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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Studenti Iguala. Esperti respingono tesi ufficiale
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25 aprile 2016 20:20
 
- Un gruppo di esperti della Commissione Interamericana per i Diritti Umani (Cidh), ha respinto la versione ufficiale del governo messicano riguardo il caso dei 43 studenti "desaparecidos" nello stato di Guerrero nel settembre del 2014, con forti critiche sui metodi e le conclusioni dell'inchiesta. Secondo gli esperti della Cidh - un organismo parte dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa)- nella loro inchiesta le autorità messicane hanno ottenuto dichiarazioni sotto tortura, hanno tralasciato di investigare piste importanti e hanno posto ostacoli a ogni possibile nuova verifica dei fatti. I 43 studenti sono spariti dopo essere stati arrestati dalla polizia locale di Iguala, che li aveva fermati per aver sequestrato autobus municipali, e sarebbero stati uccisi da sicari di una banda di narcotrafficanti locali. Gli esperti sottolineato che non esiste alcuna prova che i corpi degli studenti siano stati poi bruciati in una discarica pubblica - come sostiene la tesi ufficiale - aggiungendo che le possibili complicità di agenti della polizia federale e di unità dell'esercito non sono state esaminate come dovuto. Il rapporto degli esperti, di oltre 600 pagine, segna la fine della loro missione di verifica in Messico, che si conclude tra 3 giorni, dopo che il governo ha rifiutato di prolungare il termine del loro mandato, come invece aveva chiesto la Cidh. Amnesty International ha definito l'inchiesta sui "desaparecidos" di Iguala "una nuova macchia sulla già compromessa riputazione del governo messicano in materia di diritti umani", che "contiene un pericoloso messaggio, e cioè che la gente può sparire senza che mai nessuno sia punito per il fatto". 
 
 
 
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