testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Traffico Droga. Ufficiale Carabinieri collaborava con 'ndrangheta
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
2 dicembre 2010 19:30
 
Tredici granate, due bombe a mano, una pistola, un mitra, 500 grammi di plastico e campionature di diversi esplosivi. E' l' arsenale rinvenuto nell'abitazione di servizio del tenente colonnello dei carabinieri Luigi Verde, 57 anni, in forza al comando provinciale dell'Arma di Bolzano e finito in stato di fermo nell'ambito dell'inchiesta "Overloading", che oggi ha portato alla notifica di 77 fermi nei confronti altrettante persone accusate, a vario titolo, di fare parte di un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L'ufficiale dei carabinieri e' stato ammanettato questa mattina, dai colleghi dell'Arma e dalla Guardia di finanza, che hanno condotto congiuntamente le indagini coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro. Verde era finito nell'indagine perche', da diverse intercettazioni ambientale e telefoniche, sono emersi i rapporti che lo stesso intratteneva con elementi di spicco della 'ndrangheta che gestivano il traffico di droga. Tra gli episodi captati dagli inquirenti, anche il suo interessamento all'arrivo in Italia di 56 chilogrammi di cocaina, poi intercettati e sequestrati con l'arresto del corriere. Il fatto risale al 26 marzo 2009 quando due valigie cariche di cocaina arrivarono all'aeroporto di Fiumicino.
L'ufficiale aveva garantito all' organizzazione criminale che le valigie sarebbero state prelevate da un finto diplomatico che le avrebbe portate fuori dallo scalo e consegnate allo stesso Verde. Il quale, sempre secondo le intercettazioni relative all'inchiesta, le avrebbe successivamente consegnate, con un appuntamento fissato a Cinecitta', agli emissari della 'ndrangheta. Questo pero' non avvenne, perche' la Guardia di finanza di Roma, informata dai colleghi che seguivano l'indagine, blocco' le valigie e il corriere, facendo pensare ad un'iniziativa slegata da un'indagine piu' complessa. L'ufficiale dell'Arma e' stato arrestato ieri sera a Bolzano, ed e' residente a Vicenza. Le armi e l'esplosivo sono stati rinvenuti durante la perquisizione domiciliare, in area militare. Questo apre nuovi scenari, soprattutto sul perche' Verde detenesse questo materiale e per conto di chi. Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, ha sottolineato che la scoperta "apre scenari che incuriosiscono e preoccupano", mentre il procuratore Vincenzo Antonio Lombardo ha aggiunto il ruolo e l'impegno dell' Arma e della Guardia di finanza per portare a termine le indagini che coinvolgono anche l'ufficiale. Per Maria Vittoria De Simone, magistrato della Direzione nazionale antimafia, "la presenza di infiltrazioni anche nelle forze dell'ordine e' la conferma che la 'ndrangheta cerca punti di riferimento ovunque", ed inoltre il rinvenimento dell'arsenale a casa dell'ufficiale apre nuovi scenari sulla "potenza militare che era nella disponibilita' del tenente colonnello e che fa pensare sull'utilizzo del materiale". L'ipotesi, infatti, e' che armi ed esplosivo fossero tenuti dall'ufficiale per conto delle cosche calabresi.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS