Quindici anni fa, Ivan da Silva Martins era conosciuto come Ivanzinho, un ragazzo problematico a cui piaceva rubare. Un giorno fu selezionato per una piccola parte in un film che aveva la pretesa di presentare la vita in una favella dominata dal crimine e dalla crudelta’ dei giovani soldati del narcotraffico. Cidade de Deus (Citta’ di Dio), lanciata nel 2002, si trasformo’ in uno dei film piu’ famosi e applauditi del Brasile. E’ stato nominato per quattro Oscar, e’ stato visto in tutto il mondo e avrebbe potuto cambiare la vita di Ivanzinho.
Lo stesso giovane che a quell’epoca era, parole del regista Fernando Meirelles, un ragazzo preciso e anche un buon attore, e’ oggi uno degli uomini piu’ ricercati di Rio de Janeiro. Tra le altre accuse, e’ il principale sospettato di aver assassinato un poliziotto militare nella favella di Vidigal (l’agente Hudson Silva de Araujo, il novantunesimo morto in citta’ in questo anno, una cifra scandalosa per Rio de Janeiro che mette in evidenza il tragico declino carioca).
Ivanzinho ora e’ conosciuto come Ivan il Terribile. Secondo la polizia, e’ il capo del narcotraffico nella favela di Vidigal, un’enclave che, prima che si espandesse la violenza a Rio, era la destinazione preferita dai turisti per le sue iniziative culturali, le sue feste, le sue case e le viste panoramiche dell’oceano.
Come il suo soprannome indica, Ivan il Terribile non e' un capo simpatico. Oltre che trafficare droghe per conto della sua banda criminale, Amigos dos Amigos, obbliga i conduttori di furgoni a pagare una tassa per poter circolare nel quartiere: nella favela, situata su una montagna, sono un mezzo di trasporto fondamentale che chi vivi li’. Dice il quotidiano O Globo che Ivaninho si e’ trasformato in una figura tanto temuta che i suoi stessi parenti non lo accettano. Gli hanno chiesto di andare a vivere in un’altra favela, la vicina Rocinha -la piu’ redditizia per i trafficanti della zona sud, dove e’ la zona turistica di Rio. Fino all’assassinio dell’agente militare, Vidigal era considerata l’ultimo baluardo della pace nelle favele carioche. Oggi, si aggiunge a quelle che sono oggetto del parlare della politica che promette loro sicurezza e servizi di base di assistenza per i grandi eventi sportivi.
Ivanzinho era, in Cidade de Deus, uno dei membri della band del terribile Ze Pequenho, il capo del narcotraffico nello schermo. Ora, Ivan il Terribile e’ il protagonista del suo stesso film.

(articolo di Maria Martin, pubblicato sul quotidiano El Pais del 29/07/2017)