CBD (i.e. CBD may have had no impact, and
higher CBD resulted in decreased performance compared even
to placebo) and there was no impact on schizophrenia
symptoms.
However, in a small, double-blind, randomized clinical trial
(a type of study likely to produce relatively accurate
results), researchers found that when administered
separately, the administration of cannabidiol and
amisulpride (a conventional antipsychotic) both resulted in
statistically significant improvements (i.e. it is unlikely
that the results occurred by chance) in symptoms as measured
by the PANSS (a measure for schizophrenia symptoms) and the
BPRS (a measure for various mental health symptoms,
including hallucinations, anxiety, and abnormal behavior).
It was also importantly noted by authors that the side
effect profile of cannabidiol (i.e.
“tolerability”/safety) was “markedly superior” to
that of amisulpride.
Conclusion
According to the researchers, “The first small-scale
clinical studies with CBD treatment of patients with
psychotic symptoms further confirm the potential of CBD as
an effective, safe and well-tolerated antipsychotic
compound, although large randomised clinical trials [i.e.
the “gold standard” for clinical research studies,
likely to produce the most accurate results] will be needed
before this novel therapy can be introduced into clinical
practice.”
Increased research will help to clarify (1) whether or not
standardized doses of certain cannabinoids (including
phytocannabinoids like cannabidiol) are useful in the
prevention/management of psychotic symptoms, if so, (2)
which ratios of cannabinoids, timing patterns, and delivery
methods are best for the management of psychotic symptoms
for patients with disorders like schizophrenia. Moving
cannabis out of the inappropriate Schedule I classification
will help to increase research on cannabinoids in the United
States (see below for more details on how you can get
involved).
Disclaimer: Although there is no compelling evidence to
support the idea that the use of whole-plant, raw cannabis
causes schizophrenia or psychotic symptoms, it is very
important to note that use of whole-plant cannabis,
especially with higher concentrations of THC (the main
psychoactive cannabinoid found in cannabis), may lead to
premature development or exacerbation of schizophrenic
symptoms and co-occurring poor management, and therefore
should not be used by individuals with a personal or family
history of psychotic disorders or conditions that may
predispose to psychosis. At this point in time, whole-plant
cannabis (regardless of cannabinoid ratio/concentration) is
NOT recommended for the treatment of schizophrenia.
For information on reasonable expectations and safety in
considering whole-plant medical cannabis use, as well as how
you can advocate to move cannabis out of the Schedule I
controlled substance classification in order to increase
research on phytocannabinoids in the United States, click
here.
29 agosto 2015 9:06 - Starfighter23
SUICIDATI ENNIO FAI UN FAVORE ALL'UMANITA',COSA HAI DA DIRCI
SU QUESTO STUDIO PERDENTE?
Schizofrenia e cannabis. L’uso medico per la cura della
psiche In un recente studio la terapia a base di cannabis
per la schizofrenia
Schizofrenia e cannabis. Nonostante il crescente flusso di
informazioni sull’uso medico della cannabis e sui suoi
benefici , poco si sa circa gli effetti che ha sul
trattamento della schizofrenia .
Un recente studio canadese ha scoperto che il cannabidiolo (
CBD ) può giocare un ruolo importante nel ridurre i sintomi
psicotici della schizofrenia , e un altro studio pubblicato
quest’anno suggerisce che la cannabis può ridurre alcuni
dei disturbi cognitivi correlati.
Un sintomo particolarmente comune ai pazienti schizofrenici
è l’incapacità di identificare accuratamente le emozioni
.
Come ci si aspetterebbe , questo può portare a problemi
relazionali. Detto questo, un recente studio ha scoperto che
la cannabis può offrire una soluzione per preservare la
memoria emotiva nei pazienti schizofrenici .
