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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Continuano e aumentano proteste e disordini in Guerrero
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Notizia 
30 ottobre 2014 15:23
 
Non diminuiscono la rabbia e l'indignazione causate dal caso dei 43 studenti "desaparecidos" nello stato di Guerrero: a Chilpancingo, capitale statale, manifestanti hanno dato fuoco alla residenza del governatore, mentre nella località di Iguala, dove sono spariti gli studenti, il nuovo sindaco ha presentato le sue dimissioni solo sette ore dopo aver assunto il suo mandato. Studenti ed insegnanti del Coordinamento Statale di Lavoratori dell'Educazione di Guerrero (Ceteg) sono scesi in piazza a Chilpancingo per respingere la nomina di Rogelio Ortega Martinez come nuovo governatore, in sostituzione di Angel Aguirre, che si è dimesso a causa della strage di Iguala. "E’ sempre la stessa mafia", urlavano i manifestanti, che hanno lanciato un veicolo in fiamme contro Casa Guerrero, residenza del governatore. Aguirre si è dovuto dimettere a causa dei suoi legali con José Luis Abarca, il sindaco di Iguala, latitante dallo scorso 26 settembre ed accusato di aver consegnato il gruppo di manifestanti della scuola magistrale di Ayotzinapa a sicari del gruppo narco Guerreros Unidos: ambedue, infatti, appartengono al Partito della Rivoluzione Democratica (Prd, sinistra). Abarca è stato sostituito ieri da Luis Mazon Alonso, il cui mandato però è durato meno di un giorno: circa sette ore dopo aver accettato l'incarico di sindaco, infatti, si è dimesso "per motivi personali".
 
 
 
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