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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Respinto ricorso di El Chapo contro estradizione in Usa
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21 ottobre 2016 11:58
 
Un giudice messicano ha rigettato ieri l'appello del narcotrafficante Joaquin Guzman, soprannominato “El Chapo”, contro la sua estradizione verso gli Stati Uniti, che lo reclamano per assassinio e traffico di droghe. Il suo avvocato ha gia' deciso di ricorrere alla Corte Suprema per sospendere la procedura.
Il ministero messicano degli Affari Esteri aveva approvato a maggio scorso l'estradizione del capo del cartello di Sinaloa, ma i suoi avvocati avevano poi contestato questa decisione davanti alla Giustizia. Il tribunale di Messico, che aveva preso in considerazione il caso dallo scorso 26 settembre, ha deciso di “autorizzare la sua estradizione”, hanno detto in un comunicato le autorita' giudiziarie.
Uno degli avvocati del narcotrafficante, Andres Granados, ha fatto sapere che fara' appello su questa decisione e portera' il caso davanti ad un collegio di giudici e, contemporaneamente, davanti alla Corte Suprema. “Noi non siamo sconfitti”, ha dichiarato, aggiungendo che potrebbe ugualmente portare il caso davanti ad un'organizzazione regionale di difesa dei diritti dell'uomo.
El Chapo era stato arrestato a gennaio, sei mesi dopo la sua evasione rocambolesca, attraverso un tunnel di un chilometro e mezzo, da una prigione di alta sicurezza vicino a Messico.
Il capo della sicurezza nazionale, Renato Sales, aveva indicato la settimana scorsa che il governo sperava di estradare Guzman a gennaio o febbraio. Una fonte anonima governativa americana, aveva fatto sapere che il trafficante avrebbe potuto essere estradato prima, entro la fine dell'anno. El Chapo e' perseguito per assassinio e traffico di droghe da dei tribunali del Texas e della California.
Il presidente messicano Peña Nieto aveva da lungo tempo rigettato l'idea di estradare El Chapo verso gli Stati Uniti, preferendo di giudicarlo sul posto, ma la spettacolare evasione di questo barone della droga ha cambiato la situazione, infliggendo un grande smacco alle autorita'. Dopo l'arresto del fuggitivo, al termine di sei mesi di fuga, il presidente aveva chiesto alle autorita' giudiziarie di accelerare il processo di estradizione.
Dopo il suo arresto a gennaio del 2016, nel suo feudo di Sinaloa, nel nord-est del Messico, El Chapo era tornato nella prigione di Altiplano da dove era evaso nel luglio 2015. in seguito, a maggio, era stato trasferito nella prigione di Ciudad Juarez (nord), vicino alla frontiera col Texas.
Un altro dei suoi avvocati, José Refugio Rodrìguez, ha indicato recentemente che lo stato di salute del narcotrafficante e' peggiorato. “Sta molto male, e' isolato, ha perso molti capelli (…). Vive in uno stress psichico permanente”, secondo l'avvocato.
(Afp) 
 
 
 
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