Viktor Bout, il presunto trafficante di armi estradato dalla Thailandia negli Stati Uniti la notte fra martedi' e mercoledi' scorsi, e' uno degli uomini piu' pericolosi al mondo, secondo uno degli agenti dell'Agenzia antidroga americana, la Dea, che ha partecipato al suo arresto.
'Non solo fornisce armi a gruppi terroristi, a eserciti ribelli, ma arma anche i cartelli della droga nel mondo', ha dichiarato Michael Braun in un'intervista che sara' trasmessa domenica prossima dalla Cbs.
'Mette le armi - ha aggiunto - nelle mani dei bambini-soldato in Africa'.
Bout, 43 anni, si e' dichiarato mercoledi' non colpevole davanti a un tribunale di New York.
Il ministero degli Esteri russo ha prima definito 'illegale' l'estradizione - parlando anche di 'estrema ingiustizia' - poi ha corretto il tiro, affermando ieri che Mosca non intende proporsi come avvocato di Bout negli Usa.
Se riconosciuto colpevole, Bout rischia dai 25 anni di carcere all'ergastolo. E' accusato di aver usato una flotta di aerei cargo per trasportare armi in Africa, in Sudamerica e in Medio Oriente. Nella sua 'carriera' ha utilizzato almeno sette identita' diverse e parla sei lingue: alcuni lo ritengono un ex agente dell'intelligence militare russa.
Nell'intervista Braun e un altro agente, Luis Milione, raccontano come sono riusciti ad arrestare Bout in Thailandia nel 2008.