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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Ex-direttore Cisen: non basta legalizzare solo la marijuana
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Notizia 
26 aprile 2017 16:27
 
La legalizzazione della marijuana coinvolgera’ approssimativamente il 30% del business del narcotraffico in Messico, insufficiente per attaccare il problema della violenza, ritiene Guillermo Valdés, ex-direttore del Centro de Investigación y Seguridad Nacional (Cisen).
Il documento “Ricerca di una politica per fronteggiare il crimine organizzato”, ha valutato l’ipotetica legalizzazione della marijuana con l’obiettivo di eradicare il narcotraffico nel Paese. “I fatti dicono che la legalizzazione e’ possibile con tempi brevi; gli Usa stanno dando in merito il loro contributo”, ha detto durante un incontro su “Violenza e pace” nel Colegio de Mexico.
“Supponendo che la legalizzazione arrivi in cinque, otto o dieci anni, in Messico avremo trovato una soluzione per il 30% del traffico, cosi’ come ci fanno sapere gli studi del 2010 e 2011 che abbiamo analizzato in merito al mercato delle droghe”.
Valdés ha spiegato che oltre il 40% degli introiti dei narcos provengono dalla cocaina e piu’ dl 30% dalle metamfetamine.
Eradicare il narcotraffico si prospetta come un obiettivo impossibile a corto ed ampio raggio, perche’ ci sono poche posizioni a livello internazionale a favore della legalizzazione delle droghe pesanti, mentre gli Usa continuano ad essere il principale consumatore di stupefacenti del mondo.
Valdés considera che la legalizzazione della marijuana debba procedere con lo smantellamento della delinquenza organizzata, grazie al rafforzamento della catena istituzionale di sicurezza e giustizia, cosi’ come la considerazione delle cause sociali da cui nasce il crimine.
Secondo Valdés, le istituzioni che dovrebbero garantire la sicurezza sono ad un punto morto: dal 2012, il numero di poliziotti federali e’ praticamente lo stesso, e nel contempo non ci sono amenti nell’ambito delle polizie locali.
“Se non abbiamo polizie statali e la Polizia federale e’ ad un punto morto, e l’Esercito continuera’ a dover supplire questo deficit con la sua presenza per strada”.
 
 
 
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