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Messico: Fox sfida l'industria nazionale
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Notizia 
20 aprile 2001 16:14
 
Il traffico di droga verso gli USA e' la prima industria messicana. L'azione del nuovo presidente Vicente Fox, tesa a sopprimere il sistema corrotto di investigazione, con una maggiore collaborazione con i vicini statunitensi, da' ovviamente qualche fastidio ai trafficanti, che hanno stretto una sorta di Santa Alleanza contro il nuovo Governo. Fox e' salito sulla poltrona di presidente, togliendo dal potere il corrotto PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale), al potere ininterrottamente da piu' di 70 anni. La sua politica contro la droga e' riuscita in una svolta in qualche modo epocale: i governanti USA hanno riconosciuto che il traffico di droga e' dovuto al consumo interno, e non, come era stato pensato fino ad adesso, alla mera incapacita' dei governanti dei Paesi produttori di togliere di mezzo i trafficanti. Nei colloqui che si sono svolti la settimana scorsa, anche il presidente colombiano Andres Pastrana e' apparso su questa linea "gli USA devono ridurre il consumo interno". Negli Stati Uniti vengono comprati l'80% delle 520 tonnellate di cocaina prodotte in Colombia ogni anno. Piu' della meta' di questi passano attraverso i cartelli messicani, che a questa attivita' aggiungono anche la produzione di marijuana e eroina, sempre per il mercato nordamericano. L'industria della droga, in Messico ha un fatturato di 32 miliardi di dollari, ed e' di gran lunga l'industria nazionale. La seconda, il turismo, raggiunge a malapena i 7.5 miliardi. La corruzione delle forze dell'ordine, ci mette, ovviamente, del suo per dare tutto questo potere ai narcotrafficanti. Il presidente che ha preceduto Fox, nel 1997 aveva cercato di dare il primo colpo al narcotraffico spostando la responsabilita' delle indagini dalla polizia che aveva la fama di essere corrotta, all'esercito. Risultato: dal 1997 sei generali sono stati arrestati con l'accusa di aver aiutato i traffici di sostanze stupefacenti nel Paese. E' per questa ragione che le autorita' USA sono scettiche nei confronti dei tentativi della controparte messicana di stabilire rapporti di collaborazione stretta nel combattere il narcotraffico, e non, come e' sempre stato fatto finora, con rapporti subordinati, comandati dagli USA.
 
 
 
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