Il mercato mondiale delle droghe "prospera" e "si diversifica" con la produzione di cocaina e oppio in aumento e lo sviluppo di droghe sintetiche. E' quanto ha denunciato l'ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) nel proprio rapporto annuale. Se "recentemente l'attenzione si è spostata sulle minacce poste dalle metanfetamine e dalle nuove sostanze psicoattive, non bisogna dimenticare che la produzione di cocaina e oppiacei è in aumento", ha detto Yuri Fedotov, il direttore dell'organizzazione, e che queste droghe tradizionali "restano molto preoccupanti". Nel 2016 la produzione mondiale di oppio è aumentata di un terzo rispetto all'anno precedente a causa di mgliori rendimenti registrati in Afghanistan per le buone condizioni meteo. Con 6.380 tonnellate, la produzione mondiale rimane comunque inferiore di circa il 20% rispetto al picco del 2014 e vicina alla media dei cinque anni precedenti. Preoccupa in particolare la situazione negli Stati uniti, dove la quantità di eroina sequestrata è "aumentata in modo significativo nel 2015", secondo il rapporto, in cui si denuncia una "vera epidemia" di consumo combinato di farmaci oppioidi (come il fentanil) ed eroina. Circa un quarto dei decessi per droga nel mondo si verifica negli Stati Uniti, in maggioranza dovuti agli oppiacei, e le overdose sono più che triplicate tra il 1999 e il 2015, passando da 16.849 a 52.404 l'anno. Sul mercato della cocaina, la tendenza è ugualmente al rialzo, con un aumento del 30% della coltivazione tra il 2013 e il 2015, soprattutto in Colombia, primo produttore mondiale, e un incremento del consumo, sia negli Stati Uniti che in Europa, dove "l'analisi delle acque reflue di alcune città ha fatto registrare un incremento del 30% o oltre tra il 2011 e il 2016".