Un team di ricercatori canadesi , guidati da Stephane Potvin
, hanno condotto uno studio in cui si è confrontata la
memoria emotiva di 3 gruppi di persone: 14 pazienti
schizofrenici che fanno uso di cannabis regolarmente , 14
pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis , e 21
pazienti sani . Ad ogni gruppo sono state mostrate immagini
di stimoli positivi e negativi, e gli è stato chiesto di
identificare l’ emozione rappresentata . Nel frattempo , i
ricercatori hanno condotto una risonanza magnetica
funzionale per misurare la quantità di attività cerebrale
in ogni individuo.
Il gruppo dei non consumatori di cannabis ha percepito meno
stimoli emotivi rispetto al gruppo dei pazienti ai quali è
stata somministrata., anche in piccole dosi.
Secondo i risultati dello studio , il gruppo dei pazienti
che usufruiscono di cannabis ha percepito meno stimoli
emotivi rispetto al gruppo di pazienti sani , ma questa
differenza era ancora maggiore se si considerano i pazienti
schizofrenici che non fanno uso di cannabis, che ne hanno
ricevuti ancora di meno.
cervello cannabisI risultati dell’ imaging cerebrale ci
suggeriscono che i maggiori stimoli emotivi rilevati nel
gruppo dei pazienti ai cui è somministrata cannabis possono
essere correlati alla attività nel lobo frontale,la parte
del cervello responsabile dell’organizzazione. Le
scansioni effettuate nel gruppo di pazienti schizofrenici ai
quali non è stata somministrata cannabis rivelano
un’attività minima nel lobo frontale.
Come suggerisce l’ autore dello studio canadese , sarà
necessaria più ricerca sul ruolo della cannabis nel
trattamento della schizofrenia. Questo studio , oltre
all’evidente risultato che prova che il cannabidiolo ( CBD
) può contribuire ad alleviare i sintomi psicotici , è
solo un piccolo passo verso il riconoscimento dell’uso
medico della canapa per trattamenti naturali di varie forme
di patologie. Uno degli antipsicotici più comunemente
prescritti al mondo – amisulpride – ha un elenco di
effetti collaterali che comprende nausea , aumento di peso ,
e ansia, oltre a non essere di origine naturale.Schizofrenia
e cannabis.
29 agosto 2015 9:02 - Starfighter23
NON FUNZIONA ENNIO PERCHE NON DAI UNA RISPOSTA SULLA STORIA
DELLE COMPETENZE LEVATE ALLA PSICHIATRIA?NON SCAPPARE DAI
Senato della Repubblica XVI Legislatura
–9–
Commissione parlamentare di inchiesta 104º Res. Sten.
(15 marzo 2011)
DUCCI : Con il termine sostanze io mi riferisco a sostanze
stimolanti e non
piu all’eroina, che rappresenta il prototipo sul quale si
e costruito il sistema delle tossicodipendenze in Italia,
delle comunita
terapeutiche e dei SerT e che costituisce, di per se, un
ottimo antipsicotico.
Invece, tra le sostanze stimolanti, la
cannabis(e specialmente la cannabis
degli ultimi dieci anni) ha un contenuto di THC 30 volte
superiore
alla cannabis di 15 anni fa e, quindi, ha un’azione
psicotica fortissima e gravissima.
Alla cannabis vanno aggiunte altre sostanze come la cocaina,
le anfetamine, la chetamina, l’extasy e molte altre
sostanze che noi non siamo
neanche in grado di dosare e che stiamo studiando: e
importante che oggi
gli psichiatri acquisiscano una competenza sulle sostanze,
che finora e stata sostanzialmente loro negata con
l’istituzione dei SerT e la legge n.
685 del 1975, che ha sottratto la competenza sulle
tossicodipendenze
alla psichiatria
Ecco Ducci sostanze che non sei neanche in grado di dosare e
che che come dici stai studiando,IO TI CREDO MA PARLACI DI
CANNABIS QUANDO HAI FINITO GLI STUDI PERCHE LA STRADA E'
MOLTO LUNGA ANCORA,PURTROPPO TI MANCA IL MATERIALE DI
STUDIO,VISTO CHE A ROMA LA CANNABIS VERA NON L'AVETE MAI
VISTA,MA SOLO IMMONDIZIA VENDUTA DALLE MAFIE LOCALI
SAREBBE QUELLO L'OGGETTO IN QUESTIONE DELLO STUDIO?
