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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Verso il dissolvimento del cartello di Sinaloa?
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21 maggio 2015 12:44
 
L'ex-capo dei sicari del cartello di Sianaloa, José Rodrigo Aréchiga Gamboa, si e' dichiarato oggi colpevole, davanti ad una corte federale di San Diego (Usa), per traffico di droghe e per aver ordinato attacchi contro organizzazioni rivali. Aréchiga Gamboa, detto “Chino Antrax”, detenuto in Olanda dalla fine del 2013 ed estradato in Usa alcuni mesi dopo, potrebbe essere condannato all'ergastolo. L'imputato, prima del suo arresto e dei suoi vari tentativi di non sottomettersi alla giustizia, viveva sotto il falso nome di Norberto Sicairos García, si era cambiato i connotati della faccia ed aveva cercato anche di modificarsi le impronte digitali. 34 anni, considerato a capo dell'organizzazione “Los Antrax” che svolgeva servizio di sicurezza per Ismael “El Mayo” Zambada, uno dei leder del cartello di Sinaloa e tra i piu' ricercati dalle autorita' statunitensi.
Nella sua dichiarazione Chino Antrax” ha ammesso di aver ordinato ad altri appartenenti del cartello di Sinaloa di commettere “atti di violenza e minacce” contro membri di altri cartelli rivali. Nel contempo ha anche ammesso, per se' e per i suoi complici, di aver organizzato il trasporto di tonnellate di cocaina e marijuana verso gli Usa. La Procuratrice federale del Distretto Sud della California, Laura Duffy, ritiene che Arechiga Gamboa sia una delle persone di piu' alto rango di questo cartello che sia stato processato da un tribunale Usa. “Sappiamo che il piu' potente cartello al mondo continua ad operare, ma sappiamo anche che ha alcuni problemi dopo una serie di arresti e accuse di notevole impatto sui piu' importati leader dell'organizzazione”. Secondo l'agente speciale della Dea William Sherman, la dichiarazione di colpevolezza di Gamboa marca la fine di “un regno di terrore che questo braccio armato del cartello di Sinaloa ha inflitto a persone innocenti in Messico e in Usa”. La Dea continuera' a ricercare i componenti di questo “cartello indebolito” si' da assicurare tranquillita' a chi vive sui bordi delle frontiere.
All'inizio dell'anno, la Procura Federale del Distretto Sud della California, ha fatto conoscere i carichi pendenti nei confronti di 60 membri del cartello di Sinaloa, incluso il suo leader “El Mayo”. In documenti ufficiali, le autorita' statunitensi segnalano che questo gruppo criminale opera distribuendo droga in vari Paesi, trasportandola via cielo, mare e terra.
 
 
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