Premi fino a 250 euro e partecipazione ad una lotteria con in palio monopattini e biciclette. Questa la strategia messa in atto dal Dipartimento per le dipendenze dell'Ulss 2 della Marca Trevigiana (Treviso) per indurre i ragazzi tra 18 e 25 anni a rinunciare a farsi una canna e sottoporsi alle cure che praticano per la specifica intossicazione.
Sembra quasi una burletta, ma è una cosa seria e ben strutturata, con l’impegno del personale e dei fondi pubblici per indurre questi giovani a non drogarsi.
Non abbiamo molto da commentare in merito e, con curiosità, aspettiamo i primi risultati. Restiamo con la perplessità di una patologia che viene curata inducendo le persone coinvolte a farlo per un ritorno economico.
Nel frattempo già immaginiamo stuoli di ragazzi che vanno ad iscriversi a queste terapie e che, una volta per conto loro, continuano a farsi le canne… ma queste cose i funzionari e i terapeuti dell’Usl non le sanno?
A “condire” questa particolare iniziativa, la storia di un ragazzo che aveva chiesto di utilizzare il buono acquisto per comprare una maglietta con l’immagine della foglia di marijuana… No. questo no. Gli è stato risposto. Chissà - aggiungiamo noi - se il simbolo richiesto fosse stato Sant’Antonio per esempio, vista la zona veneta.
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