testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Lotta all'Aids. Dpa e associazioni sulla riduzione del danno
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
26 maggio 2011 19:29
 
Le politiche di prevenzione di lotta contro Hiv/Aids in Italia e nel mondo "sono state consegnate nelle mani del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Droga e alla Famiglia Carlo Giovanardi". Lo sottolineano diverse associazioni impegnate nella lotta all'Aids, che criticano la posizione italiana sul tema in vista del prossimo Meeting di Alto Livello dell'ONU in materia di Hiv/Aids (UNGASS) che si terra' a New York ai primi di giugno.
"L'unica proposta avanzata in sede Onu da parte del governo italiano - attaccano le associazioni - e' la cancellazione della dicitura "riduzione del danno" dal documento su Hiv/Aids che verra' licenziato dal Meeting Onu e che dovra' essere adottato dagli Stati membri. Una proposta sostenuta solamente, oltre che dall'Italia, da Vaticano, Russia e Iran. Alla quale va ora aggiunta la richiesta di cancellazione della dicitura che fa riferimento dei programmi con terapie sostitutive per gli oppiacei (per esempio metadone e buprenorfina), come risulta da documenti ufficiali". Secondo le associazione si tratta di un "irresponsabile comportamento" che "denunceremo in tutte le sedi possibili, nazionali e internazionali". E ora "la scelta di affidare l'ultima parola sulla posizione italiana nella lotta contro l'Aids al sottosegretario Giovanardi e al suo Dipartimento Antidroga, presente in una riunione in cui ha brillato di converso l'assenza del ministero della Salute che, invece, nel resto del mondo e anche in Italia e' il vero regista delle politiche di lotta all'Aids sia sul piano nazionale che internazionale. Giovanardi, il senatore che si e' appena scagliato contro la sobria pubblicita' dell'Ikea che raffigurava una famiglia composta da due persone dello stesso sesso. Che vota da sempre contro ogni proposta di legge che condanni l'omofobia. Che ha sostenuto in Parlamento che non vi e' dimostrazione che il preservativo sia efficace nella prevenzione dell'infezione da Hiv. Che alla morte di un ragazzo come Stefano Cucchi ha sentenziato: "Cucchi e' morto perche' drogato e sieropositivo". Le associazioni chiedono al governo italiano di "rivedere la propria posizione e di sospendere la richiesta di stralcio della definizione "riduzione del danno" dal documento che verra' presentato in sede ONU" e di "chiarire quali sono le sue priorita' in materia di lotta contro Hiv/Aids. Se la linea e' quella di assecondare le spinte del sottosegretario Giovanardi o di avviare finalmente adeguate politiche di prevenzione a tutela della salute pubblica fondate sull'evidenza scientifica e sulle indicazioni delle agenzie internazionali piuttosto che su posizioni ideologiche che rischiano di far tornare indietro di 20 anni la lotta all'Aids.
Ovvero se intende presentarsi nelle sedi internazionali con una faccia e una posizione credibili, o incredibili".

'O queste organizzazioni sono male informate o vogliono fare mala informazione'. E' quanto dichiara il Dipartimento Politiche Antidroga, replicando alle associazioni che hanno criticato la posizione dell'Italia all'Onu in materia di hiv/aids correlata alla tossicodipendenza che si discutera' nel prossimo meeting Onu a New York, 'Al di la delle questioni semantiche e al fine di chiarire quale sia la posizione della Lila, presente alla consultazione delle Ong presso il ministero degli Affari Esteri, e' stato chiaramente chiesto a questa organizzazione - e' detto in una nota - di escludere che dietro a queste parole vi potesse essere la realizzazione delle camere del buco e della somministrazione di eroina. Dopo ben tre ripetute richieste di risposta tale organizzazione si e' esplicitamente rifiutata di rispondere non sciogliendo quindi i dubbi se queste organizzazioni stiano proponendo la parola 'harm Reduction' per far passare misure come quelle sopra riportate che sono inaccettabili per questo Dipartimento e per il Governo Italiano. Si chiarisce pertanto che non corrisponde al vero che l'unica proposta avanzata in sede ONU sia quella di voler cancellare la parola 'harm reduction' o i programmi con terapie sostitutive quali il metadone e la buprenorfina'.
Il Dpa chiede di mostrare i cosiddetti 'documenti ufficiali, che mostrerebbero questa posizione, di cui sarebbero indebitamente in possesso i firmatari del comunicato'.
Il Dpa ha invece proposto che 'vengano elencati precisamente e definite le misure di prevenzione facendo riferimento a precise linee guida tecniche dei piu' importanti organismi in materia, quali Who, Unaids, Unodc, gia' ampiamente dibattuti e condivisi, dove peraltro non compaiono sicuramente le stanze del buco. In quanto alla raccomandazione di rispettare le funzioni delle persone incaricate alla trattativa in New York invitiamo i diretti interessati, se mai esistessero, a far presente formalmente questi problemi alle direzioni competenti tra le quali e' annoverato il Dpa in materia di indirizzo governativo'.
Rispetto alla richiesta di chiarire le priorita' in materia di lotta alla hiv/aids correlata alla tossicodipendenza, le associazioni firmatarie della protesta probabilmente ignorano volutamente l'esistenza fin dal 2009, confermata nel 2010 dal Piano di Azione Nazionale (approvato al Consiglio dei Ministri il 29 ottobre 2010) dell'esistenza delle Linee Guida sulla prevenzione delle patologie correlate. Tali documenti preparati e concertati con i ministeri della Salute e della Giustizia e un successivo documento sullo Screening HIV (valutato e approvato dal Consiglio Superiore di Sanita') siano disponibili da anni anche sui siti ufficiali e sono stati redatti sulla base di evidenze scientifiche e non sulla base di mere opinioni come quelle espresse dalle organizzazioni. Il nostro Paese e' e sara' sempre uno dei primi nella lotta all'aids con queste posizioni innovative che vogliono andare oltre alla mera riduzione del danno'.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS