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Legalizzazione cannabis in Usa. Le iniziative contrarie dell'Amministrazione Trump
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Articolo di Redazione
1 settembre 2018 13:59
 
 L'amministrazione Trump ha istituito un comitato segreto di funzionari federali incaricati di presentare la cannabis come una minaccia per la salute e la sicurezza americane.
Scoperto per la prima volta dagli investigatori di BuzzFeed News, il Comitato per il coordinamento delle politiche sulla marijuana è composto da 14 diverse agenzie federali, tra cui il Dipartimento di Giustizia, la DEA, la Sicurezza nazionale, i servizi sanitari e umani e il Dipartimento di Stato.
Il comitato si è formato all'inizio di questa estate e si è riunito per la prima volta il 27 luglio, e in questa occasione i dirigenti dell'Ufficio della politica nazionale antidroga (ONDCP) hanno stigmatizzato le iniziative dell'America verso la legalizzazione e hanno valutato come obiettivo dell'amministrazione quello "Cambiare la marea" sull'uso della cannabis
"La pubblicistica prevalente sulla marijuana negli Stati Uniti è parziale, unilaterale e imprecisa", è quanto si riporta nei dettagli della riunione di fine luglio, secondo BuzzFeed News. "Questo comitato è convinto che se l'amministrazione intende invertire la tendenza sull'aumento del consumo di marijuana, vi è un urgente bisogno di inviare un messaggio su conseguenze e impatti negativi di uso, produzione e delle conseguenze della marijuana su salute, sicurezza privata e sicurezza nazionale".
Non è ancora chiaro quale sia l'obiettivo finale del comitato e come ci arriveranno, ma in una nota inviata alle agenzie partecipanti dopo la riunione del 27 luglio, i funzionari della Casa Bianca hanno lanciato un appello per ricerche, dati e storie specifiche che dovrebbero contribuire a dare immagini rigorosamente negative sulla questione.
"I dipartimenti dovrebbero fornire i dati più significativi che mostrano le tendenze negative, con una presentazione di questi dati che descriva le implicazioni di tali tendenze", si legge nella nota. Lo stesso documento chiede alle agenzie di descrivere dettagliatamente una "storia, relativa a un incidente o un'immagine, che illustri uno o più contesti chiave che stimolino preoccupazione su consumo, produzione e traffico di marijuana".
Quando Trump è entrato in carica nel 2017, l'industria della cannabis americana si è immediatamente allocata ai limiti della legalità. Nonostante le dichiarazioni che promettono di lasciare la legalizzazione agli Stati, la fondamentale ignoranza di Trump sulla marijuana e sulla riforma della politica in generale, grazie anche alla sua scelta di Jeff Sessions per Procuratore Generale, ha determinato non pochi problemi.
Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, però, mentre il presidente ha sostanzialmente ignorato la mortale epidemia di sostanze oppioide della nazione e ripetutamente stimolato i timori del rapporto tra droga e immigrazione, l'amministrazione Trump è in gran parte rimasta al di fuori delle questioni legate alla cannabis. Ad aprile, comunque, Trump aveva dichiarato che non avrebbe intralciato, a livello federale, la legalizzazione decisa dagli Stati, spinto in questo dalle posizioni inusuali (legalizzatrici) del senatore repubblicano Colorado Cory Gardner.
Ma con il “White House’s Marijuana Policy Coordination Committee”, ora reso di pubblico dominio, sembra che Trump abbia abbandonato questa promessa, e sia ora in cerca di screditare tutto quello in cui l’America abbia fatto progressi, anche in termini di giustizia sociale, benefici medici, boom economico, e molto altro ancora. Attualmente, più di 149.000 americani lavorano nel settore della cannabis legale.
Nonostante la reiterata richiesta di commenti da parte dei giornalisti di BuzzFeed News, i funzionari delle singole agenzie si sono rifiutati di fare qualunque dichiarazione, mentre l'ONDCP si è anche rifiutata di commentare qualunque atto del comitato.
Justin Strekal, direttore politico della Organizzazione Nazionale per la Riforma delle Leggi sulla Marijuana (NORML), ha evidenziato come questo comitato della Casa Bianca sia un segno della nave che, grazie ai divieti, stia affondando. "Questi sono i rantoli della morte del divieto sulla marijuana", ha detto Strekal in un comunicato stampa. “Coloro che cercano di mantenere le politiche punizionistiche sulla cannabis, vagano nel vuoto per cercare di annullare i progressi delle politiche pubbliche decise da gran parte degli Stati, politiche che sono ampiamente supportate dagli elettori di entrambi i maggiori partiti politici.”
Per quanto riguarda l’opinione pubblica americana americana, l'amministrazione Trump sembra che “sputi controvento”. Secondo recenti sondaggi nazionali, oltre il 60% degli adulti statunitensi, con qualunque caratteristica demografica, supporta la legalizzazione della cannabis.

(articolo di Zach Harris, pubblicato sulla rivista Merry Jane del 30/09/2018)
 
 
 
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