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 URUGUAY - URUGUAY - Museo della cannabis a Montevideo
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Notizia 
10 dicembre 2016 11:05
 
L’Uruguay ha inaugurato il primo museo della cannabis nel Sudamerica, una iniziativa che mira ad attrarre i visitatori con la storia della cannabis e i variegati usi collegati a questa pianta -cosi’ come fa sapere all’agenzia Efe il suo direttore Eduardo Blasina. Il Museo della Cannabis di Montevideo (MCM) e’ nel pieno centro della capitale uruguayana, nel quartiere Palermo, centro della musica candombe, e che mette il Paese in un “circuito globale che oggi comprende Amsterdam, Barcelona e la California”, cosi’ come fa sapere un comunicato diffuso dalla nuova istituzione museale. L’idea, secondo Blasina, e’ emersa dopo l’approvazione della legge con cui e’ stata legalizzata vendita e produzione di marijuana a dicembre del 2013, durante il governo del presidente José Mujica (2010-2015). Il direttore del museo ha assicurato che la cannabis e’ “una pianta che offre molteplici prestazioni”, mentre oggi “l’attenzione si ferma solo su una delle sue caratteristiche”. Per questo motivo, e’ bene che il visitatore “conosca che la cannabis e’ stata coltivata per migliaia di anni” e che “ha una varieta’ di usi”. D’altra parte, Blasina, che e’ socio di una delle imprese che si sono aggiudicate la produzione di marijuana in Uruguay, ha assicurato che le altre finalita’ del museo sono di “inserire la cannabis in una logica di incontro con la naturalita’”. “La cannabis ha molti aspetti affascinanti” ed ha svolto un ruolo importante nella storia. Inoltre Blasina auspica che il museo possa servire ad incentivare il turismo interessato alla cannabis e per questo si prevedono turisti stranieri. “Noi speriamo di si’, un Uruguay multiculturale e’ importante in un mondo di conflitti, per potere stabilire un dialogo, si’ che possa venire gente di altre culture e che hanno come interesse la naturalezza”.
Il responsabile del museo ha poi fatto sapere delle difficolta’ che sta attraversando la regolamentazione della marijuana in Uruguay, per cui tre anni dopo la legalizzazione di produzione e vendita siamo ancora in attesa dei vari dispositivi per acquistare legalmente questa sostanza. Sebbene la legalizzazione prevede che i consumatori si registrino nell’albo ufficiale e possano acquistare 10 grammi di cannabis alla settimana con un massimo di 40 grammi al mese, le autorita’ uruguayane non hanno ancora messo in pratica questo aspetto della legge. A questo si aggiunga il recente annuncio del presidente uruguayano, Tabaré Vazquez, che non intende commercializzare la marijuana prima della fine dell’anno. In questo contesto, Blasina considera naturale l’istituzione del museo, perche’ "questo e’ la prima volta che accade nel mondo”. Inoltre, secondo Blasina, le altre parti della legge -che prevedono l’autocoltivazione e la creazione di club della cannabis- stanno funzionando molto bene. “Per questo ho speranza che questi due aspetti che stanno funzionando bene siano un segnale di come il processo politico uruguayano non preveda altro in merito”. “Che si sappia molto di cannabis o che non si sappia nulla, tutti possono venire al museo per conoscere qualcosa”.
 
 
 
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