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Marijuana/USA. Per l'FBI ogni minuto viene arrestata una persona
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Articolo di Redazione
30 settembre 2017 17:24
 
 Secondo i dati nel nuovo “Uniforn Crime Report” della Fbi, nel 2016 gli arresti per possesso di marijuana sono stati piu’ di 1,57 milioni. Un numero che rappresenta un incremento del 5,63% rispetto all’anno precedente. Inoltre e’ una quantita’ tre volte superiore agli arresti che hanno a che fare con un crimine violento.
C’e’ da notare che l’anno scorso in quattro Stati e’ stato legalizzato l’uso ricreativo della marijuana, mentre in altri tre lo e’ stato per uso medico.
Questi dati comunque rappresentano una stima, poiche’ nessuna agenzia federale fornisce dati precisi alla Fbi. Il numero di arresti e’ calato rispetto al picco della meta’ degli anni 2000, quando invece la crescita, rispetto agli anni 1990 era stata notevole.
Quindi uno ogni 20 arresti viene effettuato per il possesso di marijuana, cioe’ ogni minuto viene arrestata una persona per questo motivo.
Il quotidiano The Washington Post, che ne da’ notizia, fa notare che l’articolo di cui ne parla e’ lungo 500 parole e, considerato che mediamente ogni persona legge 250 parole al minuto, nel tempo che leggendo uno avra’ finito l’articolo, due americani saranno stati arrestati per possesso di marijuana.
“Criminalizzare il consumo di droghe e’ devastante per le famiglie americane, particolarmente nelle comunita’ di colore, e non per un buon motivo”, dice Maria McFarland Sanchez Moreno, direttrice esecutiva della Drug Policy Alliance, in un comunicato. “Lungi dall'aiutare le persone che stanno lottando contro la dipendenza, la minaccia di arresto spesso impedisce loro di accedere ai servizi sanitari e aumenta il rischio di overdose o altri danni”.
La questione dell’abuso di droghe e’ diventata particolarmente urgente in questi ultimi anni per le morti legate alle overdosi di oppioidi. La Drug Policy Alliance porta l’esempio del Portogallo, dove il possesso personale e il consumo di droghe sono decriminalizzati dal 2001, e le overdosi sono il numero piu’ basso di tutta l’Europa.
In Usa l’uso della maggior parte delle droghe rimane un reato. L’attuale zar antidroga, Jeff Sessios, vuole ulteriormente ridurre il consumo di droghe. Tra le altre cose, ha ripristinato le pene minime obbligatorie per alcuni reati di droga, ha avviato una linea dura di guerra contro la droga per rivedere la politica attuale sulla marijuana, e si e’ ripetutamente espresso contro l'attuale tendenza a livello statale alla legalizzazione di questa sostanza.
Diversi esperti di sanita’ pubblica hanno fatto appello per la depenalizzazione del consumo di droga in Usa, facendo notare che molti dei negativi effetti del traffico di droga -crimini, malattie, over-incarcerazione- sono il risultato del fatto che i consumatori si devono rivolgere al mercato nero. Fatto che e’ particolarmente grave per la marijuana, considerato che i problemi individuali e sociali che derivano dalla sua assunzione sono meno rilevanti rispetto a quelli del consumo di sostanze legali come l’alcool.
Alcune statistiche nazionali danno percentuali intorno al 60 di favorevoli all’uso ricreativo della marijuana. Otto Stati e il District of Columbia hanno regolamentato l’uso ricreativo della droga. Ma gli ultimi numeri dell'FBI suggeriscono che, almeno a livello nazionale, ciò non ha ancora portato a modifiche significative alle politiche in merito di altri Stati.
 
 
 
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