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Legalizzazione cannabis in Canada. Un rompicapo per gli economisti
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Articolo di Redazione
23 novembre 2017 8:58
 
 In Canada, la legalizzazione della cannabis, il 1 luglio 2018, da’ preoccupazioni a diversi settori. Notoriamente ci sono i poliziotti, che considerano le conseguenze in termini di sicurezza stradale, o chi guida le grandi aziende, che teme la possibile ricaduta sulla produttivita’ dei propri dipendenti consumatori di marijuana. Anche per gi economisti, la prossima legalizzazione a fini ricreativi e’ un rompicapo.
In uno studio pubblicato il 21 novembre, Statistique Canada ricorda che, oggi, il valore creato dalla produzione, importazione e consumo illegali di cannabis non viene considerato nel prodotto interno lordo (PIL) del Paese. Pertanto, questo mercato nero dovrebbe essere contabilizzato, come lo prevedono, da dieci anni, le norme internazionali di contabilita’.
“Dati sperimentali”
Avvicinandosi la legalizzazione, gli economisti si sono quindi interessati a sapere come misurare questa attivita’. Per questo, hanno rivisto la loro nomenclatura statistica e il loro modello di calcolo. Ed hanno deciso di assimilare questa coltivazione a quella di una qualunque altra verdura. Hanno anche previsto di contabilizzare parte della produzione per autoconsumo da parte dei privati che coltivano fino a quattro piante di marijuana. Dovranno anche dare un valore “al consumo delle famiglie” dei canadesi. Per questo, gli esperti hanno bisogno di conoscere la frequenza dei consumi, la quantita’ media consumata e il prezzo di acquisto.
Per costruire i loro modelli, gli economisti hanno quindi considerato le indagini condotte nell’ambito della preparazione alla legalizzazione della marijuana. Queste ultime prevedono che 1 milione di persone consumeranno in media ogni giorno 1 grammo di cannabis al prezzo medio di 8 dollari canadesi (CAD), che dovrebbero aggiungersi, ogni anno, alla crescita della ricchezza nazionale.
Altri dati dovranno completare queste informazioni, essenzialmente per la produzione, le esportazioni e le importazioni. Tuttavia, Statistique Canada precisa che questi dati hanno il merito di integrare “la sub-economia della cannabis (…) nel contesto dell’economia del Canada nel suo insieme”, per rimanere, a questo stadio, “sperimentali”.


(articolo di Olivier Mougeot, corrispondente dal Québec, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 23/11/2017)
 
 
 
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