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 ITALIA - ITALIA - Relazione tossicodipendenze. Giovanardi chiama al confronto senza polemiche. Perduca: siamo pronti
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Notizia 
24 giugno 2010 20:04
 
Le "diatribe ideologiche" sulla droga appartengono al passato, ora e' il momento di "lavorare tutti insieme": il sottosegretario Carlo Giovanardi ha esortato oggi a mettere da parte le polemiche, scaturite dalla pubblicazione della Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze che testimonia un drastico calo dei consumi in Italia. E al Cnr, che ha polemizzato sui dati, ha mandato a dire di essere pronto a un confronto.
"Mi sarei aspettato - ha detto il titolare delle politiche antidroga nel corso di un convegno della Fict - che qualcuno prima di criticare avesse letto il rapporto. Avrebbe cosi' scoperto che non ci sono solo dati positivi, ma per esempio anche l'aumento del consumo di stimolanti e di alcol. Il Cnr invece dice che anche il consumo di alcol e' in calo, ma purtroppo non e' vero. Siamo pronti a confrontarci con loro".
Sul fronte delle dipendenze, quindi, secondo Giovanardi, "occorre lavorare tutti insieme, istituzioni, famiglia, scuola, servizi, comunita'. Bisogna fare squadra, perche' senza l'aiuto di tutti non si va da nessuna parte".
"Aspettiamo Giovanardi per un ampio dibattito, dati alla mano, in Parlamento": cosi' il senatore radicale eletto nel Pd Marco Perduca replica a Giovanardi.
"Il metodo di rilevamento dell'andamento dei consumi in Italia e nel mondo - sottolinea Perduca - è, a dir poco, aleatorio. Si tratta di stime di stime di stime, che prendono in considerazione un fenomeno illegale e quindi per definizione sfuggente alla libertà e scientificità di indagine".
"Per quanto riguarda le ideologie - prosegue - segnalo a Giovanardi che l'antiproibizionismo radicale vuole affrontare anche in maniera pragmatica la questione e, dati alla mano, non sarebbe la prima volta che si cerca di dimostrare al Governo - a tutti i Governi degli ultimi 30 anni - e alla comunità internazionale, che una riforma del cosiddetto 'controllo' delle sostanze stupefacenti che faccia emergere dall'illegalità la produzione, consumo e commercio anche al fine di garantirne una minore nocività, è l'unica alternativa che a oggi ha dato risultati positivi alle squadre svizzere, olandesi, tedesche, spagnole e australiane dove la hanno praticata. Vogliamo provarci anche in Italia?".
 
 
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