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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. 'La Familla' di Michoacan allarma l'ambasciata Usa
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Notizia 
9 marzo 2011 19:32
 
Una brutalita' inusitata e il fanatismo del cartello messicano chiamato “La Familla”, che ha base nello Stato di Michoacan, hanno attirato l'attenzione dell'ambasciata Usa, colpita dalla follia di una gang che ha ucciso 10 poliziotti addestrati dagli Stati Uniti. Cosi' si apprende da un cablo.
Il cartello non solo ammazza la polizia e lucra col narcotraffico, ma si e' anche impegnato nel riciclaggio di denaro sporco, estorsioni, sequestri e corruzione dei funzionari della pubblica amministrazione. “Un fervore quasi religioso, prossimo al culto, ispira La Familla, con alcuni di loro che riferendosi al mercato di marijuana e cocaina ne parlano come 'regalo di Dio'”.
“La Familla ha continuato coi suoi attacchi alla Polizia Federale, e dopo una serie di incursioni, ha intensificato la sua offensiva con la cattura, tortura e assassinio di 12 poliziotti federali che non erano in servizio. La Familla ha fatto irruzione nella casa in affitto dei poliziotti e li ha portati in un altro luogo, dove sono stati torturati e uccisi”, dice il cablo facendo riferimento al fenomeno della corruzione in Messico. Julio Godoy, fratellastro del governatore del Michoacan, parlamentare del Partido de la Revolucion Democratica (PRD), di sinistra, si e' dato alla fuga dopo essere stato sospettato di proteggere La Familla.
L'ambasciata Usa fa sapere a Washington che La Familla attacca usando tattiche da guerriglia, avvantaggiandosi dell'essere nelle zone rurali del Michoacan ed ha punti di distribuzione delle droghe in Messico e in Usa. “Consente ai suoi appartenenti di consumare marijuana e cocaina, li informa contro la tossicodipendenza e proibisce loro il consumo di metamfetamine. Si dice che la banda avrebbe dei propri centri di riabilitazione per i propri appartenenti che sono diventati tossicodipendenti. D'altra parte, le droghe sintetiche si distribuiscono solo nel mercato 'gringo' per avvelenare la societa' nordamericana”. “E' impressionante l'abilita' del cartello nelle esecuzioni e nel coordinamento delle proprie scorribande, nonche' per la sua depravazione”. 42 dei 62 laboratori di metamfetamine scoperti in Messico nel 2009, sono stati scoperti nello Stato di Michoacan.
L'ambasciata, che segue con attenzione tutto cio' che ha a che fare col narcotraffico messicano, considera che l'elevato numero di laboratori smantellati dimostra l'importanza de La Familla nel mercato delle metamfetamine, e di conseguenza valuta positivamente l'iniziativa del presidente Felipe Calderon contro la banda, sia in Michoacan che in Usa. Piu' di 7.000 soldati e poliziotti hanno preso parte alle azioni. “Il culto dei membri verso i principi de La Familla, contribuisce al suo virulento odio contro cio' che non e' attinente al gruppo”, dice l'ambasciata.
Le informazioni fornite al Dipartimento di Stato degli Usa, coincidono con le prove dell'Istituto di Studi Strategici di Stato degli Usa, elaborate dall'esperto di fatti messicani George Grayson. La Familla, secondo Grayson, ha instaurato in Michoacan una sorta di “governo alternativo”. Parallelamente al governo eletto “c'e' una narco-amministrazione a cui fanno riferimento impiegati (con la coltivazione di droga), mantiene l'ordine (con la repressione dei cartelli rivali), opera civicamente (la ricostruzione delle chiese), stabilisce delle tasse (estorsioni agli imprenditori) e controlla i nuovi arrivati”. I loro sicari amministrano la “giustizia divina” contro violentatori, ladri e corruttori dei giovani e alcuni dei loro proclami vengono emessi “contro la sfrenata delinquenza” di Morelia e in difesa di “valori universali”, con l'intento di guadagnare consenso popolare. I cablo fanno riferimento anche ai funzionari pubblici detenuti per la loro collaborazione con il cartello in cambio di denaro.
La Procura generale messicana ha informato l'ambasciata che i Los Zetas sono in guerra contro La Familla per riconquistare territorio dopo “l'alleanza de La Familla con il cartello del Pacifico e altre organizzazioni di narcotrafficanti, come quella guidata da Nacho Coronel (uno dei quattro capi del cartello di Sinaloa, ucciso dall'Esercito in un conflitto a fuco nel luglio 2010) e Nava Valencia (capo del cartello di Milenio, estradato lo scorso gennaio negli Usa)”. Un'alleanza che ha rafforzato la sua “solvibilita'” come cartello e ha collocato La Familla nel fronte del mercato delle metamfetamine. “L'escalation di violenza de La Familla, con l'esecuzione dei 12 poliziotti, ha assestato un duro colpo alle operazioni ufficiali contro questo cartello. Ci sono pochi motivi per sostenere di essere alla fine della violenza tra i corpi di sicurezza e La Familla di Michoacan”.
 
 
 
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