testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Smart shops, Giovanardi: i Comuni non concedano le licenze
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
25 giugno 2010 18:17
 
"E' una grande lotta che stiamo conducendo. Questi negozi giocano sul filo del rasoio. Col pm Guariniello, quando ci troviamo di fronte a prodotti con nomi ambigui tipo 'occhio liquido' e roba di questo genere, ci attiviamo immediatamente". Dopo la presentazione del rapporto annuale sulle tossicodipendenze in Italia, che ha evidenziato un calo molto significativo del consumo di stupefacenti nel nostro paese dopo anni di incremento, il sottosegretario Carlo Giovanardi, interpellato dal VELINO, non dimentica la battaglia contro le cosiddette "smart-drugs", e cioe' i prodotti alimentari che spesso nascondono principi attivi stupefacenti nei loro ingredienti.
In questi casi, il contrasto da parte del dipartimento per le Politiche antidroga di Palazzo Chigi (diretto dallo stesso Giovanardi), presenta piu' difficolta', sia dal punto di vista dell'attivita' investigativa che da quella scientifica.
"Se dalle analisi emerge che ci sono principi attivi illegali, scatta la denuncia e il sequestro. Nel caso contrario in cui si trattasse di acqua fresca, si tratta di truffa in commercio e si interviene di conseguenza".
"E' evidente che ogni volta che giungiamo a conoscenza di nuovi prodotti con additivi illegali, li facciamo inserire nelle tabelle delle sostanze proibite, ma e' una lotta tra guardie e ladri, dove a ogni nuova scoperta corrisponde un escamotage per farla franca e a cui bisogna far fronte". Uno dei casi piu' recenti e' quello della bevanda "Kdrink", che sta sbarcando sul mercato italiano con un battage pubblicitario interamente basato sul fatto che, tra gli ingredienti, vi sarebbero degli estratti di foglie di coca provenienti dal Peru'. In merito a cio', il Dipartimento ha gia' disposto una serie di indagini tossicologiche, che daranno a breve risultati, biasimando in ogni caso la scelta della casa produttrice di fare pubblicita' legando la bevanda al nome di uno stupefacente, e sconsigliando ai distributori italiani di acquistare il prodotto. "Il Dipartimento ci sta lavorando, e vedremo cosa diranno le analisi. Per quanto riguarda le linee politiche, noi abbiamo dato disposizioni alle forze dell'ordine di essere severissime nei controlli. Purtroppo, di questi smart shop ne sono stati aperti tantissimi, e spesso in prossimita' delle scuole, e i genitori si sono lamentati molto. In questo caso, suggerirei ai comuni di non concedere le licenze".  (Il Velino)
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS