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Cannabis legale e business in California. Verso una banca statale?
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Articolo di Redazione
20 dicembre 2018 9:50
 
L'accesso ai servizi bancari rimane uno dei principali ostacoli per la fiorente industria della cannabis. Sempre più banche e cooperative di credito hanno rapporti commerciali con società regolamentate dallo Stato, ma rischierebbero pesanti multe se dovessero far credito alla aziende del mercato della cannabis. Troppe compagnie di cannabis sono costrette ad effettuare operazioni solo in contanti. Avere così tanti soldi in giro mette a rischio l'azienda, i dipendenti, i venditori e la società in generale, incoraggiando l'evasione fiscale e le rapine. Per aiutare a risolvere il problema bancario, i sostenitori della nuova legislazione della cannabis in California stanno facendo pressioni sui legislatori statali perché consentano di creare una banca statale svincolata dalle leggi federali contro la cannabis. Così riporta il giornale The Press Democrat:
Ci si aspetta che i legislatori statali a Sacramento si impegnino perché una banca di proprietà statale possa sostenere l'industria della cannabis multimiliardaria nel mercato finanziario, dato che il settore è ancora un business in gran parte con denaro liquido - anche se è trascorso quasi un anno dalla legalizzazione per uso ricreativo. Il tesoriere di Stato John Chiang pubblicherà molto presto uno studio di fattibilità in merito, grazie anche ad un'analisi dell'ufficio del Procuratore Generale dello Stato sulle questioni legali che una simile banca dovrebbe poter affrontare.
"C'è assolutamente un desiderio di concretizzare questo tipo di soluzioni", ha dichiarato Hezekiah Allen, presidente di Emerald Grown, una cooperativa di coltivatori di cannabis con sede a Humboldt. Allen è stato uno dei principali fautori di una banca pubblica per il suo settore, in cui la mancaza di servizi bancari tradizionali è uno dei principali ostacoli alla crescita.
Negli Stati Uniti, un’idea del genere è stata considerata per molto tempo e sperimentata a livello federale e statale. Fino a poco tempo fa, l'unica banca pubblica che ha operato è stata la Banca del Nord Dakota, dove è politicamente ben inserita. La banca, che celebra il suo centenario il prossimo anno, è stata costituita per aiutare i coltivatori di grano del Nord Dakota a non pagare tassi di interesse esorbitanti alle banche di Minneapolis e Chicago.
Una banca statale della California sarebbe molto razionale e assennata, non solo per l'industria della cannabis, ma per tutti gli abitanti dello Stato. E’ opinione diffusa che la Bank of North Dakota abbia avuto un enorme successo: con $ 2 milioni nel 1919, la banca ha aggiunto milioni alle casse dello stato e ora genera profitti per oltre $ 100 milioni l'anno. Ormai diventata la sesta più grande economia del mondo, l'industria della cannabis californiana sta per esplodere; l'unica domanda è se le aziende in forte espansione saranno di proprietà di chi vive in California o di grandi aziende probabilmente provenienti da altri Paesi. Una banca del Golden State che potrebbe aprire conti all'industria della cannabis e fare prestiti alle piccole e medie imprese, può aiutare l'industria della cannabis in California a sopravvivere e prosperare, in attesa che il governo federale finisca per abolire il proibizionismo sulla cannabis.

(articolo di Anthony Johnson, pubblicato sulla rivista della International Cannabis Business Conference – ICBC del 19/12/2018)
 
 
 
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