SE LA COMPETENZA SULLE SOSTANZE FINORA TI E' STATA
NEGATA,CERCA DI COLMARE QUESTO TEMPO PERDUTO PER COLPA DEI
SERT E UNA LEGGE INFAME =) CHE HA LEVATO ALLA PSICHIATRIA LE
COMPETENZE SULLE TOSSICODIPEDENZE
DUCCI NON TI CHIEDI COME MAI VI HANNO LEVATO LE COMPETENZE A
TE E TUTTI GLI PSICHIATRI?SARANNO STATI PAZZI QUELLI A CAPO
DEL SERT E CHI HA FATTO LA LEGGE?? PURTROPPO SIETE DEGLI
INCOPETENTI CHE SPESSO ROVINANO I PAZIENTI CON
BENZODIAZEPINE E BARBITURICI VARI,QUINDI NON POSSONO DARE LE
COMPETENZE DI TOSSICODIPENDENZE A CHI CREA LE DIPENDENZE DA
FARMACI COME VOI,NON CREDI??
TU STUDIA NEL FRATTEMPO,ANCHE SE NON HAI PIU LE COMPETENZE
PER OCCUPARTI DI TOSSICODIPENDENZE E DI CANNABIS,TI POTRA
SERVIRE A CAPIRE COME MAI VE LE HANNO LEVATE I SERT E UNA
LEGGE INGIUSTA =),NON CREDI?
28 agosto 2015 20:24 - Starfighter23
ENNIO NON HAI UNO PSICHIATRA DI RISERVA?VISTO CHE DUCCI E'
IMPRESENTABILE PERCHE LI HANNO LEVATO LE COMPETENZE SULLE
TOSSICODIPENDENZE,COS'AHI DA DIRCI A RIGUARDO? AHH QUESTE
LEGGI CATTIVE AHH QUESTI SERT CHE C'E' L'HANNO CONTRO GLI
IPNOTERAPEUTI!!!CHE VERGOGNA ENNIO
29 agosto 2015 7:59 - ennius4531
I fatti....
Quanto affermato dal psichiatra Ducci é stato confermato da
studi universitari che hanno ' fotografato' il comprendonio
di migliaia di soggetti . Ecco i risultati
Harvard Medical School
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti '.
University of Texas.
"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo....
Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i
fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..
Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate
sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la
dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio
e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences
dell'University of Texas. " .
------------------------------------------------------
L'unico qui a sputtanarsi è quel trombone di Starfighter
che prima mi definisce cattocomunista individuando in loro i
peggiori proibizionisti e , una volta smentito, passa al
cattofobismo e a raccontarci che lui , ammalato fin dal
quando aveva 14 anni , aveva subito capito, da genio medico
precoce , che solo l'erba magica potesse fare al caso suo.
Starfighter, continua a fare il piazzista di sative e
vaporizzatori che è l'unica attività che i tuoi neuroni
ridotti e affumicati ti consentono ....
28 agosto 2015 23:33 - Starfighter23
IDEM PER ME LEVATI DAL CAZZO SEI STATO SCHIACCIATO IN TUTTE
LE DISCUSSIONI,SEI UN MORTO CHE CAMMINA,NON HO PIU VOGLIA DI
STARE DIETRO A UN INFAME DI MERDA COME TE,SUICIDATI
28 agosto 2015 23:30 - Starfighter23
Senato della Repubblica XVI Legislatura
–9–
Commissione parlamentare di inchiesta 104º Res. Sten.
(15 marzo 2011)
DUCCI : Con il termine sostanze io mi riferisco a sostanze
stimolanti e non
piu all’eroina, che rappresenta il prototipo sul quale si
e costruito il sistema delle tossicodipendenze in Italia,
delle comunita
terapeutiche e dei SerT e che costituisce, di per se, un
ottimo antipsicotico.
Invece, tra le sostanze stimolanti, la
cannabis(e specialmente la cannabis
degli ultimi dieci anni) ha un contenuto di THC 30 volte
superiore
alla cannabis di 15 anni fa e, quindi, ha un’azione
psicotica fortissima e gravissima.
Alla cannabis vanno aggiunte altre sostanze come la cocaina,
le anfetamine, la chetamina, l’extasy e molte altre
sostanze che noi non siamo
neanche in grado di dosare e che stiamo studiando: e
importante che oggi
gli psichiatri acquisiscano una competenza sulle sostanze,
che finora e stata sostanzialmente loro negata con
l’istituzione dei SerT e la legge n.
685 del 1975, che ha sottratto la competenza sulle
tossicodipendenze
alla psichiatria
Ecco Ducci sostanze che non sei neanche in grado di dosare e
che che come dici stai studiando,IO TI CREDO MA PARLACI DI
CANNABIS QUANDO HAI FINITO GLI STUDI PERCHE LA STRADA E'
MOLTO LUNGA ANCORA,PURTROPPO TI MANCA IL MATERIALE DI
STUDIO,VISTO CHE A ROMA LA CANNABIS VERA NON L'AVETE MAI
VISTA,MA SOLO IMMONDIZIA VENDUTA DALLE MAFIE LOCALI
SAREBBE QUELLO L'OGGETTO IN QUESTIONE DELLO STUDIO?
SE LA COMPETENZA SULLE SOSTANZE FINORA TI E' STATA
NEGATA,CERCA DI COLMARE QUESTO TEMPO PERDUTO PER COLPA DEI
SERT E UNA LEGGE INFAME =) CHE HA LEVATO ALLA PSICHIATRIA LE
COMPETENZE SULLE TOSSICODIPEDENZE
DUCCI NON TI CHIEDI COME MAI VI HANNO LEVATO LE COMPETENZE A
TE E TUTTI GLI PSICHIATRI?SARANNO STATI PAZZI QUELLI A CAPO
DEL SERT E CHI HA FATTO LA LEGGE?? PURTROPPO SIETE DEGLI
INCOPETENTI CHE SPESSO ROVINANO I PAZIENTI CON
BENZODIAZEPINE E BARBITURICI VARI,QUINDI NON POSSONO DARE LE
COMPETENZE DI TOSSICODIPENDENZE A CHI CREA LE DIPENDENZE DA
FARMACI COME VOI,NON CREDI??
TU STUDIA NEL FRATTEMPO,ANCHE SE NON HAI PIU LE COMPETENZE
PER OCCUPARTI DI TOSSICODIPENDENZE E DI CANNABIS,TI POTRA
SERVIRE A CAPIRE COME MAI VE LE HANNO LEVATE I SERT E UNA
LEGGE INGIUSTA =),NON CREDI?
28 agosto 2015 20:24 - Starfighter23
ENNIO NON HAI UNO PSICHIATRA DI RISERVA?VISTO CHE DUCCI E'
IMPRESENTABILE PERCHE LI HANNO LEVATO LE COMPETENZE SULLE
TOSSICODIPENDENZE,COS'AHI DA DIRCI A RIGUARDO? AHH QUESTE
LEGGI CATTIVE AHH QUESTI SERT CHE C'E' L'HANNO CONTRO GLI
IPNOTERAPEUTI!!!CHE VERGOGNA ENNIO
28 agosto 2015 21:07 - Bista
Caro (si fa per dire) Ennius.
Facciamo ambedue la cosa più logica: leviamoci il
vicendevole disturbo.
D'ora in avanti, vedendo un tuo commento su qualsiasi
argomento, io ci girerò intorno.
Ti chiedo (te lo chiedo nel senso del quaerere non del
petere) di fare la stessa cosa tu.
Grazie.
Adieu.