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 ITALIA - ITALIA - Tossicodipendenti. Dpa per politica comune Ue di recupero
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Notizia 
21 marzo 2011 19:40
 
Una risoluzione europea preparata dall'Italia di concerto con tutti gli Stati membri europei, sulla necessita di focalizzare fortemente gli interventi e i sistemi assistenziali sulla riabilitazione e il reinserimento delle persone tossicodipendenti con percorsi quindi di recupero e alla guarigione.
E' quanto il Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), la cui delega e' affidata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, sta presentando in queste ore a Vienna nell'ambito della 54ma Commissione stupefacenti delle Nazioni Unite.
Per Giovanni Serpelloni capo del Dpa, "l'Italia, che con impegno ha operato in grande sinergia sia nei tavoli di Bruxelles sia con la rappresentanza permanente italiana presso le organizzazioni internazionali di Vienna, con la quale ha predisposto e condiviso il testo base con il Dpa concertato successivamente con gli stati membri, in questo modo si fa parte attiva nel proporre l'adozione di un processo di contrasto alla tossicodipendenza mediante una maggior valorizzazione delle attivita' di recupero e di reinserimento'.
Ma anche 'proponendo -rimarca Serpelloni- di attivare una serie di misure piu' centrate sulle persone tossicodipendenti con la creazione di un nuovo approccio alle politiche di riabilitazione e reinserimento, ma soprattutto di supportare fattivamente le organizzazioni e gli operatori che si dedicheranno a tali attivita''.
'Dalle ricerche e verifiche sul campo -spiega ancora Serpelloni- questo Dipartimento, ha potuto constatare un effettivo sottodimensionamento di queste attivita' rispetto al reale bisogno e ritiene quindi opportuna la necessita' di strutturare nuovi interventi ma, soprattutto, nuovi modelli di intervento, in grado di rilanciare veramente la riabilitazione'.
'Il recupero della persona e il reinserimento socio-lavorativo - prosegue il capo del Dpa- per quanto riguarda la situazione italiana, deve quindi essere un impegno ed un obiettivo di cura orientata alla guarigione da parte di tutti quelli coinvolti a vario titolo, sia se operino nel privato sociale, sia nel pubblico'.
'Questo nuovo corso -conclude Serpelloni- deve suonare come un forte richiamo in primis per le aziende ed amministrazioni pubbliche al fine di cooperare con gli operatori del settore e di sostenere la loro importante attivita' con azioni concrete, orientate al recupero e alla guarigione e non alla cronicizzazione".
 
 
 
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