testata ADUC
 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Molte armi arrivano dai mercanti Usa
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
13 dicembre 2010 19:21
 
La guerra dei cartelli della droga in Messico è alimentata anche dalle armi americane. Un numero senza precedenti di pistole e fucili provenienti dagli Stati Uniti ha attraversato il confine ed è finito nelle mani dei signori della droga messicani. L'identità dei venditori statunitensi è rimasta finora segreta, protetta da una legge approvata dal Congresso nel 2003.
Ma un'inchiesta durata un anno del Washington Post ha penetrato questo muro di silenzio, rilevando l'identità dei 12 maggiori commercianti di armi che hanno fatto affari in Messico. Otto di questi rivenditori operano in Texas, tre in Arizona, e uno in California. Secondo il Post, Houston è la città texana dove si concentrano i traffici, con almeno 300 punti vendita di armi (in Texas ce ne sono in tutto 3.800). "Puoi comprarti una nove millimetri lungo il confine, ma se vai a Houston costa di meno, perché c'è più concorrenza", spiega Dewey Webb, agente speciale del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives.
I cartelli della droga si sono rivolti in modo sempre più aggressivo ai rivenditori statunitensi perche le leggi messicane limitano pesantemente il possesso di armi da fuoco. Le armi vengono introdotte nel paese: finiscono negli arsenali dei trafficanti, ma servano anche per protezione personale a normali cittadini.
Negli ultimi 4 anni, le autorità federali hanno rintracciato in Messico più di 60.000 armi da fuoco - sempre più potenti - fabbricate negli Stati Uniti. Un business che ha alimentato il conflitto tra stato messicano e trafficanti di droga a causa del quale sono morte più di 30.000 persone.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS