Kofi Annan ha chiesto a Pino Arlacchi di andarsene dal suo incarico una volta che sia scaduto il suo mandato nel febbraio 2002. La decisione del segretario generale dell'ONU, giunge alla fine di mesi di polemiche sull'operato dell'ex senatore italiano alla guida dell'UNDCP (l'ufficio ONU per il controllo sugli stupefacenti e la prevenzione del crimine internazionale). Le polemiche sono venute da molti Paesi contributori (come ad esempio l'Olanda che ha bloccato i finanziamenti), e sono uscite anche dall'interno dello stesso UNDCP, in quanto l'operare di Pino Arlacchi sarebbe stato "piu' appropriato ad una task force, che ad un'organizzazione internazionale". Negli ultimi mesi, inoltre, Arlacchi aveva anche perso il sostegno del Governo italiano, dopo le elezioni del 13 maggio, e del Governo Usa, dopo la fine dell'era Clinton. Il Governo italiano, orientato comunque a non richiederne la conferma, ha comunque chiesto che al suo posto, o in un posto equivalente (come prestigio) venga nominato un altro italiano. L'Italia e' infatti sottorappresentata nelle istituzioni internazionali, ed uno dei posti piu' importanti che abbia avuto e' quello di Pino Arlacchi, come direttore dell'UNDCP e vicesegretario generale dell'ONU. La notizia della non-nomina, intanto, viene smentita dall'Onu stessa, ma cio' non ha smosso di una virgola la fonte autorevole (Financial Times) che l'aveva diffusa. Per cui, pur non essendo cosa certa, diciamo che non e' anomalo o velleitario parlarne.