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 ARGENTINA - ARGENTINA - Narcotraffico e autorita' di Stato. Giudice indaga per eventuali complicita'
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Notizia 
27 luglio 2014 18:21
 
La giustizia argentina sta svolgendo indagini su un gruppo di funzionari dell'agenzia contro il narcotraffico, indagati per aver importato materie prime per la preparazione di droghe, in combutta con alcuni giudici.
Secondo il quotidiano “La Naciòn”, la giudice federale Maria Servini de Cubria, incaricata del caso, ritiene che la Secretaría de Programación para la Prevención de la Drogadicción y la Lucha contra el Narcotráfico (Sedronar) “ha fatto conoscere ai trafficanti le indagini che stavano svolgendo”. ”Una situazione che non ha precedenti” -ha detto il giudice.
Lo scorso 18 luglio la giudice aveva chiamato in causa il direttore della Sedronar, José Ramon Granero, che era stato a capo dell'organizzazione tra il 2004 e il 2011, insieme ad altri sei funzionari per presupposto traffico di efedrina, un precursore chimico utilizzato per la preparazione di droghe illegali.
Secondo le indagini, le persone indagate sono accusate di “aver fatto entrare nel Paese materie prime destinate alla fabbricazione di stupefacenti, dopo aver fatto entrare la merce senza nascondere la sua natura, ma aver deviato la destinazione a favore dei trafficanti”.
L'accusa sostiene che “grazie all'intermediazione del Dipartimento del Narcotraffico della Dogana Argentina, tra gli anni 1999 e 2010 sono stati importati nel Paese 55.945,50 chili di efedrina, 40.000 dei quali solo in due anni”.
Dopo essere stato informato delle accuse della giudice, Granero ha fatto sapere in questa settimana di essersi dimesso dall'incarico dirigenziale presso la compagnia elettrica Enarsa, dove era andato a lavorare dopo aver diretto la Sedronar.
In alcune dichiarazioni al La Nacion, Gabriel Yusef Abboud, che e' stato direttore della Planificación y Control del Tráfico Ilícito de Drogas y Precursores Químicos, ha sostenuto che gli indizi indicati “sono mere considerazioni per generare sospetti, perche' di fatto non c'e' nessuna accusa”.
 
 
 
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