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 ITALIA - ITALIA - Senato approva ddl cure palliative, reintrodotte forti restrizioni su farmaci antidolorifici
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Notizia 
27 gennaio 2010 11:40
 
Via libera del Senato, all'unanimita', al Ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore. Obiettivo del disegno di legge, creare una rete di hospice e strutture, partendo da quelle gia' esistenti sul territorio. Nel provvedimento, che torna alla Camera per l'approvazione definitva, novita' per la prescrizione dei farmaci antidolore, tra cui gli oppiacei. Ma su questo punto si sono sollevate le critiche dell'opposizione, a partire da quelle mosse dal presidente della Commissione d'inchiesta sul Ssn Ignazio Marino.
Il testo licenziato da Palazzo Madama, infatti, e' piu' restrittivo rispetto a quello che ha ottenuto il via libera della Camera, che prevedeva per questi farmaci la possibilita' di prescrizione anche attraverso la sola ricetta bianca. Il provvedimento approvato dal Senato prevede che i farmaci antidolore vengano prescritte anche mediante ricettario rosso, quello, per intenderci, in uso anche presso i medici di famiglia. Ma riconosce questa possibilita' ai soli medici dipendenti del Ssn, lasciando 'fuori' i camici bianchi che operano all'interno di strutture private.
"Un oncologo di fama internazionale come Umberto Veronesi, per esempio - sintetizza Marino - non potra' prescrivere sul suo ricettario 10 milligrammi di morfina per il suo paziente perche' non possiede il ricettario del Servizio sanitario nazionale". A ostacolare la strada, il parere della Commissione Bilancio, che ha sollevato dubbi sulla copertura economica di questo passaggio della misura.
l Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilita' di trovare una risposta a questa esigenza, dando ad "ogni medico abilitato alla professione - come sottolineato da Marino - la possibilita' di prescrivere farmaci per il dolore, come succede d'altronde in altri Paesi. Tra gli altri Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. E' inaccettabile", a detta dell'esponente del Pd, che cio' non avvenga anche in Italia.
Il Senato ha dato inoltre via libera a un ordine del giorno, presentato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, con il quale si potrebbe aprire alla possibilita', finora preclusa, di produrre in Italia farmaci a base di cannabis finora prescrivibili ma acquistabili soltanto grazie all'importazione dall'estero. Il testo sulle cure palliative e' stato modificato rispetto a quello che ha ottenuto il via libera della Camera lo scorso 16 settembre, dunque tornera' nell'Aula di Montecitorio in terza lettura.

Il Ddl sulle cure palliative "non restera' una legge manifesto", un provvedimento su carta non attuato nella realta' o applicato a macchia di leopardo. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo in Aula al Senato poco prima dell'approvazione del disegno di legge, che torna ora alla Camera.
"E' stato rilevato dall'opposizione, ma anche dalla maggioranza - afferma Fazio - che forse si poteva fare di piu'. Il Governo accoglie questa richiesta del Parlamento affinche' questo provvedimento non resti una legge manifesto. Il Governo si impegna, in sede di Conferenza Stato-Regioni, a garantire la piena attuazione in tutte le Regioni nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza (Lea). E a promuovere, se necessario, la destinazione di risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale e, infine, a fare in modo che la Relazione annuale alle Camere non sia un atto formale, ma una reale verifica dell'implementazione delle reti di cure palliative e terapia del dolore nel nostro Paese".
 
 
 
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