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 AFGHANISTAN - AFGHANISTAN - Narcotrafficanti e talebani scarcerati da Karzai. WikiLeaks
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28 dicembre 2010 11:38
 
Dal pozzo senza fondo dei messaggi riservati dei diplomatici americani rivelati da Wikileaks e' emerso un nuovo secchio di accuse per il presidente afghano Hamid Karzai, descritto come dedito a far scarcerare pericolosi trafficanti di droga e combattenti talebani nonostante i moniti del Paese alla guida della comunita' internazionale impegnata a stabilizzare l'Afghanistan.
Gia' all'inizio del mese erano stati diffusi 'cable' che descrivevano Karzai come un 'paranoico' dalla lingua biforcuta e visto come 'un pericolo' dagli stessi ministri che lavorano per lui. In questi giorni poi il New York Times ha pubblicato un nuovo dispaccio dell'ambasciata Usa a Kabul del 2009 in cui si lamentano "i rilasci e le grazie concesse ai trafficanti".
"In numerose occasioni - si afferma nel cable firmato dall'ambasciatore Usa a Kabul, Karl Eikenberry - abbiamo sottolineato al procuratore generale Aloko la necessità di porre fine agli interventi suoi e del presidente Karzai che hanno autorizzato il rilascio di detenuti in attesa di processo e permesso a individui pericolosi di essere liberi o di ritornare ai campi di battaglia senza mai affrontare un tribunale afghano". "Nonostante le nostre lamentele e manifestazioni di preoccupazione", è scritto fra l'altro nella sintesi del documento, "le scarcerazioni prima dei processi continuano". "Nel 2008 ci furono 104 rilasci" di detenuti in attesa di processo, si precisa nel messaggio riservato che segnala altre 35 scarcerazioni relative al primo semestre dell'anno successivo.
Karzai, alla guida di un paese in cui la Nato e' in guerra da anni con gli integralisti islamici talebani che si finanziano proprio con i proventi della droga, sarebbe intervenuto "numerose volte" in aiuto dei narcotrafficanti finiti sotto processo. Un intervento sarebbe stato a favore di 'poliziotti arrestati con 124 kg di eroina e condannati a 16-18 anni di carcere ciascuno". In particolare gli agenti, conosciuti come gli "Zahir five", furono graziati con la "motivazione che erano imparentati alla lontana' con due 'martiri' della 'guerra civile".
Karzai, si afferma ancora nel cable, 'interferí' anche nel caso del figlio di 'un facoltoso uomo d'affari' annoverato fra i suoi 'sostenitori'. 'Senza alcuna autorità costituzionale - viene aggiunto - Karzai ordinó alla polizia di condurre una seconda inchiesta da cui risultó che l'imputato era stato calunniato".
Un'altra interferenza di Karzai riguardo' un'indagine su 26 chili di eroina sequestrata in un veicolo e riconducibile al 'capo della polizia autostradale della provincia di Badakshan" e "nipote di un potente membro del parlamento".
 
 
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