Il governo del Messico pubblichera' un elenco di aziende e persone legate al traffico di droga e al terrorismo, come annunciato dal ministro delle Finanze, Luis Videgaray, in occasione della riunione del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca Mondiale, che si e' svolta a Washington. Per la prima volta, il Messico potra' segnalare alle due istituzioni finanziarie le attivita' irregolari di queste aziende e dei privati per bloccare e impedire l'accesso al sistema finanziario messicano. Videgaray ha spiegato che anche se il Messico redigera' una sua propria lista questa comprendera' anche i soggetti individuati dall'Ufficio di controllo degli attivi stranieri (Ofac) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e quelli relativi al terrorismo che sono stati documentati dalle Nazioni Unite (Onu). Entrambe le agenzie sono riuscite, attraverso le loro liste, a bloccare l'accesso al sistema finanziario degli Stati Uniti alle imprese con attivita' legate al traffico di droga. Per la redazione di questa lista, ha spiegato Videgaray, il Messico e gli Stati Uniti hanno lavorato insieme per individuare le aziende che compariranno nell'elenco, che sara' pubblicato nei prossimi giorni. Coloro che saranno inseriti nella lista non potranno eseguire operazioni nelle banche, in borsa o in qualsiasi altro istituto finanziario regolamentato dal ministero delle Finanze del Messico. "Non si tratta di un'indagine penale, e' semplicemente una restrizione per gli intermediari finanziari", ha dichiarato il ministro. In questo modo, le autorita' cercano di fermare la crescita di alcune organizzazioni criminali che utilizzano il sistema finanziario messicano per aumentare le loro ricchezze. Negli ultimi anni, il governo statunitense ha indagato sulle istituzioni finanziarie che hanno permesso il riciclaggio di denaro attraverso le loro operazioni. Nel 2012, ad esempio, il Senato degli Stati Uniti ha segnalato la banca Hsbc per aver consentito ai trafficanti di droga messicani di utilizzare i conti dell'istituzione per trasferire fondi agli Stati Uniti del valore di circa 7 miliardi di dollari.