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La Svizzera alla guida d’Europa sulla legalizzazione della cannabis ricreativa?
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Articolo di Redazione
8 maggio 2019 7:49
 
C'è stata una grande quantità di speculazioni su cosa potrebbe portare l’esempio svizzero per stimolare la riforma della cannabis in Europa. Ci sono stati discorsi di sperimentazioni sulle farmacie che potrebbero vendere sia prodotti ricreativi che cannabis medica. E poi, naturalmente, c'è l'enorme successo del mercato "Cannabis Lite" (CBD) che continua ad avanzare nonostante tutti i problemi incontrati nel continente europeo.
Ma cosa farà davvero la Svizzero di diverso dall'UE? Dopotutto, i partner commerciali più stretti della Svizzera sono sia la Germania che l'Austria, dove le discussioni sulla cannabis sono chiaramente in essere, anche se per ora prevale l’aspetto molto conservatore.

Cosa succede nelle città
Poiché gli svizzeri sono in una posizione geopolitica che li vede al di fuori dell'UE, non sono vincolati da discussioni attualmente in corso che aggrovigliano la questione quasi ovunque. Sulla nuova sostanza e sul mercato del CBD.
Tuttavia non finisce qui. A causa di questa loro condizione, l'idea di far partire qui le sperimentazioni sulla cannabis ricreativa, anche solo per ridurre il mercato nero, è stata all'ordine del giorno per molti anni. Poi, naturalmente, c'è il denaro delle tasse che dovrebbe provenire dalle vendite legali.
La Svizzera, in altre parole, è in grado di operare con nuovi modelli in modi che i suoi vicini europei non possono fare. Ma cosa significherà questo per l'UE?

Le Norme fissate dall'ONU
Mentre la Svizzera è in una situazione diversa rispetto alla regolamentazione di Bruxelles sulla questione della cannabis, deve comunque rispettare i regolamenti internazionali sulle droghe delle Nazioni Unite. Per questo motivo, indipendentemente da quante prove interessanti intenda fare, sia di tipo medico che di tipo ricreativo, gli svizzeri non sono in grado di muoversi troppo in dissonanza rispetto al mandato dell'ONU.
E questo, per quanto riguarda la procedura di legalizzazione ha, non si è mossa molto velocemente finora, né è probabile che lo faccia. In altre parole, i programmi di sperimentazione sono tutto ciò che al momento potrebbero essere avviati, almeno per i prossimi anni.
L'asse svizzero-lussemburghese potrebbe rivelarsi un'interessante cassa armonica per far avanzare le riforme. I partiti politici del Lussemburgo hanno intrapreso un percorso di cinque anni per la riforma sulla cannabis ricreativa. Essendo l'unico paese in Europa a farlo, la bilancia di tutta la vicenda, se non il dibattito, potrebbe esserci tra questi due paesi, man mano che le sperimentazioni iniziano e raggiungono risultati.

La prospettiva del potere delle case farmaceutiche svizzere
La realtà è che la situazione, a prescindere da come si sviluppa, è favorevole per le esportazioni svizzere sia in ambito farmaceutico che per il CBD, mentre il mercato esplode durante la sperimentazione.
Questo, almeno per ora, sta creando uno degli esperimenti o laboratori più intriganti in Europa.

(articolo di Marguerite Arnold, pubblicato sull rivista della ICBC – International Business Cannabis Conference – del 06/05/2019)
 
 
 
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