testata ADUC
 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Intervista a Malcom Beith, autore del libro "L'ultimo narco"
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
21 aprile 2011 19:48
 
 D. Signor Malcom quale è la sua idea in merito al traffico di droga che dal Messico arriva agli Usa? E' solo affare dei cartelli o c'è sotto dell'altro?
R. C'è più di un semplice affare di cartelli. Sentiamo parlare di cartelli, ma la verità è che questi gruppi sono più come grandi organizzazioni, con vari gruppi e "cellule" che operano al suo interno. Si impegnano in tutto, dal contrabbando di armi al traffico di esseri umani alla pirateria.
D. Durante il suo soggiorno nelle zone dei narcos che impressione si è fatto della popolazione locale? Vive in uno stato di paura?
R. Gli abitanti di luoghi come Sinaloa vivono in una situazione precaria. Essi riconoscono la legittimità dei narcos e ne seguono la legge. Alcuni di loro li ammirano apertamente. Ma la maggior parte delle persone vorrebbero che ci fosse un buon governo. Così è più una questione di schierarsi con chi è in carica in quel momento che effettivamente pensare se gli piace o meno vivere sotto la criminalità organizzata. E sì, alcune persone vivono nella paura totale. Non sanno che cosa succederà dopo. In sostanza cercano di andare avanti con la loro vita e restare fuori dalle attività dei narcos.
D. In merito alla presenza di così tanti soldati nell'area di confine, secondo lei è così che si gestisce la questione droga/violenza?
R. Utilizzare le forze militari non è sufficiente, né risolveranno il problema più grande, ma è necessario a mio parere in questo momento, perché è l'unica istituzione che ha la possibilità di fermare la violenza.
D. Chi comanda a tutti gli effetti negli stati del nord del Messico, soprattutto quelli al confine con gli Usa?
R. Le autorità sono al comando. Non vi è alcun dubbio su questo. Ma, le organizzazioni del narcotraffico gestiscono l'altro segmento della società, il mondo sotterraneo, e spesso la fanno franca. In effetti si dovrebbe dire che ci sono sacche di illegalità lungo tutto il confine settentrionale.
D. Secondo lei ci sono contatti fra cartelli e forze di sicurezza Usa e messicane? la corruzione che ruolo gioca in questa vicenda?
R. La corruzione è un fattore enorme nel successo dei cartelli. Chapo Guzman ha corrotto tutti i livelli delle autorità messicane. Ci sono stati anche molti casi di corruzione di agenti statunitensi. Questo è un problema molto serio - il problema più grave, in effetti. Senza la corruzione, i cartelli messicani avrebbero molto meno successo.
D. E' mai stato minacciato per le sue attività giornalistiche? e come sono considerati i giornalisti in quella zona del Messico?
R. Ho ricevuto quelle che io chiamo le minacce leggere - fucili puntati su di me, persone che mi dicono di smettere subito - ma niente di grave. Ciò detto, circa 50 giornalisti messicani sono morti dal 2000 a oggi, cercando di indagare sulle attività della criminalità organizzata. Questi colleghi sono gli eroi, sono persone giovani che cercano di rendere il Paese migliore, per migliorare la sua democrazia. Devono essere trattati come eroi, e il governo deve fare di più per tutelare il loro diritto di indagare sulla criminalità organizzata.
D. Perché ha sentito l'esigenza di raccontare la storia in un libro?
Ho cercato di non dire molto delle mie esperienze, perché penso che le esperienze dei personaggi del libro sono molto più importanti. Quello che sta accadendo in Messico è tragico, e sono orgoglioso di poter contribuire a raccontare la storia di persone in altre parti del mondo, in modo che siano più consapevoli della situazione.
D. Questo volume a chi è rivolto specialmente?
Il libro è per chi vuole dare un senso a ciò che sta accadendo nel Messico di oggi, come la criminalità organizzata nel proprio paese può essere collegata a quella del Messico. Spero che sollevi una certa consapevolezza di ciò che sta succedendo lì, e come tutti noi abbiamo un effetto attraverso le nostre azioni.

L'ultimo narco, il Saggiatore
ISBN 9788842816720
€ 17.00
Pagine 373


(Intervista di Alessandro Grandi pubblicata sul sito di Peace Reporter)
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS