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 ITALIA - ITALIA - Tossicodipendenti in carcere? Il Sappe diserta la festa della Polizia penitenziaria
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Notizia 
14 maggio 2010 16:35
 
"Spero tanto che la politica, che spesso nasconde la testa sotto la sabbia, si renda conto dello stato di tensione che vi e' nelle carceri e con un provvedimento deflattivo, ricorrendo anche a qualche misura alternativa al carcere, renda il carcere piu' vivibile.
Continuare cosi' non e' piu' possibile. Ed e' per questo motivo che il giorno 18, quando si celebrera' a Roma l'annuale festa del Corpo, il sindacato Sappe che io rappresento non sara' presente. Anzi, in segno di protesta lascera' le sedie vuote.
Faremo arrivare un segnale molto chiaro al ministro e agli altri dicendo: noi non abbiamo niente da festeggiare in questa tragedia che purtroppo incombe sui penitenziari italiani".
Cosi' ai microfoni di CNRmedia il segretario del sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE. "Il sovraffollamento incide pesantemente sul carico di lavoro della polizia penitenziaria. Teniamo presente che un agente, specie negli istituti del nord, e' costretto a vigilare su circa 100 detenuti - quando gli va bene. In carcere ci sono detenuti stranieri, detenuti extracomunitari, detenuti tossicodipendenti che dovrebbero avere un'attenzione particolare; questo ricade sulla polizia penitenziaria in maniera pesante, perche' sono coloro che non hanno nulla da perdere e scaricano le loro tensioni sull'agente, che poi e' il baluardo delle istituzioni e colui che e' esposto in prima linea", conclude Capece.

CORLEONE, DDL ALFANO E' PROVVEDIMENTO INUTILE
- Il ddl Alfano sulle carceri? 'Una provocazione'. Lo ha detto il garante fiorentino dei detenuti ed ex componente della Commissione giustizia della Camera, Franco Corleone, parlando a margine di un convegno nazionale sulle carceri in corso a Fiesole (Firenze).
'Avevo gia' giudicato il primo testo Alfano una schifezza - ha detto Corleone -. Si poteva utilizzare questo provvedimento come un 'taxi' per renderlo un'occasione importante ed e' quello che abbiamo fatto come associazioni presentando a Governo e Parlamento una serie di emendamenti per incidere sulla questione dei tossicodipendenti in carcere'. 'Perche' - spiega Corleone - e' questa la vera e grande questione che spiega il sovraffollamento delle carceri, visto che oltre la meta' dei detenuti in carcere sconta la violazione della legge sulle droghe oppure perche' tossicodipendenti e quindi produttori di reati di microcriminalita''.
'I nostri emendamenti non sono stati colti: non mi stupisce che non l'abbiano fatto ne' Alfano ne' Maroni che hanno invece sostenuto la commedia delle parti, uno sul piano dell'improvvisazione l'altro sul piano della demagogia. Ma nemmeno Giovanardi ha avuto la forza di presentare questi emendamenti e nemmeno l'opposizione. Quindi si va ad un provvedimento del tutto inutile. Lascino perdere: non sono capaci di fare riforme. E si preparino perche' il 'dies irae' si sta avvicinando'
 
 
 
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