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 ITALIA - ITALIA - Tossicodipendenti/carcere. Sappe: troppi, meglio curarli fuori
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Notizia 
1 dicembre 2010 19:45
 
Il 35% del totale di circa 70mila detenuti ha problemi di tossicodipendenza: sarebbe preferibile, soprattutto in caso di condanne per spaccio di lieve entita', far scontare loro la 'pena fuori dal carcere, nelle Comunita' di recupero'. E' quanto ha sollecitato il sindacato di polizia penitenziaria Sappe al sottosegretario Carlo Giovanardi, nel corso di un incontro.
I detenuti tossicodipendenti in carcere sono tanti, e questo accade - afferma in una nota il segretario generale del Sappe, Donato Capece - 'nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento e' caratterizzato da una legislazione all'avanguardia' in questo campo, prevedendo che 'i condannati a pene fino a sei anni di reclusione, quattro anni per coloro che si sono resi responsabili di reati particolarmente gravi, possano essere ammessi a scontare la pena all'esterno, presso strutture pubbliche o private, dopo aver superato positivamente o intrapreso un programma di recupero sociale'. Il Sappe propone dunque di far scontare ai tossicodipendenti la pena in comunita' di recupero, cosi' da garantire 'ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e, quindi, a non tornare a delinquere'. 'I detenuti tossicodipendenti - continua Capece - sono persone che essendo malate hanno bisogno di cure piuttosto che di reclusione'. Anche perche' - ricorda il sindacato - dagli ultimi dati sulla situazione penitenziaria e' emerso che 'l'80% dei detenuti ha problemi di salute, piú o meno gravi, il 38% versa in condizioni mediocri, il 37% in condizioni scadenti, il 4% ha problemi di salute gravi e solo il 20% e' sano'.
 
 
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