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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Ondata di violenza nello Stato di Guerrero
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12 novembre 2015 16:56
 
Un'ondata di violenze sta travolgendo lo Stato messicano di Guerrero. In meno di due settimane, 50 persone sono state uccise, decine di corpi sono stati recuperati in fosse comuni e 25 sindaci del Partito della rivoluzione democratica (Prd, di sinistra) hanno denunciato intimidazioni o azioni violente da parte del narcotraffico in concomitanza col loro insediamento. Neanche l'arrivo di un nuovo governatore, Hector Astudillo (Partito rivoluzionario istituzionale - Pri) ne' l'annuncio dell'invio di forze federali nel territorio hanno attenuato la scia di terrore. Domenica sera, 10 persone sono state trucidate dai narcos mentre assistevano ad un combattimento di galli: stando alle prime ricostruzioni, gli aggressori hanno esploso 125 colpi di arma da fuoco in 45 secondi. Lunedi' cinque familiari di un ex capo della polizia locale sono stati rapiti e uccisi. Tra loro anche una bambina di sette anni e un neonato. Un anno dopo la strage di Iguala, in cui sparirono 43 studenti durante alcuni scontri con la polizia, l'assenza di una autorita' statale continua a farsi sentire. Solo nei primi nove mesi dell'anno, la criminalita' ha tolto la vita a 2 mila persone, di cui 750 ad Acapulco, l'ex perla del Pacifico. Non c'e' limite a questa spirale di morte: le violenze colpiscono bambini e anziani, agenti di polizia e sindaci. Quattro settimane fa e' stato assassinato il comandante della polizia municipale di Acapulco: e' stato il quarto comandante della polizia ucciso in sei mesi. A differenza di Ciudad Juarez e Monterrey, citta' che sono riuscite a sfuggire all'inferno della criminalita' locale, Acapulco e in generale lo Stato di Guerrero sono sprofondate nel terrore e nella decadenza delle istituzioni. "Guerrero e' un disastro istituzionale. E' controllato da piccoli gruppi criminali, locali e molto violenti, frutto della frammentazione dei grandi cartelli del narcotraffico presenti nella zona. Finora, nessuno e' riuscito a contrastarli", spiega l'analista Alejandro Hope. Il governo del presidente Enrique Pena Nieto ha annunciato una nuova strategia di sicurezza. L'esercito si fara' carico della gestione del territorio ed e' previsto il dispiegamento di 1.500 nuovi agenti federali. Tuttavia il cuore del problema rimane intatto. Guerrero e' il piu' grande produttore di oppio nelle Americhe. Una miniera d'oro in un paese molto povero (il pil pro capite e' sei volte inferiore quello spagnolo) e storicamente dimenticato dall'Amministrazione centrale. In queste condizioni, i cartelli hanno lanciato una sanguinosa battaglia per il controllo del territorio. 
 
 
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